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Abstract: Questo articolo trae le sue motivazioni dalla riflessione sul gioco. Quale migliore occasione per un’insegnante/psicomotricista quella di poter condividere proposte educative e didattiche, riflettere sul gioco libero e sulle sue potenzialità, ma anche sulla capacità di giocare che hanno i bambini odierni e su come l’idea del gioco sia cambiata. Il gioco libero non è considerato un’attività nobile indispensabile alla crescita. Il binomio tra corpi in gioco e corpi in movimento non è aff ...; [Read more...] Questo articolo trae le sue motivazioni dalla riflessione sul gioco. Quale migliore occasione per un’insegnante/psicomotricista quella di poter condividere proposte educative e didattiche, riflettere sul gioco libero e sulle sue potenzialità, ma anche sulla capacità di giocare che hanno i bambini odierni e su come l’idea del gioco sia cambiata. Il gioco libero non è considerato un’attività nobile indispensabile alla crescita. Il binomio tra corpi in gioco e corpi in movimento non è affatto scontato, il tempo è considerato perso se non è impiegato per scoprire e sperimentare. Bisogna rimparare a giocare, a sentirsi, a immaginare.

Abstract: I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione in Italia sono in costante aumento, la loro cura passa attraverso un intervento multidisciplinare. Un’esperienza di psicomotricità educativa all’interno di una comunità terapeutica racconta come l’intervento psico-corporeo possa stimolare nuovi contenuti soggettivi e coadiuvare il lavoro psicoterapico e riabilitativo.

Abstract: Nell’articolo si prendono in esame, attraverso i movimenti e l’utilizzo degli oggetti, alcuni giochi legati alla costruzione delle “case” e delle “caverne”, dei luoghi chiusi in generale e la relativa esperienza vissuta, analizzandone i contenuti simbolici e le analogie narrative e prospettando una lettura non regressiva ma, piuttosto, di conoscenza/rivisitazione di quanto già accaduto ai giocatori precedentemente nella primissima infanzia o in un periodo recente.

Abstract: L’articolo esplora alcune esperienze condivise di psicomotricità educativa preventiva con delle insegnanti, svolte in alcune scuole dell’infanzia paritaria della provincia di Como e di Milano. La proposta psicomotoria è stata condivisa non solo nella progettazione e nella conduzione degli incontri, ma soprattutto nel dialogo riflessivo costante con le insegnanti, rispetto ad alcune scene sollecitanti: episodi e tempi in cui il fluire di alcune dinamiche personali interrogavano gli adul ...; [Read more...] L’articolo esplora alcune esperienze condivise di psicomotricità educativa preventiva con delle insegnanti, svolte in alcune scuole dell’infanzia paritaria della provincia di Como e di Milano. La proposta psicomotoria è stata condivisa non solo nella progettazione e nella conduzione degli incontri, ma soprattutto nel dialogo riflessivo costante con le insegnanti, rispetto ad alcune scene sollecitanti: episodi e tempi in cui il fluire di alcune dinamiche personali interrogavano gli adulti nel progettare interazioni che producessero trasformazioni.

Abstract: Uno sguardo sul percorso dell’uomo nella conoscenza di sé e di sé nel mondo considerando sia la sua fisicità biologica: corpo/azione/sensazione sia la capacità del suo cervello nel valutare i significati delle proprie esperienze: emozione/ragionamento/scelta/atto intenzionale. Come aiutare a imparare tra il fare visibile e il lavoro invisibile che a sua volta diventa visibile mediante un corpo “imparato”.

Abstract: L’intervista ripercorre il lavoro di Milani Comparetti da parte di uno dei suoi allievi: il dott. Gherardo Rapisardi. Colui che non solo ha lavorato sui movimenti fetali, ma ha avuto un ruolo cruciale in politica dell’educazione e dell’integrazione scolastica. I movimenti fetali come aspetto motorio predittivo o esemplificativo dello sviluppo del futuro bambino sono ancora oggi analizzati e studiati partendo dall’osservazione e dallo studio del medico che si è occupato di paralisi cere ...; [Read more...] L’intervista ripercorre il lavoro di Milani Comparetti da parte di uno dei suoi allievi: il dott. Gherardo Rapisardi. Colui che non solo ha lavorato sui movimenti fetali, ma ha avuto un ruolo cruciale in politica dell’educazione e dell’integrazione scolastica. I movimenti fetali come aspetto motorio predittivo o esemplificativo dello sviluppo del futuro bambino sono ancora oggi analizzati e studiati partendo dall’osservazione e dallo studio del medico che si è occupato di paralisi cerebrali infantili sia per la riabilitazione che per la parte pediatrica. Comparetti appartiene alla storia della psicomotricità.

Abstract: Psicomotriciste, arte terapeute e insegnanti raccontano, scrivendo a più mani, un percorso realizzato con bambine e bambini di alcune classi di scuola primaria volto a portarli a riflettere sul tema della pace in un’ottica ecologica: l’alternarsi di vissuti corporeo-narrativi ed espressività artistica in collaborazione con gli insegnanti hanno permesso loro di diventare protagonisti nella creazione di un’opera d’arte collettiva, attualmente esposta nella loro scuola.

Abstract: Espressività corporea e parola parlata sono, a volte, incompatibili e hanno bisogno di escludersi a vicenda. All’interno della dimensione del rito riescono a trovare una loro sinergia ma soltanto ad alcune condizioni molto stringenti. In certi contesti particolari, come la sala di psicomotricità, accade che riescano a incontrarsi e comprendersi creando esperienze comunicative di straordinaria completezza.

Abstract: Narrazione dell’esperienza di un laboratorio psicomotorio scolastico seguendo il filo rosso riflessivo di pensiero che viene portato avanti sul gioco dei bambini: da un lato il corpo che si racconta con il suo linguaggio, dall’altro la parola che racconta il gioco del corpo e diventa ponte di continuità, per costruire trasferibilità educative di sensi allargati tra gli adulti che ruotano intorno al bambino nel cammino educativo. L’approccio narrativo e l’uso di metafore come linguaggio ...; [Read more...] Narrazione dell’esperienza di un laboratorio psicomotorio scolastico seguendo il filo rosso riflessivo di pensiero che viene portato avanti sul gioco dei bambini: da un lato il corpo che si racconta con il suo linguaggio, dall’altro la parola che racconta il gioco del corpo e diventa ponte di continuità, per costruire trasferibilità educative di sensi allargati tra gli adulti che ruotano intorno al bambino nel cammino educativo. L’approccio narrativo e l’uso di metafore come linguaggio simbolico primitivo tra psicomotricità ed educazione.

Abstract: In questo articolo si parla dei genitori come alleati nel processo educativo. Come relazionarsi con loro e come coinvolgerli? Qui vengono presentate piccole, importanti esperienze, animate da una sensibilità psicomotoria, proposte da una insegnante di scuola primaria.