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Abstract: Le persone con disabilità intellettiva grave o profonda e con deficit visivi tendono ad avere seri problemi di orientamento e mobilità e necessitano di assistenza per gli spostamenti all'interno della casa. L'uso di soluzioni tecnologiche può essere di fondamentale importanza per aiutarle a contenere questi problemi e a raggiungere un livello di indipendenza. Questo studio si proponeva di valutare un nuovo sistema tecnologico per aiutare le persone con disabilità intellettiva da grave ...; [Read more...] Le persone con disabilità intellettiva grave o profonda e con deficit visivi tendono ad avere seri problemi di orientamento e mobilità e necessitano di assistenza per gli spostamenti all'interno della casa. L'uso di soluzioni tecnologiche può essere di fondamentale importanza per aiutarle a contenere questi problemi e a raggiungere un livello di indipendenza. Questo studio si proponeva di valutare un nuovo sistema tecnologico per aiutare le persone con disabilità intellettiva da grave a profonda e cecità a trovare la destinazione della stanza durante gli spostamenti al chiuso. Un totale di 7 adulti è stato incluso nello studio. Il sistema tecnologico comprendeva un lettore di codici a barre, una serie di codici a barre che segnalavano gli ingressi delle stanze, uno smartphone e un'applicazione speciale che controllava la presentazione di diversi messaggi (istruzioni) per i partecipanti. I messaggi variavano a seconda che i partecipanti si trovassero (1) in un'area tra gli ingressi di una stanza, (2) in corrispondenza di un ingresso di una stanza da bypassare o (3) in corrispondenza di un ingresso di una stanza che rappresentava la destinazione da raggiungere. L'intervento con il sistema tecnologico è stato attuato secondo un disegno di base multipla non concorrente tra i partecipanti. Le sessioni comprendevano 7 prove di viaggio, in ognuna delle quali i partecipanti dovevano raggiungere ed entrare in una stanza specifica (1 delle 7 o 9 disponibili) per consegnare un oggetto che avevano portato (trasportato) durante il viaggio. La frequenza media di prove di spostamento completate correttamente dai partecipanti era compresa tra zero e 2 per sessione durante la fase di base (senza il sistema). La frequenza media è aumentata a circa 6 e quasi 7 per sessione durante l'intervento (con il sistema). I risultati suggeriscono che il nuovo sistema tecnologico potrebbe essere un utile strumento di supporto per le persone con disabilità intellettiva grave o profonda e cecità.

Abstract: Valutare un programma basato sulla tecnologia per aiutare un uomo post-coma con multiple disabilità a stimolazioni per il controllo della postura del capo (vale a dire ridurre testa inclinabile in avanti). La risposta mirata all'interno del programma è stata di chiusura lampo del maglioni. Questa risposta (che potrebbe essere ripetuta in quanto la cerniera tendeva a riaprirsi automaticamente) è stata selezionata, in modo che l'uomo possa alzare la testa spontaneamente. Il programma è ...; [Read more...] Valutare un programma basato sulla tecnologia per aiutare un uomo post-coma con multiple disabilità a stimolazioni per il controllo della postura del capo (vale a dire ridurre testa inclinabile in avanti). La risposta mirata all'interno del programma è stata di chiusura lampo del maglioni. Questa risposta (che potrebbe essere ripetuta in quanto la cerniera tendeva a riaprirsi automaticamente) è stata selezionata, in modo che l'uomo possa alzare la testa spontaneamente. Il programma è stato valutato attraverso un disegno ABAB. RISULTATI: I dati hanno mostrato che l'uomo aveva un aumento significativo della frequenza di risposta durante le fasi di intervento dello studio e la conclusione dello studio ha mostrato che i programmi di tecnologia assistite, possono rappresentare una strategia utile per dare un ruolo attivo alle persone post-coma persone con disabilità multiple (autocontrollo).

Abstract: I bambini con danni neurologici spesso presentano disturbi visivi difficili da quantificare e gli autori hanno coinvolto alcuni caregiver al fine di realizzare una valutazione esaustiva su 76 bambini con ritardo mentale profondo. Sono stati confrontati i dati con i potenziali evocati visivi. Il metodo utilizzato ha fornito informazioni utili per definire la qualità della visione in questa popolazione.

Abstract: La sindrome di Turner rappresenta un danno genetico dovuto all'assenza o ad un difetto di un cromosoma X nelle donne e si caratterizza per deficit cognitivo nelle funzioni visuospaziali. Attraverso la risonanza magnetica gli autori hanno osservato 14 casi con questa sindrome per rilevare le caratteristiche dei lobi parietali. Vengono riportati i dati ottenuti con l'individuazione di zone specifiche per le funzioni visuomotorie e visuospaziali.

Abstract: Alcuni studi hanno evidenziato che le persone con autismo mostrano prestazioni superiori (rispetto alla loro età mentale generale) nell'Embedded Figures Test (EFT), un compito nel quale si richiede di identificare un dettaglio specifico all’interno di una figura complessa; secondo la celebre studiosa Uta Frith, questo sarebbe da ricondurre a una coerenza centrale debole nelle persone con autismo. Abbiamo valutato più approfonditamente questi risultati attraverso due studi, ai quali han ...; [Read more...] Alcuni studi hanno evidenziato che le persone con autismo mostrano prestazioni superiori (rispetto alla loro età mentale generale) nell'Embedded Figures Test (EFT), un compito nel quale si richiede di identificare un dettaglio specifico all’interno di una figura complessa; secondo la celebre studiosa Uta Frith, questo sarebbe da ricondurre a una coerenza centrale debole nelle persone con autismo. Abbiamo valutato più approfonditamente questi risultati attraverso due studi, ai quali hanno partecipato persone normali, con autismo e con sindrome di Asperger. In generale, i risultati mostrano la superiorità delle persone con autismo o sindrome di Asperger nell’identificare dettagli di figure complesse e se ne propongono alcune possibili spiegazioni.

Abstract: Per un lungo periodo si è creduto, in accordo con le teorie piagetiane, che lo spazio potesse essere un impedimento nell'acquisizione dei concetti numerici, le caratteristiche spaziali degli oggetti venivano viste infatti come un ostacolo nel riconoscimento delle proprietà numeriche. Solo ultimamente è stato reso noto l'importante ruolo della informazione spaziale. La costruzione delle prime abilità numeriche deriva dalla manipolazione e osservazione di oggetti dell'ambiente. Con quest ...; [Read more...] Per un lungo periodo si è creduto, in accordo con le teorie piagetiane, che lo spazio potesse essere un impedimento nell'acquisizione dei concetti numerici, le caratteristiche spaziali degli oggetti venivano viste infatti come un ostacolo nel riconoscimento delle proprietà numeriche. Solo ultimamente è stato reso noto l'importante ruolo della informazione spaziale. La costruzione delle prime abilità numeriche deriva dalla manipolazione e osservazione di oggetti dell'ambiente. Con questo cambio di prospettiva, la relazione tra numeri e spazio sta ricevendo sempre più attenzione considerato che in letteratura si trovano numerosi studi comportamentali e neuro-funzionali in continua evoluzione. I più recenti sostengono la presenza di una organizzazione spaziale della rappresentazione del numero. Il presente lavoro nasce con l'intento di verificare la relazione tra memoria di lavoro visuo-spaziale e abilità numeriche. Lo studio è stato condotto su un campione di 300 soggetti frequentanti la scuola primaria (si trovano 150 femmine e 150 maschi).

Abstract: Il programma presentato è relativo all'apprendimento dei comportamenti pedonali in un soggetto Down di ventisei anni. Gli obiettivi perseguiti erano il riconoscimento dei colori per l'uso del semaforo e attraversamento pedonale sulle strisce.

Abstract: La valutazione delle abilità percettive visuo-motorie e di memoria nel deficit intellettivo è un rilevante aspetto ai fini della riabilitazione. Scopo di questo studio è verificare l'utilità dei test "figura complessa B" di Rey in un campione di soggetti con ritardo mentale. La ricerca ha verificato l'utilità di questo test ai fini della programmazione, anche in soggetti oltre le età infantili.

Abstract: In questa ricerca si è cercato di approfondire la conoscenza di alcune problematiche relative all'apprendimento matematico, e in particolare alle difficoltà visuospaziali. Ad essa hanno partecipato le classi terze, quarte e quinte di cinque scuole primarie in provincia di Venezia. Il lavoro si è svolto in due fasi: uno screening del campione totale (N = 863), per conoscere le abilità dei bambini relativamente alle abilità di calcolo, verbali e visuospaziali; la selezione di 55 soggetti ...; [Read more...] In questa ricerca si è cercato di approfondire la conoscenza di alcune problematiche relative all'apprendimento matematico, e in particolare alle difficoltà visuospaziali. Ad essa hanno partecipato le classi terze, quarte e quinte di cinque scuole primarie in provincia di Venezia. Il lavoro si è svolto in due fasi: uno screening del campione totale (N = 863), per conoscere le abilità dei bambini relativamente alle abilità di calcolo, verbali e visuospaziali; la selezione di 55 soggetti divisi in tre gruppi: uno con buone abilità di calcolo ma scarse abilità visuospaziali, uno con buone abilità visuospaziali ma scarse abilità di calcolo e un gruppo di controllo. I risultati hanno dimostrato che bambini con difficoltà in matematica hanno maggiori problemi nell'esecuzione dei calcoli scritti rispetto a quelli con difficoltà visuospaziali, sebbene a livello qualitativo questi evidenzino problemi legati all'incolonnamento, al prestito e al riporto.

Abstract: Obiettivo del presente lavoro è analizzare le problematiche teorico- metodologiche inerenti allo studio delle abilità visuospaziali, mostrando come, rispetto agli approcci psicometrici ed empirico - sperimentali, la psicologia dello sviluppo possa fornire una visone più unitaria ed esaustiva per l'analisi di tale dominio cognitivo. A tale scopo vengono considerati i vari problemi inerenti all'individuazione di fattori cognitivi visuospaziali e pro quelli legati alle rappresentazioni e ...; [Read more...] Obiettivo del presente lavoro è analizzare le problematiche teorico- metodologiche inerenti allo studio delle abilità visuospaziali, mostrando come, rispetto agli approcci psicometrici ed empirico - sperimentali, la psicologia dello sviluppo possa fornire una visone più unitaria ed esaustiva per l'analisi di tale dominio cognitivo. A tale scopo vengono considerati i vari problemi inerenti all'individuazione di fattori cognitivi visuospaziali e pro quelli legati alle rappresentazioni e alle strategie di soluzione dei compiti visuospaziali. Sulla base di tali analisi viene proposto un insieme di considerazioni teoriche e indicazioni metodologiche per la ricerca futura e la costruzione di nuovi test.