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Dal momento che le persone con sindrome di Down sono più longeve è facile comprendere come sia aumentata la presa in carico da parte dei fratelli in età adulta. Gli autori hanno voluto approfondire le caratteristiche di questa relazione confrontandola con quella di adulti con sindrome autistica. Attraverso un questionario: The Adult Sibling Questionnaire, sono stati esaminati circa 500 soggetti ed è emerso che la qualità della relazione con i Down è più elevata con minori livelli di ...; [Read more...]
Dal momento che le persone con sindrome di Down sono più longeve è facile comprendere come sia aumentata la presa in carico da parte dei fratelli in età adulta. Gli autori hanno voluto approfondire le caratteristiche di questa relazione confrontandola con quella di adulti con sindrome autistica. Attraverso un questionario: The Adult Sibling Questionnaire, sono stati esaminati circa 500 soggetti ed è emerso che la qualità della relazione con i Down è più elevata con minori livelli di depressione. È anche emerso che la qualità della relazione si deteriora con l'avanzare dell'età.

Abstract: Negli ultimi anni alcuni studi hanno messo in evidenza differenze nei processi di memoria implicita nei vari tipi di deficit intellettivo. Queste informazioni possono diventare rilevanti per la comprensione dei processi maturazionali cognitivi nei bambini con problemi evolutivi. Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta per individuare differenze in tal senso tra soggetti con sindromi di Williams o Down. In particolare si voleva verificare la correlazione tra eziologia e ...; [Read more...] Negli ultimi anni alcuni studi hanno messo in evidenza differenze nei processi di memoria implicita nei vari tipi di deficit intellettivo. Queste informazioni possono diventare rilevanti per la comprensione dei processi maturazionali cognitivi nei bambini con problemi evolutivi. Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta per individuare differenze in tal senso tra soggetti con sindromi di Williams o Down. In particolare si voleva verificare la correlazione tra eziologia e caratteristiche dei processi mnemonici. I risultati indicano chiaramente che i processi di apprendimento nei soggetti con deficit intellettivo sono correlati alla eziologia della sindrome e offrono la possibilità di indagare sugli aspetti qualitativi e sulle differenze neurobiologiche correlate ai disturbi evolutivi cognitivi.

Abstract: Alcuni studi hanno indicato che i down utilizzano strategie particolari quando producono ritmo con ambedue le mani. Gli autori hanno preso in considerazione questo aspetto esaminando un gruppo di questi ragazzi e valutando le risposte in relazione ad input verbali o visivi. I dati ottenuti hanno messo in risalto come il feedback visivo facilitava il movimento richiesto confronto a quello uditivo.

Abstract: Molte ricerche hanno documentato la migliore condizione della memoria spaziale di quella verbale nei bambini down, ma la relativa dissociazione tra le memoria visiva e quella spaziale pone il problema di individuare un costrutto unitario per la memoria spazio-visiva. Gli autori hanno utilizzato la Cambridge Neuropsychological Test Automated Battery con 25 bambini down ed altrettanti nella norma prendendo in considerazione le abilità spaziali, quelle psicomotorie e l'esplorazione visiva ...; [Read more...] Molte ricerche hanno documentato la migliore condizione della memoria spaziale di quella verbale nei bambini down, ma la relativa dissociazione tra le memoria visiva e quella spaziale pone il problema di individuare un costrutto unitario per la memoria spazio-visiva. Gli autori hanno utilizzato la Cambridge Neuropsychological Test Automated Battery con 25 bambini down ed altrettanti nella norma prendendo in considerazione le abilità spaziali, quelle psicomotorie e l'esplorazione visiva. I dati ottenuti non indicano divisioni tra memoria spaziale e visiva implicate nella memoria di lavoro. Gli autori ipotizzano implicazioni neurobiologiche.

Abstract: Dopo aver definito in modo sintetico il concetto di memoria di lavoro gli autori ne analizzano quattro dimensioni: quella fonologica, quella visuospaziale, quella esecutiva con funzione di controllo centrale e quella episodica. L'articolo prende in considerazione soprattutto questo ultimo aspetto ricercando le caratteristiche in soggetti con sindrome di down.