Inserimento lavorativo o laboratori protetti? : Cosa ne pensano disabili, famiglie e operatori
Abstract/Sommario: Negli Stati Uniti, nonostante la normativa promuova l’inserimento lavorativo, la maggioranza delle persone con disabilità intellettiva frequenta centri di lavoro protetto. Questo articolo analizza se tale divario fra politiche e pratiche possa essere dovuto, almeno parzialmente, a una mancanza di interesse da parte delle persone disabili e delle loro famiglie per l’ingresso nel mercato generale del lavoro. L’articolo si basa su una ricerca che ha coinvolto disabili, familiari e operato ...; [leggi tutto]
Negli Stati Uniti, nonostante la normativa promuova l’inserimento lavorativo, la maggioranza delle persone con disabilità intellettiva frequenta centri di lavoro protetto. Questo articolo analizza se tale divario fra politiche e pratiche possa essere dovuto, almeno parzialmente, a una mancanza di interesse da parte delle persone disabili e delle loro famiglie per l’ingresso nel mercato generale del lavoro. L’articolo si basa su una ricerca che ha coinvolto disabili, familiari e operatori. La maggioranza riterrebbe più opportuna un’attività retribuita all’esterno dei laboratori, o per lo meno sarebbe disposta a prendere in considerazione tale possibilità. Inoltre, la maggioranza pensa che le persone con disabilità intellettiva sarebbero in grado, con un eventuale supporto, di affrontare un lavoro all’esterno dei centri.
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Inserimento lavorativo o laboratori protetti? : Cosa ne pensano disabili, famiglie e operatori/ Migliore, Alberto. - La rivista del Lavoro Sociale, 2007, 7, 2 ; pp. 169-184
Il concetto di disabilità è un termine ombrello (secondo la classificazione ICF) che identifica le difficoltà di funzionamento della persona sia a livello personale che nella partecipazione sociale.
La disabilità intellettiva e relazionale è una condizione di salute irreversibile, data dall’effetto di gravi patologie psichiche e neuromotorie in un ambiente di vita sfavorevole