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Abstract: Ricerche precedenti indicano che i movimenti stereotipati anomali possono esistere spesso associati a disfunzioni centrali della dopanima e che il battito degli occhi può essere un mezzo non invasivo di valutazione della funzione della dopamina. Gli autori hanno misurato questo comportamento spontaneo e le stereotipie presenti in anziani con ritardo mentale grave ricoverati in centri specializzati. Sono emerse relazioni tra frequenza del battito oculare e stereotipie e questo confermer ...; [Read more...] Ricerche precedenti indicano che i movimenti stereotipati anomali possono esistere spesso associati a disfunzioni centrali della dopanima e che il battito degli occhi può essere un mezzo non invasivo di valutazione della funzione della dopamina. Gli autori hanno misurato questo comportamento spontaneo e le stereotipie presenti in anziani con ritardo mentale grave ricoverati in centri specializzati. Sono emerse relazioni tra frequenza del battito oculare e stereotipie e questo confermerebbe il ruolo di controllo motorio della dopamina nella stereotipia.

Abstract: Gli adulti con sindrome di Down sono ritenuti una categoria a rischio per lo sviluppo della demenza di tipo Alzheimer ma, dato il loro deficit intellettivo congenito, è difficile individuare i sintomi più precoci e caratteristici di un declino correlato all'età e di un quadro di demenza. Questo studio longitudinale ha permesso di individuare una sequenza nel declino cognitivo, associato alla presenza di demenza di tipo Alzheimer, che connota uno stadio "pre-clinico" e prosegue nelle fa ...; [Read more...] Gli adulti con sindrome di Down sono ritenuti una categoria a rischio per lo sviluppo della demenza di tipo Alzheimer ma, dato il loro deficit intellettivo congenito, è difficile individuare i sintomi più precoci e caratteristici di un declino correlato all'età e di un quadro di demenza. Questo studio longitudinale ha permesso di individuare una sequenza nel declino cognitivo, associato alla presenza di demenza di tipo Alzheimer, che connota uno stadio "pre-clinico" e prosegue nelle fasi iniziali ed intermedie. L'approccio utilizzato permette di definire la sequenza del declino delle capacità cognitive che contribuiscono al deterioramento funzionale, evidenziato nella vita quotidiana come conseguenza della demenza di Alzheimer. Il quadro che emerge sembra riflettere il coinvolgimento delle aree corticali man mano che la malattia progredisce.

Abstract: A più di dieci anni dalle prime norme sulle RSA si è in presenza di un quadro molto differenziato tra regione e regione. L'analisi che segue si sofferma sulle scelte regionali in merito agli standard di personale, con evidenti difformità regionali, e i costi.

Abstract: Gli autori hanno preso in esame una ricerca condotta con intervista su 3541 anziani ospiti di strutture di ricovero in Gran Bretagna e di cui ne sono stati intervistati di nuovo 2247 nel 1994. Si voleva valutare la possibilità di individuare elementi predittivi del declino della salute in base allo standard di vita. Utilizzando il modello di regressione con i dati raccolti è stato possibile cogliere relazioni tra limiti funzionali e mortalità. Le donne sono risultate maggiormente a ris ...; [Read more...] Gli autori hanno preso in esame una ricerca condotta con intervista su 3541 anziani ospiti di strutture di ricovero in Gran Bretagna e di cui ne sono stati intervistati di nuovo 2247 nel 1994. Si voleva valutare la possibilità di individuare elementi predittivi del declino della salute in base allo standard di vita. Utilizzando il modello di regressione con i dati raccolti è stato possibile cogliere relazioni tra limiti funzionali e mortalità. Le donne sono risultate maggiormente a rischio di mortalità in relazione allo standard di vita.

Abstract: Cosa si intende per Stanza Bianca o Snoezelen (R) Room? Come si allestisce un ambiente multisensoriale efficace? Il testo, a seguito di accurata analisi della letteratura sull'argomento e all’esperienza diretta delle autrici, descrive come i metodi di stimolazione multisensoriale si siano evoluti, dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Fornisce inoltre esaurienti delucidazioni in merito all’applicazione della Stanza Bianca in molteplici settori clinici, come la demenza senile e l’autismo ...; [Read more...] Cosa si intende per Stanza Bianca o Snoezelen (R) Room? Come si allestisce un ambiente multisensoriale efficace? Il testo, a seguito di accurata analisi della letteratura sull'argomento e all’esperienza diretta delle autrici, descrive come i metodi di stimolazione multisensoriale si siano evoluti, dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Fornisce inoltre esaurienti delucidazioni in merito all’applicazione della Stanza Bianca in molteplici settori clinici, come la demenza senile e l’autismo, ma anche educativi e scolastici, rivolgendosi a psicologi, medici, riabilitatori, ma anche educatori, operatori di struttura e familiari. Il libro esplora con competenza e rigore scientifico una modalità di intervento in ambito neuropsicologico relativamente trascurata, quella delle stimolazioni sensoriali. I dati recenti sulla plasticità cerebrale nell’adulto ci dicono che per tutta la nostra esistenza il nostro cervello rimane una spugna sensibile a stimoli ed esperienze; stimoli ed esperienze non solo ci formano nell’età dello sviluppo per quello che poi saremo da adulti, ma costituiscono per tutta l’esistenza fino alle età più avanzate il motore della nostra vita mentale.

Abstract: Viene presentato in sintesi lo spot realizzato da Giuseppe Tornatore per la campagna vaccinale anti Covid-19 promossa dal Ministero della Salute. L'incontro all'interno di uno spazio asettico tra due donne che si guardano attraverso una tenda di plastica trasparente è un inno alla speranza e un invito ad impegnarsi per restituire ricchezza di relazioni e sicurezza.

Abstract: La spesa pubblica per i servizi per disabili intellettivi e cresciuta vertiginosamente tra il 2000 e il 2002. Questa crescita è stata seguita dalla diminuzione significativa nei due anni successivi. Gli autori analizzano questi aspetti socioeconomici e approfondiscono gli elementi anagrafici e culturali che incideranno sulle politiche per i servizi nel prossimo futuro.

Abstract: Dedicato al ricorso alle discipline statistiche (e ai relativi strumenti di controllo e valutazione) in medicina fisica e riabilitativa, Comorbilità e recupero funzionale argomento che rivela la conoscenza dei fattori in grado di facilitare od ostacolare il successo del percorso riabilitativo potrebbe consentire una migliore pianificazione dei ricoveri e una collocazione più adeguata dei pazienti all’interno delle possibili strutture dedicate quali ricovero, day hospital, ambulatorio e ...; [Read more...] Dedicato al ricorso alle discipline statistiche (e ai relativi strumenti di controllo e valutazione) in medicina fisica e riabilitativa, Comorbilità e recupero funzionale argomento che rivela la conoscenza dei fattori in grado di facilitare od ostacolare il successo del percorso riabilitativo potrebbe consentire una migliore pianificazione dei ricoveri e una collocazione più adeguata dei pazienti all’interno delle possibili strutture dedicate quali ricovero, day hospital, ambulatorio eccetera. Fattori che incidono in modo negativo sono età avanzata, deterioramento dello stato cognitivo, tono dell’umore depresso e grave disautonomia funzionale. In particolare, all’età avanzata è collegato il fenomeno della comorbidità, che spesso rallenta il processo riabilitativo e per la cui analisi sono state messe a punto alcune scale di valutazione descritte nell’articolo.

Abstract: L'articolo presenta una breve storia delle scoperte dei geni legati alle malattie ereditarie della retina: tra il 1990 e il 1994-95 si trovarono solo pochi geni-causa e si riuscì piuttosto a chiarire l'eterogeneità allelica (malattie con sintomi analoghi derivano da mutazioni diverse), nel periodo 1995-1998 si scoprì la maggior parte dei geni per le affezioni ereditarie della retina. Risulta chiaro che, primo, ogni strato cellulare del fondo dell'occhio può essere il punto di partenza ...; [Read more...] L'articolo presenta una breve storia delle scoperte dei geni legati alle malattie ereditarie della retina: tra il 1990 e il 1994-95 si trovarono solo pochi geni-causa e si riuscì piuttosto a chiarire l'eterogeneità allelica (malattie con sintomi analoghi derivano da mutazioni diverse), nel periodo 1995-1998 si scoprì la maggior parte dei geni per le affezioni ereditarie della retina. Risulta chiaro che, primo, ogni strato cellulare del fondo dell'occhio può essere il punto di partenza della malattia e, secondo, le proteine-causa mutate non agiscono esclusivamente sul processo visivo, ma detengono anche dei compiti di mantenimento dell'integrità tissulare, del controllo dei geni e della strutturazione delle cellule. Questa apre nuovi orizzonti, si possono citare: l'approccio farmacologico (terapia con fattori di crescita), l'approccio bionico (chip nella retina) e la terapia genica. Nello specifico della terapia genica si può dire che la durata dell'efficacia deve essere potenziata per ognuno degli approcci possibili, che il controllo dell'espressione dei geni terapeutici deve venire perfezionato e che occorre riuscire a somministrare i farmaci genetici in modo più riguardoso del paziente.

Abstract: I volontari statunitensi hanno condotto una ricerca nazionale intervistando 500 dirigenti di organizzazioni che gestiscono strutture per anziani con deficit intellettivo al fine di rilevare la condizione attuale della cura per gli stadi terminali. Vengono riportati i dati ottenuti che offrono una panoramica sullo stato e qualità dei servizi e opportunità di riflessione per migliorare la qualità della vita di questa popolazione.