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Abstract: Il numero della rivista raccoglie i riassunti degli interventi scientifici tenuti nel corso del meeting europeo di Oslo in ottobre. Gli autori si sono soffermati soprattutto sull'adolescenza, come momento di passaggio dall'infanzia all'età adulta. Sono state prese in considerazione alcune sindromi, disturbi rari, funzioni cerebrali, sviluppo dell'attenzione, percezione, sviluppo motorio, disturbo del linguaggio, modalità comunicative alternative, qualità della vita e classificazione in ...; [Read more...] Il numero della rivista raccoglie i riassunti degli interventi scientifici tenuti nel corso del meeting europeo di Oslo in ottobre. Gli autori si sono soffermati soprattutto sull'adolescenza, come momento di passaggio dall'infanzia all'età adulta. Sono state prese in considerazione alcune sindromi, disturbi rari, funzioni cerebrali, sviluppo dell'attenzione, percezione, sviluppo motorio, disturbo del linguaggio, modalità comunicative alternative, qualità della vita e classificazione internazionale.

Abstract: Sono intervenuti al convegno professionisti da tutto il mondo, in particolare vengono messi in risalto gli interventi degli svedesi che hanno ospitato i lavori a Goteborg. Negli interventi sono da segnalare alcuni approfondimenti sullo stile di vita di adolescenti con danno cerebrale e sulla loro partecipazione alle attività scolastiche. Altri interventi interessano i problemi alimentari, lo sviluppo grossomotorio, interventi di protesizzazione in bambini disabili.

Abstract: Russel è stata la prima a validare la Gross Motor Function Measure GMFM e a verificare l'utilità di questo strumento nella valutazione delle funzioni grosso motorie in bambini con danno cerebrale. L'articolo riporta uno studio di validazione statistica di questo strumento somministrato a bambini con sindrome di Down.

Abstract: Gli autori riportano alcune informazioni sulla analisi delle ricerche condotte sullo sviluppo delle disabilità commissionata dalla American Academy for Cerebral Palsy and developmental Medicine. Obiettivo dello studio era fornire ai professionisti alcune informazioni sulle diverse classificazioni al fine arrivare ad una tavola comune di valutazione e rilevazione dell'efficacia dei trattamenti.

Abstract: Si volevano valutare gli effetti funzionali della terapia Bobath in bambini con danno cerebrale, per questo sono stati esaminati 15 bambini che presentavano quadriplegia spastica o atassia. Utilizzando il Gross Motor Function Measure e il Pediatric Evaluation of Disability Inventory, è stato possibile rilevare miglioramenti significativi nelle funzioni motorie dopo il trattamento.

Abstract: Si è voluto valutare l'effetto di una terapia elettrica notturna a bassa intensità su un arto di un bambino diagnosticato con atrofia muscolare di tipo spinale. Non sono state rilevate differenze di rilievo con i dati ottenuti da un gruppo di controllo e gli autori concludono che non ci sono elementi significativi sulla validità di questa terapia.

Abstract: Sono state valutate le abilità di vita quotidiana di 95 bambini con danno cerebrale utilizzando tre strumenti: la Pediatric Evaluation of Disability Inventory, la Functional Skills, Caregiver Assistence e la Modifications of the Environment. Tutti i casi presentavano gravi complicazioni motorie con riduzione nell'autonomia e necessità di assistenza. Al termine dello studio è stato possibile stabilire che ciascuno dei tre test offre informazioni importanti, ma il livello di autonomia è ...; [Read more...] Sono state valutate le abilità di vita quotidiana di 95 bambini con danno cerebrale utilizzando tre strumenti: la Pediatric Evaluation of Disability Inventory, la Functional Skills, Caregiver Assistence e la Modifications of the Environment. Tutti i casi presentavano gravi complicazioni motorie con riduzione nell'autonomia e necessità di assistenza. Al termine dello studio è stato possibile stabilire che ciascuno dei tre test offre informazioni importanti, ma il livello di autonomia è meglio rappresentato dal Motor Function Classification System.

Abstract: Si è voluta valutare la possibile dissociazione nella memoria di lavoro tra percezione visuospaziale e visuo-oggettuale in soggetti con sindromi di Williams o Down. Gli autori presentano la metodologia di ricerca utilizzata e i diversi test utilizzati su diversi soggetti raccolti in tre gruppi di studio. I risultati raccolti confermerebbero l'idea di questa dissociazione lasciando supporre che il deficit intellettivo sia una condizione non omogenea.

Abstract: Il danno nella zona occipitale cerebrale (ad esempio l'idrocefalia) può comportare gravi disturbi nelle funzioni visive e cognitive. È stato proposto un questionario a genitori di bambini ipovedenti con diagnosi eziologica non definita e sono state individuate interessanti correlazioni. È stato rilevato un progressivo cambiamento della performance in relazione all'età, con particolari punti in comune in relazione alle abilità di orientamento visivo, percezione simultanea, riconoscimen ...; [Read more...] Il danno nella zona occipitale cerebrale (ad esempio l'idrocefalia) può comportare gravi disturbi nelle funzioni visive e cognitive. È stato proposto un questionario a genitori di bambini ipovedenti con diagnosi eziologica non definita e sono state individuate interessanti correlazioni. È stato rilevato un progressivo cambiamento della performance in relazione all'età, con particolari punti in comune in relazione alle abilità di orientamento visivo, percezione simultanea, riconoscimento dei colori, identificazione di oggetti e di volti.

Abstract: La Ricerca ha valutato le abilità funzionali di esecuzione in un gruppo di alunni nati sottopeso e ha confrontato i risultati con quelli ottenuti dai coetanei. I test utilizzati sono stati il Tower of Hanoi Task, il Finger Sequencing Task e il Tapping Test. Il gruppo preso in esame ha evidenziato valori significativamente più bassi nelle abilità funzionali e alcune correlazioni evidenzierebbero rischi di deficit che possono comportare ritardo in apprendimenti successivi.