Search result

Abstract: Se per i ciechi la mobilità e l'orientamento sono un problema, per i sordociechi lo sono maggiormente. La mancanza dell'udito, oltre che della vista, depriva la persona dei suoi telerecettori, per cui la raccolta delle informazioni avviene principalmente mediante le mani ed i piedi. In questo opuscolo vengono descritti e analizzati alcuni supporti tecnologici per la mobilità della persona sordocieca, come il Walk - Assistant e l'Ultra Body Guard. La sperimentazione di quest'ultimo supp ...; [Read more...] Se per i ciechi la mobilità e l'orientamento sono un problema, per i sordociechi lo sono maggiormente. La mancanza dell'udito, oltre che della vista, depriva la persona dei suoi telerecettori, per cui la raccolta delle informazioni avviene principalmente mediante le mani ed i piedi. In questo opuscolo vengono descritti e analizzati alcuni supporti tecnologici per la mobilità della persona sordocieca, come il Walk - Assistant e l'Ultra Body Guard. La sperimentazione di quest'ultimo supporto è stata portata avanti all'interno della Lega del Filo d'Oro.

Abstract: Considerando l'autonomia come "la possibilità e la capacità di una persona di progettare la propria esistenza per entrare in relazione con gli altri e sempre con gli altri partecipare attivamente alla costruzione della società", si comprende quanto sia necessaria una sperimentazione per l'autonomia. In questo scritto vengono presentati i risultati di un lavoro durato tre anni, in cui ci si è resi conto che l'ausilio non è che l'ultimo anello di una catena di eventi che portano la perso ...; [Read more...] Considerando l'autonomia come "la possibilità e la capacità di una persona di progettare la propria esistenza per entrare in relazione con gli altri e sempre con gli altri partecipare attivamente alla costruzione della società", si comprende quanto sia necessaria una sperimentazione per l'autonomia. In questo scritto vengono presentati i risultati di un lavoro durato tre anni, in cui ci si è resi conto che l'ausilio non è che l'ultimo anello di una catena di eventi che portano la persona disabile alla ricerca dell'autonomia.

Abstract: Scopo di questo lavoro è di evidenziare come lo sport possa avere un ruolo importante nel processo evolutivo e d'integrazione dell'alunno con disabilità. Particolare attenzione viene data alla qualità di vita sia dalle politiche socio-sanitarie che, più specificamente, nei progetti educativi e riabilitativi per persone con disabilità. Inoltre si è visto come l'evoluzione del concetto di salute abbaia posto come centrale il concetto di benessere psicofisico, oggi strettamente correlato ...; [Read more...] Scopo di questo lavoro è di evidenziare come lo sport possa avere un ruolo importante nel processo evolutivo e d'integrazione dell'alunno con disabilità. Particolare attenzione viene data alla qualità di vita sia dalle politiche socio-sanitarie che, più specificamente, nei progetti educativi e riabilitativi per persone con disabilità. Inoltre si è visto come l'evoluzione del concetto di salute abbaia posto come centrale il concetto di benessere psicofisico, oggi strettamente correlato con quello di qualità della vita, e come si sia modificato anche il modo di classificare la disabilità.

Abstract: In questa seconda parte si espone come il tempo libero, per i positivi riflessi sulla percezione di benessere, venga ad essere considerato un ambito rilevante della vita delle persone con disabilità, da occupare con attività gratificanti, e come lo sport possa e debba assumere un ruolo di rilievo nel processo di integrazione delle persone con disabilità.

Abstract: Lo sport, da tempo, si è configurato come l'attività principe di un processo di socializzazione che nel paziente con minorazione visiva risulta abbastanza lungo e complesso. Tuttavia, ogni tipo di attività che garantisce un benessere psico-fisico, come ad esempio lo sport, deve iniziare ad essere un oggetto d'interesse particolare per far cessare quella condizione di emarginazione che nel disabile visivo spesso spinge all'isolamento. L'articolo propone le relazioni del primo convegno n ...; [Read more...] Lo sport, da tempo, si è configurato come l'attività principe di un processo di socializzazione che nel paziente con minorazione visiva risulta abbastanza lungo e complesso. Tuttavia, ogni tipo di attività che garantisce un benessere psico-fisico, come ad esempio lo sport, deve iniziare ad essere un oggetto d'interesse particolare per far cessare quella condizione di emarginazione che nel disabile visivo spesso spinge all'isolamento. L'articolo propone le relazioni del primo convegno nazionale su sport e disabilità visiva tenuto a Catania il 27 maggio 2005.

Abstract: L’autore propone un riflessione sul tema dello sport e della disabilità nell’ambito dei Piani di Zona a partire dal ruolo che assume l’attività sportiva nella persona con disabilità e dall’impegno dei servizi territoriali su questo specifico ambito. Si cerca di approfondire tre aspetti significativi nel rapporto tra sport e disabilità: Il significato che può assumere lo sport per le, persone con disabilità Lo spazio che viene riconosciuto allo sport per i disabili nei Piani di Zona de ...; [Read more...] L’autore propone un riflessione sul tema dello sport e della disabilità nell’ambito dei Piani di Zona a partire dal ruolo che assume l’attività sportiva nella persona con disabilità e dall’impegno dei servizi territoriali su questo specifico ambito. Si cerca di approfondire tre aspetti significativi nel rapporto tra sport e disabilità: Il significato che può assumere lo sport per le, persone con disabilità Lo spazio che viene riconosciuto allo sport per i disabili nei Piani di Zona delle ASL, Quali competenze dovranno avere i tecnici che l’università immetterà sul mercato dei servizi socio sanitari e socio-educativi per i disabili nei prossimi anni.

Abstract: La rubrica SporTurismo cura le particolarità e novità sulle vacanze per le persone con disabilità. Il primo articolo di Genta G. sull'integrazione balneare in riferimento ad una particolare carrozzina da mare in grado di rendere più agevole la balneazione. Prosegue l'articolo dal titolo tra le fronde degli alberi, un progetto di una cooperativa padovana (Arrampicabile 2006) che prevede esperienze di arrampicata sugli alberi per persone con disabilità intellettiva: il tree climbing=arra ...; [Read more...] La rubrica SporTurismo cura le particolarità e novità sulle vacanze per le persone con disabilità. Il primo articolo di Genta G. sull'integrazione balneare in riferimento ad una particolare carrozzina da mare in grado di rendere più agevole la balneazione. Prosegue l'articolo dal titolo tra le fronde degli alberi, un progetto di una cooperativa padovana (Arrampicabile 2006) che prevede esperienze di arrampicata sugli alberi per persone con disabilità intellettiva: il tree climbing=arrampicamento sugli alberi con supporto di corde e imbracature.

Abstract: Una esperienza didattica che vuole portare il proprio contributo all’educazione alla differenza in un contesto di vita pratica quotidiana.

Abstract: Gli autori si sono preoccupati di verificare la stabilità di misurazione di alcuni indicatori relativi all'ambiente domestico di famiglie con bambini gravemente disabili. Utilizzando le Family Environment Scale, le Home Quality rating Scale e rilevazioni dirette, è emerso che questi indicatori tendono a perdere consistenza interna nel corso del tempo. Gli autori rilevano la necessità di validare strumenti più adatti alle caratteristiche di questa popolazione.

Abstract: Attualmente la programmazione riabilitativa per le persone con ritardo mentale prende in considerazione la qualità della vita e la possibilità di scelta. Gli autori tracciano alcune linee-guida per formazione dei tecnici al fine di realizzare programmi e ambienti che favoriscano questi due aspetti. Per cinque settimane è stato sperimentato un programma che prevedeva modellamento, giochi di ruolo ed altre tecniche su alcuni educatori di due comunità. Mentre c'è stato l'aumento previsto ...; [Read more...] Attualmente la programmazione riabilitativa per le persone con ritardo mentale prende in considerazione la qualità della vita e la possibilità di scelta. Gli autori tracciano alcune linee-guida per formazione dei tecnici al fine di realizzare programmi e ambienti che favoriscano questi due aspetti. Per cinque settimane è stato sperimentato un programma che prevedeva modellamento, giochi di ruolo ed altre tecniche su alcuni educatori di due comunità. Mentre c'è stato l'aumento previsto delle opportunità di scelta nell'ambiente, non si è rilevata alcuna differenza nei comportamenti adattivi e inadeguati.