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Abstract: Dibattito con un gruppo di giovani studenti sull'educazione nella scuola e sul rapporto tra educatori ed educandi. L'autore si preoccupa di allontanare la trappola del facile successo e delle parole accattivanti dalla formazione dei giovani. La felicità sta nell'applicazione fortemente cercata, nella sofferenza che a volte è un bene, nella riflessione e nel desiderio disciplinato.

Abstract: L'articolo riporta i dati raccolti su 68 adolescenti con sindrome Down e deficit intellettivo medio sottoposti a trattamenti motori e fisioterapici, in base ad un protocollo definito, per migliorare la tonicità muscolare e l'attività fisica. I ragazzi sono stati coinvolti in attività di gruppo utilizzando gli strumenti di una palestra pubblica una volta alla settimana per 90 minuti. I dati sono stati raccolti con disegno sperimentale che prevedeva sia valutatori esterni che validazione ...; [Read more...] L'articolo riporta i dati raccolti su 68 adolescenti con sindrome Down e deficit intellettivo medio sottoposti a trattamenti motori e fisioterapici, in base ad un protocollo definito, per migliorare la tonicità muscolare e l'attività fisica. I ragazzi sono stati coinvolti in attività di gruppo utilizzando gli strumenti di una palestra pubblica una volta alla settimana per 90 minuti. I dati sono stati raccolti con disegno sperimentale che prevedeva sia valutatori esterni che validazione statistica. Al termine delle 24 settimane di trattamento è stato possibile rilevare il miglioramento generalizzato del gruppo in oggetto relativo all'incremento progressivo della resistenza, ma i dati non permettono di stabilire quale ricaduta possa avere sulle attività quotidiane.

Abstract: Non sono stati sviluppati punteggi adeguati per i giovani con sindrome di Down; si teme che i modelli dell'andatura alterati, il dispendio energetico ridotto e la capacità di esercizio degli individui con sindrome di Down possano produrre dati sull'attività fisica imprecisi se i dati dell'accelerometro vengono analizzati utilizzando punteggi della popolazioni con sviluppo tipico e altre diagnosi di deficit intellettivo. In questa analisi trasversale, i partecipanti con diagnosi di sind ...; [Read more...] Non sono stati sviluppati punteggi adeguati per i giovani con sindrome di Down; si teme che i modelli dell'andatura alterati, il dispendio energetico ridotto e la capacità di esercizio degli individui con sindrome di Down possano produrre dati sull'attività fisica imprecisi se i dati dell'accelerometro vengono analizzati utilizzando punteggi della popolazioni con sviluppo tipico e altre diagnosi di deficit intellettivo. In questa analisi trasversale, i partecipanti con diagnosi di sindrome di Down (n = 37; 15,5 ± 1,9 anni; 57% femmine) hanno indossato un accelerometro sull'anca non dominante per sette giorni. I dati sono stati analizzati e confrontati attraverso quattro punteggi dell'intensità dell'attività fisica: Evenson, Freedson 4-MET, McGarty e Romanizi. Le differenze nel tempo trascorso in ciascuna intensità tra i metodi di valutazione erano evidenti per le attività sedentarie (448-615 min/giorno), leggere (72-303 min/giorno) e da moderate a vigorose (12-77 min/giorno). Tra lo 0,0 e il 67,6% del campione ha soddisfatto le linee guida sull'attività fisica, a seconda del metodo di soglia selezionato. Questo studio presenta l'ampia variazione dei minuti di attività fisica accumulati quando vengono applicati diversi punteggi a individui con sindrome di Down. C'è un bisogno critico di stabilire misure specifiche per la sindrome di Down della valutazione dell'attività fisica piuttosto che applicare metodi sviluppati per i loro coetanei con sviluppo tipico. Questo documento evidenzia le preoccupazioni sull'applicazione di misurazioni oggettive dell'attività fisica nei giovani con sindrome di Down da metodi di misurazione derivati ​​​​da popolazioni con sviluppo tipico. Si tratta del primo studio che esamina questo problema in un campione composto esclusivamente da giovani con sindrome di Down. I risultati dimostrano la grande variazione nel tempo trascorso in ciascuna intensità di attività che deriva dall'applicazione di diversi metodi di valutazione.

Abstract: L'aggressività rappresenta un problema importante nei bambini con disturbo dello spettro autistico, ma poco si sa circa i possibili interventi per questo comportamento. Per determinare la significatività relativa dei rapporti tra fattori di sviluppo, cognitivi, sintomatici, ormonali e dell'umore nella scala 'Aggression towards Others' nei ragazzi con autismo, sono stati esaminati gli elementi predittori su di un campione di 136 ragazzi con disturbo dello spettro autistico. I dati son ...; [Read more...] L'aggressività rappresenta un problema importante nei bambini con disturbo dello spettro autistico, ma poco si sa circa i possibili interventi per questo comportamento. Per determinare la significatività relativa dei rapporti tra fattori di sviluppo, cognitivi, sintomatici, ormonali e dell'umore nella scala 'Aggression towards Others' nei ragazzi con autismo, sono stati esaminati gli elementi predittori su di un campione di 136 ragazzi con disturbo dello spettro autistico. I dati sono stati raccolti tra gli stessi ragazzi e i loro genitori (14 padri, 122 madri). I risultati hanno indicato che l'età e il basso livello nel profilo sensoriale sono stati i soli correlati significativi a questa forma di aggressività. Importante, i livelli di testosterone non sono risultati rappresentativi del livello di aggressione sociale. I dati suggeriscono che questi ragazzi abbiano potuto imparare metodi più efficaci per affrontare la loro frustrazione in quanto crescevano o avevano beneficiato della maturazione cognitiva e che avere un'elevata soglia neurologica può essere una fonte di frustrazione. Si valuta la relazione tra l'aggressione verso gli altri e il basso profilo.

Abstract: La teoria della coerenza centrale ipotizza che i soggetti autistici utilizzino strategie particolari per raccogliere informazioni. Gli autori hanno approntato uno studio mettendo a confronto le abilità cognitive di alcuni adolescenti con ritardo mentale con o senza autismo e un gruppo di pari di controllo. Prendendo in esame le abilità di acquisizione globale e parcellizzata è stato possibile rilevare le differenze più significative nei processi di acquisizione. Vengono riportati i dat ...; [Read more...] La teoria della coerenza centrale ipotizza che i soggetti autistici utilizzino strategie particolari per raccogliere informazioni. Gli autori hanno approntato uno studio mettendo a confronto le abilità cognitive di alcuni adolescenti con ritardo mentale con o senza autismo e un gruppo di pari di controllo. Prendendo in esame le abilità di acquisizione globale e parcellizzata è stato possibile rilevare le differenze più significative nei processi di acquisizione. Vengono riportati i dati ottenuti.

Abstract: La comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) include Picture Exchange (PE) e il sistema a dispositivi per la comunicazione (SGD speech-generating devices), ma questi due sistemi sono stati raramente confrontati. Abbiamo quindi condotto tre studi di confronto tra PE e SGD in un ragazzo adolescente con una disabilità dello sviluppo.

Abstract: Abbiamo considerato le caratteristiche e le modalità del comportamento autostimolatorio in 10 bambini normali e in 5 con problemi di sviluppo e sono stati appaiati uno a due per età cronologica ed età mentale. Attraverso la registrazione video di quattro sessioni giornaliere sono state considerate le variabili di frequenza e durata con particolare attenzione ai comportamenti grossomotori.

Abstract: La sindrome da delezione 22q11.2 (22q11DS) è associata a una varietà di esiti neuropsichiatrici che variano tra i portatori della delezione. Abbiamo adottato un approccio dimensionale per fornire una panoramica completa dell'espressione dei sintomi neuropsichiatrici negli adolescenti con 22q11DS e approfondire la nostra comprensione dell'eterogeneità fenotipica osservata. I partecipanti erano 208 adolescenti con 22q11DS di età compresa tra i 10 e i 19 anni. Sono stati utilizzati colloq ...; [Read more...] La sindrome da delezione 22q11.2 (22q11DS) è associata a una varietà di esiti neuropsichiatrici che variano tra i portatori della delezione. Abbiamo adottato un approccio dimensionale per fornire una panoramica completa dell'espressione dei sintomi neuropsichiatrici negli adolescenti con 22q11DS e approfondire la nostra comprensione dell'eterogeneità fenotipica osservata. I partecipanti erano 208 adolescenti con 22q11DS di età compresa tra i 10 e i 19 anni. Sono stati utilizzati colloqui clinici semi-strutturati e test del QI per quantificare l'espressione dei sintomi su più dimensioni, alcune delle quali riflettono i domini diagnostici del DSM-IV. Abbiamo studiato l'espressione dei sintomi in coloro che hanno una classificazione formale DSM-IV e in coloro che ne sono privi, esaminando le dimensioni dei sintomi sia tra loro che all'interno di esse. Abbiamo utilizzato analisi di correlazione per esplorare le associazioni tra le diverse dimensioni dei sintomi. Abbiamo dimostrato differenze interindividuali nell'espressione dei sintomi, sia tra le dimensioni dei sintomi neuropsichiatrici che all'interno di esse. Nella maggior parte delle dimensioni dei sintomi, oltre il 50% degli adolescenti ha espresso almeno un sintomo clinicamente rilevante. Inoltre, una percentuale significativa di giovani senza una diagnosi formale DSM-IV ha riportato sintomi clinicamente rilevanti (ad esempio, oltre l'85% di coloro che non hanno una diagnosi di ADHD ha riportato sintomi di ADHD). L'analisi esplorativa della correlazione ha indicato correlazioni per lo più positive tra le dimensioni dei sintomi. La scoperta che la maggior parte degli adolescenti con 22q11DS esprime sintomi neuropsichiatrici, anche in assenza di una classificazione DSM-IV, ha notevoli implicazioni per guidare un supporto adeguato. I risultati potrebbero stimolare ulteriori ricerche sulla struttura dimensionale dei sintomi neuropsichiatrici nella sindrome 22q11DS e aiutare a scoprire i meccanismi che contribuiscono all'espressione dei sintomi. In definitiva, ciò fornisce indizi per migliorare l'assistenza clinica per la sindrome 22q11DS e per comprendere la variazione fenotipica in altre varianti genetiche ad alto rischio.

Abstract: L'articolo illustra un ampio programma comportamentale realizzato per sei mesi in un gruppo misto residenziale. Sono stati raggiunti risultati significativi su comportamenti come rompere vetri, ricorso a blocco fisico, trattamento farmacologico. La diminuzione dei comportamenti è continuata anche durante il programma di mantenimento.

Abstract: Si propone l'esito di una ricerca condotta per verificare la fattibilità di programmi che prevedono l'inserimento di ausili elettronici per la supervisione e l'aiuto all'orientamento e mobilità con adolescenti pluriminorati impegnati nello svolgimento di attività che richiedono queste abilità. I risultati ottenuti indicano che la prestazione e la continuità traggono vantaggio da questi programmi e anche il confronto tra costi e benefici promuove la loro utilizzazione.