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Abstract: Un paziente affetto da una grave patologia oculare che comporta una importante riduzione della sua funzione visiva si trova ad un certo punto della storia clinica della sua malattia di fronte ad un bivio. Consideriamo l’esempio frequente di un soggetto affetto bilateralmente da una degenerazione maculare correlata all’età in forma non trattabile con fotocoagulazione laser o con terapia fotodinamica. Attualmente non esistono cure efficaci per la sua malattia; questa strada ha un preciso ...; [Read more...] Un paziente affetto da una grave patologia oculare che comporta una importante riduzione della sua funzione visiva si trova ad un certo punto della storia clinica della sua malattia di fronte ad un bivio. Consideriamo l’esempio frequente di un soggetto affetto bilateralmente da una degenerazione maculare correlata all’età in forma non trattabile con fotocoagulazione laser o con terapia fotodinamica. Attualmente non esistono cure efficaci per la sua malattia; questa strada ha un preciso punto di arrivo: la rinuncia definitiva ad attività che come leggere il giornale e scrivere o ad affrontare enormi difficoltà per altre comuni mansioni come alimentarsi o curare la propria igiene personale. Tutto questo potrà poi avere gravi ripercussioni sull’equilibrio psichico e sulla vita di relazione del paziente.

Abstract: L'intervento riabilitativo nel soggetto ipovedente deve avere per scopo il miglioramento quantitativo e qualitativo della visione residua per poter realizzare le condizioni ottimali per l'integrazione sociale dell'individuo ed il conseguimento di pari opportunità con i vedenti.

Abstract: L'ipertensione sistemica, l'arteriosclerosi, nonché l'ipotensione acuta, sono stati a vario titolo invocati quali fattori in grado di incrementare il rischio di glaucoma.

Abstract: L'articolo illustra l'uso le modalità degli strumenti informatici ed elettronici. Una diagnosi funzionale aiuterà a stabilire quale contrasto cromatico e di luminanza, quale grado di ingrandimento e quale frequenza spaziale ossia quale ritmo e quale distanza deve intercorrere tre gli elementi dell'immagine per essere percepita in modo ottimale.

Abstract: L'articolo propone una nuova classificazione dell'ipovisione i quanto esistono diverse patologie oculari che possono avere effetti diversi sui soggetti affetti, quindi, per lo stesso motivo, con i filtri si otterranno risultati differenti.

Abstract: La prospettiva che soprattutto negli ultimissimi anni affascina il mondo scientifico è quella della possibilità di impianti di protesi elettroniche: la vista elettronica. Deve essere ben chiaro che si tratta di approcci sperimentali.

Abstract: Per minorazione visiva s'intende la riduzione più o meno grave della funzione sensoriale che consegue ad un danno avvenuto a carico dell’apparato visivo. Il coinvolgimento patologico può interessare non solo il bulbo oculare, ma anche le vie nervose che veicolano gli stimoli visivi verso il sistema nervoso centrale e la corteccia cerebrale. La funzione visiva globalmente intesa comprende capacità percettive specifiche, quali l'acutezza visiva, il campo visivo, la sensibilità al contras ...; [Read more...] Per minorazione visiva s'intende la riduzione più o meno grave della funzione sensoriale che consegue ad un danno avvenuto a carico dell’apparato visivo. Il coinvolgimento patologico può interessare non solo il bulbo oculare, ma anche le vie nervose che veicolano gli stimoli visivi verso il sistema nervoso centrale e la corteccia cerebrale. La funzione visiva globalmente intesa comprende capacità percettive specifiche, quali l'acutezza visiva, il campo visivo, la sensibilità al contrasto, il riconoscimento dei colori, il senso del rilievo, la stereopsi, la resistenza all’abbagliamento, l'adattamento, la percezione del movimento. La quantificazione del danno del campo visivo è importante, nell'ambito dell'ipovisione, per tre motivi: per valutare l’entità e la localizzazione del danno ai fini della riabilitazione; per quantificare la minorazione per scopi medico-legali; per valutare nel tempo l’evoluzione della malattia causa di ipovisione. La legge 138 del 2001, inoltre, richiede una valutazione percentuale del danno perimetrico per inserire l'ipovedente nella classificazione ufficiale delle minorazioni visive. Il GISI e la SIPe hanno proposto il un nuovo metodo (C.V. %) che presenta, rispetto ad altri sistemi in uso, numerosi vantaggi.

Abstract: L'autore descrive i principi basilari della valutazione funzionale del residuo visivo nei bambini affetti da severa ipovisione, basandosi sui criteri fondamentali del early low vision training della dott.ssa Barraga (USA) arricchito da altre metodologie statunitensi ed europee. In particolar modo evidenzia gli aspetti principali delle reazioni visive ed oculomotorie di questi bambini in prima infanzia dando suggerimenti per una possibile riabilitazione visiva.