Abstract: Gli albi illustrati sono libri che raccontano ai bambini storie semplici o complesse con una combinazione di poche parole e molte figure. Gli albi, o picturebook, travalicano i confini nazionali e, da circa cinquant'anni, anche in Italia sono un momento decisivo per la nascita di nuovi lettori. Nella lettura offrono nuove relazioni: fra autore e lettore, fra adulto e bambino che leggono insieme, fra parole e figure. Negli albi si incontrano la letteratura e l'arte, le relazioni fra mon ...; [Read more...]
Gli albi illustrati sono libri che raccontano ai bambini storie semplici o complesse con una combinazione di poche parole e molte figure. Gli albi, o picturebook, travalicano i confini nazionali e, da circa cinquant'anni, anche in Italia sono un momento decisivo per la nascita di nuovi lettori. Nella lettura offrono nuove relazioni: fra autore e lettore, fra adulto e bambino che leggono insieme, fra parole e figure. Negli albi si incontrano la letteratura e l'arte, le relazioni fra mondo e rappresentazione, segno e pensiero, crescita e ricerca di senso, oggetto e nome. Dietro a creazioni capaci di raccontare la differenza, il desiderio, il conflitto, la morte e l'amore c'è una ricerca iniziata molti anni fa, che coinvolge maestri, artisti, intellettuali, educatori, perché per raccontare il mondo ai bambini è necessario cercare di conoscerlo, nominarlo, discuterlo, interpretarlo. Prefazione di Antonio Faeti.
Abstract: Questo volume è una raccolta antologica di alcuni importanti scritti di Antonio Faeti usciti in periodi diversi, ma che rappresentano un irrinunciabile riferimento per chi si occupa di letteratura per l’infanzia e dei suoi intrecci con l’immaginario. Si tratta di saggi che non solo permettono di approfondire pagine significative della storia della letteratura per l’infanzia, ma che fanno emergere un metodo di cui Faeti è insuperato maestro. Di tale metodo il volume traccia un percorso ...; [Read more...]
Questo volume è una raccolta antologica di alcuni importanti scritti di Antonio Faeti usciti in periodi diversi, ma che rappresentano un irrinunciabile riferimento per chi si occupa di letteratura per l’infanzia e dei suoi intrecci con l’immaginario. Si tratta di saggi che non solo permettono di approfondire pagine significative della storia della letteratura per l’infanzia, ma che fanno emergere un metodo di cui Faeti è insuperato maestro. Di tale metodo il volume traccia un percorso esemplare, offrendo vie d’accesso a temi, generi, casi editoriali che hanno segnato questa disciplina. Dalla celebre collana “Biblioteca dei miei ragazzi” alla riscoperta delle fiabe di Emma Perodi, dai paradigmi dell’avventura alla poetica del Fanciullino e alla rilettura critica di autori classici (come la contessa de Ségur) si compone un quadro di grande profondità ermeneutica, che restituisce al lettore le straordinarie potenzialità dello studio della letteratura per l’infanzia. Al termine del volume, una bibliografia documenta la ricca produzione di Antonio Faeti.
Abstract: «Un paesaggio affollatissimo di gente vera e di gente disegnata, di personaggi reali e irreali, sulle cui spalle grava una responsabilità non da poco. Popolando la fantasia dei bambini, contribuiscono a determinare il loro rapporto con il mondo» (Paolo Di Paolo, Robison). Il Collodi disegnato da Mazzanti e da Chiostri, il De Amicis illustrato da Ferraguti e da Sartorio, il Salgari di Gamba o di Zanetti; e ancora Yambo, Canevari, Pinochi, Tofano... Tra la fine dell'Ottocento e la metà d ...; [Read more...]
«Un paesaggio affollatissimo di gente vera e di gente disegnata, di personaggi reali e irreali, sulle cui spalle grava una responsabilità non da poco. Popolando la fantasia dei bambini, contribuiscono a determinare il loro rapporto con il mondo» (Paolo Di Paolo, Robison). Il Collodi disegnato da Mazzanti e da Chiostri, il De Amicis illustrato da Ferraguti e da Sartorio, il Salgari di Gamba o di Zanetti; e ancora Yambo, Canevari, Pinochi, Tofano... Tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento, gli illustratori italiani dei libri per bambini hanno fatto ben più che aggiungere le «figure» ai testi che dovevano corredare. Hanno dato forma e colore al mondo del nostro immaginario. Hanno raccontato, con quella schietta determinazione che è indispensabile per conquistare i bambini, le nostre emozioni più profonde, le nostre sensazioni più vere: i dubbi e le paure, le gioie e le allegrie. Messe in fila una dopo l'altra, le illustrazioni di quei «figurinai» compongono, meglio forse di ogni altro materiale, i tratti del nostro carattere nazionale, i contorni della nostra formazione identitaria. Antonio Faeti può a buon diritto essere definito l'insuperato scopritore di questo mondo. Quando, nel 1972, vide la luce la prima edizione del suo libro, nessuno aveva ancora avviato una riflessione del genere. E a ben vedere, a distanza di quarant'anni, pochi l'hanno saputa davvero proseguire