Jensen, Kristian Manteuffel
Abstract: Grazie ai progressi della medicina, le persone con sindrome di Down sono più longeve e questo comporta che la loro assistenza sanitaria in età adulta ha bisogno di integrare la cura di routine con lo screening di patologie specifiche fino ad ora non conosciute. Gli autori hanno voluto conoscere con uno studio retrospettivo la specificità dell'intervento dei medici di base e specialisti la cura preventiva con una coorte di adulti con sindrome di Down. Sono stati esaminati i casi di adul ...; [Read more...]
Grazie ai progressi della medicina, le persone con sindrome di Down sono più longeve e questo comporta che la loro assistenza sanitaria in età adulta ha bisogno di integrare la cura di routine con lo screening di patologie specifiche fino ad ora non conosciute. Gli autori hanno voluto conoscere con uno studio retrospettivo la specificità dell'intervento dei medici di base e specialisti la cura preventiva con una coorte di adulti con sindrome di Down. Sono stati esaminati i casi di adulti tra i 18 e i 45 anni che hanno ricevuto cure primarie in un centro medico universitario tra il 2000 e il 2008. Sono stati confrontati gli interventi sia dei medici di base che degli specialisti ed è risultato che dei 62 pazienti il 40% ha ricevuto cure primarie da medici di famiglia e il 60% è stato trattato da specialisti di medicina interna. La raccolta dei dati anagrafici del paziente, la comorbilità e i modelli di screening generali sono risultati del tutto simili tra i due gruppi di medici. Nonostante lo screening avesse segnalato in modo generalizzato il rischio di obesità e ipotiroidismo, l'aderenza alle raccomandazioni di cura preventiva è risultata del tutto incoerente. Lo screening è stato abbastanza adeguato (50-80%) per le anomalie cardiache, per la salute riproduttiva e dentale e per la valutazione del comportamento associato ad aspetti psicologici o anomalie della memoria. Meno del 50% dei pazienti sono stati valutati per l'apnea ostruttiva del sonno, per l'instabilità atlanto-assiale, per il calo o la perdita della vista e dell'udito. In definitiva, la cura preventiva è risultata non adeguata per questi adulti con sindrome di Down e questo preoccupa in quanto molti problemi di salute possono essere migliorati se diagnosticati per tempo. Ulteriori studi dovranno valutare le implicazioni delle pratiche di screening e l'identificazione più puntuale delle comorbidità sugli esiti clinici.