Abstract: L’auto-aggressività, i disturbi del sonno e i problemi di salute sono aspetti spesso riportati nella Sindrome di Cornelia de Lange (Cornelia de Lange Syndrome/CdLS), ma non esistono studi/confronti con partecipanti adeguatamente abbinati. È necessario studiare la relazione tra queste aree e realizzare un confronto con un gruppo di controllo. Cinquantaquattro soggetti affetti da Sindrome di Cornelia de Lange sono stati confrontati con 46 partecipanti affetti da disabilità cognitiva (ID) ...; [Read more...]
L’auto-aggressività, i disturbi del sonno e i problemi di salute sono aspetti spesso riportati nella Sindrome di Cornelia de Lange (Cornelia de Lange Syndrome/CdLS), ma non esistono studi/confronti con partecipanti adeguatamente abbinati. È necessario studiare la relazione tra queste aree e realizzare un confronto con un gruppo di controllo. Cinquantaquattro soggetti affetti da Sindrome di Cornelia de Lange sono stati confrontati con 46 partecipanti affetti da disabilità cognitiva (ID) a eziologia mista, simili dal punto di vista del livello di id, della mobilità, dell’età e del sesso.
Abstract: Lavorare nei servizi di igiene mentale a contatto con persone che presentano deficit intellettivo comporta grandi problemi per lo staff e per quanti sono impegnati nelle diverse mansioni. L'atteggiamento di questi lavoratori può essere negativo e causare una discriminante nell'erogazione del servizio. Gli autori hanno voluto indagare in tal sesno avvalendosi di un questionario per rilevare atteggiamento ed emozioni verso questo tipo di utenti da parte di 84 specialisti. I dati raccolti ...; [Read more...]
Lavorare nei servizi di igiene mentale a contatto con persone che presentano deficit intellettivo comporta grandi problemi per lo staff e per quanti sono impegnati nelle diverse mansioni. L'atteggiamento di questi lavoratori può essere negativo e causare una discriminante nell'erogazione del servizio. Gli autori hanno voluto indagare in tal sesno avvalendosi di un questionario per rilevare atteggiamento ed emozioni verso questo tipo di utenti da parte di 84 specialisti. I dati raccolti permettono di rilevare che molti fattori intervengono ad influire su emozioni e atteggiamenti verso le persone adulte con deficit intellettivo seguite dalle strutture sanitarie. Tra questi influiscono sia i fattori ambientali che le esperienze emotive.
Abstract: Uno stile di vita sano può prevenire diversi problemi di salute spesso presenti in adulti con disabilità intellettiva. Lo scopo di questo studio qualitativo è stato quello di ottenere una conoscenza approfondita delle convinzioni di vita sana da parte di persone con lieve o moderata disabilità intellettiva. 21 adulti olandesi con queste caratteristiche sono stati considerati in base alla loro percezione della propria salute, a quello che consideravano come vita più sana e ai fattori ch ...; [Read more...]
Uno stile di vita sano può prevenire diversi problemi di salute spesso presenti in adulti con disabilità intellettiva. Lo scopo di questo studio qualitativo è stato quello di ottenere una conoscenza approfondita delle convinzioni di vita sana da parte di persone con lieve o moderata disabilità intellettiva. 21 adulti olandesi con queste caratteristiche sono stati considerati in base alla loro percezione della propria salute, a quello che consideravano come vita più sana e ai fattori che consideravano correlati alla capacità di vivere in modo sano. Le interviste sono state analizzate in base alla percezione di ciò che è sano e malsano e ai fattori che i partecipanti reputavano essere in relazione alla loro capacità di vivere in modo sano. Per i partecipanti è emerso che una vita sana comporta cibo sano ed esercizio fisico, mentre la felicità e il livello di indipendenza vengono direttamente correlati allo stato di salute. Si può concludere affermando che gli adulti con deficit intellettivo hanno una buona comprensione di ciò che vuol dire essere sani e vivere in modo sano. I programmi di promozione della salute già esistenti per queste persone devono essere adattati alle preferenze individuali, alle motivazioni e alle singole disabilità fisiche. Inoltre, a causa della loro dipendenza dagli altri, l'intervento dovrebbe essere incentrato sulle risorse in grado di rimuovere quanto è di ostacolo nel loro ambiente fisico e sociale.
Abstract: Precedenti studi hanno trovato che gli adulti con disabilità intellettiva vengono ricoverati in ospedale più spesso rispetto alla popolazione generale. Gli autori hanno preso in considerazione i tassi di dimissione e le cause principali diagnosticate per il ricovero di persone disabili e non in Norvegia. Combinando i dati dell'ufficio del lavoro, della sanità e dei servizi sociali per il periodo 2008-2011 è risultato che i ricoveri sono stati l'11% per le persone con deficit intelletti ...; [Read more...]
Precedenti studi hanno trovato che gli adulti con disabilità intellettiva vengono ricoverati in ospedale più spesso rispetto alla popolazione generale. Gli autori hanno preso in considerazione i tassi di dimissione e le cause principali diagnosticate per il ricovero di persone disabili e non in Norvegia. Combinando i dati dell'ufficio del lavoro, della sanità e dei servizi sociali per il periodo 2008-2011 è risultato che i ricoveri sono stati l'11% per le persone con deficit intellettivo l'11,5% per la popolazione in generale. La durata della permanenza media in ospedale è stata poco più di 4 giorni per entrambi i gruppi. Tra coloro che sono stati ricoverati in ospedale, la maggior parte è stata ammessa una sola volta durante il periodo in esame. Le persone con deficit intellettivo sono state ammesse più spesso rispetto alla popolazione in genere, ma sono state ricoverate più frequentemente in giovane età e meno in età avanzata. Secondo la classificazione internazionale, le cause diagnosticate per il ricovero in ospedale tra chi ha disabilità intellettiva sono, ferite, avvelenamento ed altre conseguenze di cause esterne, mentre per la popolazione in generale sono le malattie del sistema circolatorio. Questo studio rileva che la percentuale di persone che vengono ricoverate ogni anno è statisticamente, ma solo leggermente, diversa tra le persone adulte con deficit intellettivo e non. I risultati si riferiscono, comunque, ai parametri dell'organizzazione sanitaria in Norvegia.
Abstract: L'ABA è una metodologia in grado di intervenire positivamente sui comportamenti aggressivi esibiti da persone con deficit intellettivo. Gli autori hanno voluto approfondire la conoscenza su come questo metodo possa ridurre il carico di lavoro in chi assiste e favorire la partecipazione sociale di queste persone. Attraverso una ricerca condotta in modo random nel corso di sei mesi è stato possibile rilevare come la partecipazione sociale sia aumentata e come sia calato il peso avvertito ...; [Read more...]
L'ABA è una metodologia in grado di intervenire positivamente sui comportamenti aggressivi esibiti da persone con deficit intellettivo. Gli autori hanno voluto approfondire la conoscenza su come questo metodo possa ridurre il carico di lavoro in chi assiste e favorire la partecipazione sociale di queste persone. Attraverso una ricerca condotta in modo random nel corso di sei mesi è stato possibile rilevare come la partecipazione sociale sia aumentata e come sia calato il peso avvertito nei familiari, ma non nei professionisti. I dati non sono sufficienti per avvalorare gli effetti positivi della Applied Behavior Analysis sul peso avvertito dai caregiver. Gli autori sollecitano la realizzazione di ulteriori ricerche su un maggior numero di casi.
Abstract: Le restrizioni sociali e la chiusura dei servizi a causa del COVID-19 hanno avuto un impatto negativo sull'inclusione sociale e sul benessere di alcune persone con disabilità intellettiva. La quarta ondata di uno studio longitudinale nazionale sull'invecchiamento nelle persone con disabilità intellettiva in Irlanda è stata interrotta durante l'epidemia di COVID-19. I dati di inclusione sociale per i partecipanti preesistenti intervistati prima del COVID-19 (n = 444) sono stati confront ...; [Read more...]
Le restrizioni sociali e la chiusura dei servizi a causa del COVID-19 hanno avuto un impatto negativo sull'inclusione sociale e sul benessere di alcune persone con disabilità intellettiva. La quarta ondata di uno studio longitudinale nazionale sull'invecchiamento nelle persone con disabilità intellettiva in Irlanda è stata interrotta durante l'epidemia di COVID-19. I dati di inclusione sociale per i partecipanti preesistenti intervistati prima del COVID-19 (n = 444) sono stati confrontati con i dati per i partecipanti preesistenti intervistati durante/dopo il blocco (n = 62). Più persone intervistate dopo il blocco hanno riferito di frequenti contatti familiari. Un numero significativamente maggiore nel gruppo post-blocco ha segnalato l'accesso e l'uso della tecnologia rispetto al gruppo pre-blocco. L'uso della tecnologia è stato maggiore tra coloro che vivono in residenze raggruppate supportate da servizi rispetto a coloro che vivono in modo indipendente o con la famiglia. Durante le prime fasi della pandemia di COVID-19 in Irlanda, molti anziani con deficit intellettivo sono rimasti in contatto con la famiglia e hanno riportato tassi di contatto superiori a quelli riportati da altri prima del COVID-19. Questa connessione potrebbe essere stata supportata da un aumento significativo dell'uso della tecnologia durante la pandemia. Tuttavia, l'uso irregolare della tecnologia può svantaggiare alcuni, compresi gli individui che vivono con la famiglia o in modo indipendente. Dato che è probabile che le restrizioni COVID-19 continuino a limitare le opportunità sociali, un maggiore supporto digitale potrebbe aiutare più persone a utilizzare la tecnologia per mantenere le proprie relazioni sociali.
Abstract: La possibilità di svolgere attività quotidiane è un ottimo indicatore della qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva ospiti di piccole strutture residenziali. Gli autori si sono interessati all'individuazione di fattori individuali e organizzativi in grado di predire livelli alti di attività. Per questo hanno condotto una indagine coinvolgendo circa 280 persone tra utenti, personale di assistenza e supervisori di strutture tipo gruppo appartamento operanti negli Sta ...; [Read more...]
La possibilità di svolgere attività quotidiane è un ottimo indicatore della qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva ospiti di piccole strutture residenziali. Gli autori si sono interessati all'individuazione di fattori individuali e organizzativi in grado di predire livelli alti di attività. Per questo hanno condotto una indagine coinvolgendo circa 280 persone tra utenti, personale di assistenza e supervisori di strutture tipo gruppo appartamento operanti negli Stati Uniti. L'osservazione diretta e la raccolta di informazioni demografiche e professionali hanno permesso di raccogliere elementi interessanti. Solo il 12% degli adulti ospitati si impegnava in attività sociali ed in particolare erano attivi quelli più in possesso di abilità sociali, mentre i più passivi non avevano spazi di partecipazione attiva. Gli autori concludono che l'integrazione è un processo dinamico che risente sia delle caratteristiche individuali che degli elementi organizzativi della struttura. Gli autori si augurano che future ricerche possano indagare sugli altri fattori che incidono sulla partecipazione attiva di queste persone ospiti di strutture a carattere familiare.
Abstract: Le persone con disabilità intellettiva sperimentano alti livelli di disuguaglianze sociali e sanitarie. Abbiamo studiato l'impatto di COVID-19 sulla salute fisica e mentale delle persone con disabilità intellettiva, controllando il rischio demografico, le circostanze socio-economiche e i livelli di salute pre-pandemia. I dati sono stati tratti da due coorti di nascita del Regno Unito che hanno intervistato i loro caregiver sull'impatto di COVID-19 nel maggio 2020: il Millennium Cohort ...; [Read more...]
Le persone con disabilità intellettiva sperimentano alti livelli di disuguaglianze sociali e sanitarie. Abbiamo studiato l'impatto di COVID-19 sulla salute fisica e mentale delle persone con disabilità intellettiva, controllando il rischio demografico, le circostanze socio-economiche e i livelli di salute pre-pandemia. I dati sono stati tratti da due coorti di nascita del Regno Unito che hanno intervistato i loro caregiver sull'impatto di COVID-19 nel maggio 2020: il Millennium Cohort Study (partecipanti di 20 anni) e il British Cohort Survey (partecipanti di 50 anni). I risultati sulla salute (infezione da COVID-19, sintomi di COVID-19, salute fisica auto-riferita, salute mentale, uso dei servizi sanitari e impatto sui comportamenti sanitari) sono stati confrontati tra persone con e senza disabilità intellettiva, adattandoli per genere ed etnia. Le differenze sono state ulteriormente aggiustate per la salute auto-riferita prima della pandemia e l'impatto di COVID-19 sulle circostanze socio-economiche. Controllando per genere ed etnia, la cattiva salute è stata segnalata meno spesso dagli adulti più giovani e più spesso dagli adulti più anziani con disabilità intellettiva rispetto ai coetanei. Anche gli anziani avevano maggiori probabilità di manifestare febbre e perdita di gusto/olfatto. L'adeguamento alla salute pre-pandemia e alle circostanze socio-economiche ha eliminato alcune differenze nella coorte più anziana, ma non in quella più giovane. Nella giovane età adulta, l'impatto del COVID-19 sugli esiti di salute non è stato negativo. Il modello è stato invertito nella tarda età adulta, sebbene le differenze siano state per lo più eliminate dopo l'aggiustamento, suggerendo un gradiente socio-economico e di età degli impatti di COVID-19 sulla disabilità intellettiva.
Abstract: L’analisi applicata del comportamento (Applied Behaviour Analysis/ABA) riduce i comportamenti problema nelle persone affette da disabilità intellettiva. È interessante, tuttavia, stabilire se tali interventi consentano di ridurre il carico degli assistenti e aumentare la partecipazione alla comunità da parte di questa popolazione. È stata svolta una prova randomizzata controllata della durata di 6 mesi, seguita da un follow-up naturalistico a più lungo termine dei partecipanti. È stato ...; [Read more...]
L’analisi applicata del comportamento (Applied Behaviour Analysis/ABA) riduce i comportamenti problema nelle persone affette da disabilità intellettiva. È interessante, tuttavia, stabilire se tali interventi consentano di ridurre il carico degli assistenti e aumentare la partecipazione alla comunità da parte di questa popolazione. È stata svolta una prova randomizzata controllata della durata di 6 mesi, seguita da un follow-up naturalistico a più lungo termine dei partecipanti. È stato studiato l’impatto dei comportamento problema sugli assistenti e sulle attività quotidiane dei partecipanti, misurati rispettivamente dalle scale Carer Uplift and Burden Scale e Guernsey Community Participation and Leisure Assessment. Entrambe le variabili di partecipazione alla comunità e di carico degli assistenti sono migliorate ai controlli a 6 mesi e a 24 mesi. È emersa una significativa riduzione del carico degli assistenti familiari in confronto agli assistenti retribuiti. Non è stato rilevato un significativo effetto dell’intervento sulle variabili considerate. In conclusione, l’ABA sembra più efficiente rispetto alle cure standard nel migliorare gli esiti sociali nelle persone affette da disabilità intellettiva e con comportamenti problema ma richiede esami più approfonditi in prove maggiormente estese.
Abstract: Gli autori hanno analizzato scopi e obiettivi di alcuni programmi di sostegno per individuare le possibili associazioni tra qualità della vita, risorse di supporto, obiettivi, età, sesso e livello del deficit intellettivo. Sono stati coinvolti nello studio 209 fornitori di servizi via Internet per le persone con disabilità intellettiva provenineti da otto organizzazioni di provider olandesi. L'indagine statistica dei dati raccolti ha mostrato che i programmi di supporto erano significa ...; [Read more...]
Gli autori hanno analizzato scopi e obiettivi di alcuni programmi di sostegno per individuare le possibili associazioni tra qualità della vita, risorse di supporto, obiettivi, età, sesso e livello del deficit intellettivo. Sono stati coinvolti nello studio 209 fornitori di servizi via Internet per le persone con disabilità intellettiva provenineti da otto organizzazioni di provider olandesi. L'indagine statistica dei dati raccolti ha mostrato che i programmi di supporto erano significativamente più mirati alla indipendenza e alla partecipazione sociale rispetto ai fornitori di servizi Internet per persone con deficit intellettivo grave e profondo. Per quanto riguarda l'uso delle risorse, il 42,6% degli obiettivi dei programmi sono risultati associati alle risorse provenienti da servizi specializzati, il 31,5% da risorse non specialistiche e il 25,9% dalla combinazione di entrambi i servizi. Questo studio offre un feedback empirico sulle pratiche di supporto individuale presenti in Olanda e i risultati suggeriscono che l'attenzione deve essere rivolta alla distinzione tra un contratto di servizio e un supporto personalizzato, mettendo al centro tutta la persona in relazione all'età e ai livelli di funzionamento.