Abstract: Cinque articoli per un dossier esaustivo e aggiornato, interamente dedicato al tema dell’analisi strumentale del movimento, scaturito da un Congresso della SIAMOC (Società italiana di analisi del movimento in clinica): Postura e movimento: valutazione funzionale; Paralisi cerebrale infantile: tossina botulinica nel trattamento del piede equino; Sindrome di down: valutazione delle alterazioni motorie; Sindrome del primo motoneurone: analisi cinematica dell’arto superiore; Malattia di Pa ...; [Read more...]
Cinque articoli per un dossier esaustivo e aggiornato, interamente dedicato al tema dell’analisi strumentale del movimento, scaturito da un Congresso della SIAMOC (Società italiana di analisi del movimento in clinica): Postura e movimento: valutazione funzionale; Paralisi cerebrale infantile: tossina botulinica nel trattamento del piede equino; Sindrome di down: valutazione delle alterazioni motorie; Sindrome del primo motoneurone: analisi cinematica dell’arto superiore; Malattia di Parkinson: analisi del cammino.
Abstract: La salita e la discesa dei gradini è uno dei compiti quotidiani più comuni. Sebbene sia generalmente considerato un movimento piuttosto semplice, potrebbe non essere così facile per i partecipanti con sindrome di Down. È stata condotta un'analisi cinematica della salita e della discesa dei gradini e un confronto tra 11 partecipanti adulti con sindrome di Down e 23 partecipanti sani. Questa analisi è stata accompagnata da un'analisi posturografica con l'obiettivo di valutare gli aspetti ...; [Read more...]
La salita e la discesa dei gradini è uno dei compiti quotidiani più comuni. Sebbene sia generalmente considerato un movimento piuttosto semplice, potrebbe non essere così facile per i partecipanti con sindrome di Down. È stata condotta un'analisi cinematica della salita e della discesa dei gradini e un confronto tra 11 partecipanti adulti con sindrome di Down e 23 partecipanti sani. Questa analisi è stata accompagnata da un'analisi posturografica con l'obiettivo di valutare gli aspetti relativi all'equilibrio. L'obiettivo principale del controllo posturale è stato quello di indagare la traiettoria del centro di pressione, mentre l'analisi cinematica del movimento ha compreso quanto segue: (1) l'analisi degli aggiustamenti posturali anticipatori, (2) il calcolo dei parametri spazio-temporali e (3) la valutazione del range di movimento articolare. È stata riscontrata una generale instabilità nei partecipanti con sindrome di Down, evidenziata nel controllo posturale da un'aumentata escursione anteroposteriore e mediolaterale, quando il test è stato condotto sia a occhi aperti che chiusi. Per quanto riguarda gli aggiustamenti posturali anticipatori, questo deficit nel controllo dell'equilibrio è stato evidenziato dall'esecuzione di piccoli passi prima di completare il movimento e da un tempo di preparazione molto più lungo per anticipare il movimento. Inoltre, l'analisi cinematica ha evidenziato un tempo di salita e discesa più lungo e una velocità inferiore, accompagnati da una maggiore elevazione di entrambi gli arti durante la salita, che indica una maggiore percezione dell'ostacolo. Infine, è stato rilevato un più ampio raggio di movimento del tronco sia sul piano sagittale che su quello frontale. Tutti i dati confermano una compromissione del controllo dell'equilibrio che potrebbe essere associata a un danno al centro sensomotorio.
Abstract: La motricità è comunemente utilizzata per valutare le abilità cognitive di bambini con deficit intellettivo. Gli autori hanno condotto uno studio quantitativo in relazione alla motricità, alla salute e alle carenze motorie manifestate con la goffaggine da parte di bambini con sindrome Down durante l'esecuzione di un disegno. 23 bambini interessati nella ricerca sono stati osservati in relazione alle abilità fini-motorie richieste per tracciare cerchi o quadrati, prendendo in esame anch ...; [Read more...]
La motricità è comunemente utilizzata per valutare le abilità cognitive di bambini con deficit intellettivo. Gli autori hanno condotto uno studio quantitativo in relazione alla motricità, alla salute e alle carenze motorie manifestate con la goffaggine da parte di bambini con sindrome Down durante l'esecuzione di un disegno. 23 bambini interessati nella ricerca sono stati osservati in relazione alle abilità fini-motorie richieste per tracciare cerchi o quadrati, prendendo in esame anche i comportamenti posturali e i movimenti degli arti. Sono emerse carenze nel coordinamento, nella velocità dei movimenti e nell'accuratezza.
Abstract: L'iniezione intramuscolo della tossina botulino A è un trattamento locale utilizzato per diverse terapie compresa la riduzione temporanea della spasticità. Gli autori presentano una indagine computerizzata sui benefici ottenuti con questa terapia sulla deambulazione in bambini con paralisi cerebrale infantile. Tutti i pazienti presentavano il piedi equino e il trattamento valutato prima e dopo la terapia ha evidenziato miglioramenti nel camminare e nell'articolazione dell'anca. La valu ...; [Read more...]
L'iniezione intramuscolo della tossina botulino A è un trattamento locale utilizzato per diverse terapie compresa la riduzione temporanea della spasticità. Gli autori presentano una indagine computerizzata sui benefici ottenuti con questa terapia sulla deambulazione in bambini con paralisi cerebrale infantile. Tutti i pazienti presentavano il piedi equino e il trattamento valutato prima e dopo la terapia ha evidenziato miglioramenti nel camminare e nell'articolazione dell'anca. La valutazione computerizzata si è dimostrata un valido strumento di rilevazione dei movimenti e della forza muscolare.
Abstract: La deformità del piede è una complicazione molto frequente nella paralisi cerebrale infantile, ma, per quanto si sia indagato su problemi di equilibrio e andatura correlati, sappiano poco sulla relazione tra piede e contato con il suolo e caratteristiche plantari della distribuzione della pressione. Gli autori hanno voluto indagare in tal senso su casi di diplegia ed emiplegia. Sono stati esaminati 64 bambini durante posture sulla statica con caricamento del peso sugli arti inferiori. ...; [Read more...]
La deformità del piede è una complicazione molto frequente nella paralisi cerebrale infantile, ma, per quanto si sia indagato su problemi di equilibrio e andatura correlati, sappiano poco sulla relazione tra piede e contato con il suolo e caratteristiche plantari della distribuzione della pressione. Gli autori hanno voluto indagare in tal senso su casi di diplegia ed emiplegia. Sono stati esaminati 64 bambini durante posture sulla statica con caricamento del peso sugli arti inferiori. Utilizzando l'Arch Index è stato possibile rilevare il tipo di contatto e la pressione esercitata dall'arco del piede sul piano. Confrontando i dati con quelli di altri 68 bambini con sviluppo tipico è stato possibile cogliere notevoli difformità, più elevate nella diplegia. Gli autori discutono alcuni aspetti che fanno ritenere secondaria questa deformazione in relazione al quadro clinico complessivo della deambulazione.
Abstract: Nei soggetti con sindrome di Down ipotonia e lassità legamentosa sono caratteristiche che contribuiscono ad una serie di complicazioni ortopediche, come il piede piatto. Lo scopo di questo studio è stato quello di quantificare le anomalie del piede in questi soggetti nella posizione eretta, in termini di parametri di interazione piede-terra (cioè aree di contatto e distribuzione della pressione plantare), dall'infanzia all'età adulta. Tredici partecipanti sono stati valutati utilizzand ...; [Read more...]
Nei soggetti con sindrome di Down ipotonia e lassità legamentosa sono caratteristiche che contribuiscono ad una serie di complicazioni ortopediche, come il piede piatto. Lo scopo di questo studio è stato quello di quantificare le anomalie del piede in questi soggetti nella posizione eretta, in termini di parametri di interazione piede-terra (cioè aree di contatto e distribuzione della pressione plantare), dall'infanzia all'età adulta. Tredici partecipanti sono stati valutati utilizzando la pedobarografia e confrontati con partecipanti sani in un intervallo di tempo di circa 17 anni, dall'infanzia all'età adulta. Gli individui con sindrome di Down sono risultati esposti ad aumenti di tutte le sub-regioni tra l'infanzia e l'adolescenza, con riduzioni significative in età adulta. Per quanto riguarda le pressioni di contatto, in soggetti sani sono stati rilevati cambiamenti in adolescenza e l'età adulta per tutte le regioni, mentre nel primo gruppo gli aumenti significativi dell’avampiede e del retropiede sono stati osservati solo in età adulta. Le pressioni sono state sistematicamente superiori nei sani di tutte le età nella parte posteriore del piede e in adolescenza in quella anteriore, mentre gli individui con sindrome di Down hanno dato valori di pressione più elevati nel metatarso tra infanzia e adolescenza. Dal momento che una delle cause primarie del piede piatto è la presenza di ipotonia e lassità legamentosa, che sembra persistere in particolare negli anni dell'adolescenza, appare importante pianificare, a partire dall'infanzia, un programma riabilitativo specifico per questa popolazione.
Abstract: Gli autori hanno inteso indagare sulle differenze tra il camminare in piano e il superare ostali in due gruppi di persone con problemi di salute o con sindrome di Down. In particolare intendevano confrontare le caratteristiche id energia meccanica utilizzata in relazione all'efficacia del movimento. Attraverso la misurazione elettronica dei movimenti con camere a raggi infrarossi, sono emerse differenze significative con tempo di applicazione più lunghi per i soggetti Down. Non sono em ...; [Read more...]
Gli autori hanno inteso indagare sulle differenze tra il camminare in piano e il superare ostali in due gruppi di persone con problemi di salute o con sindrome di Down. In particolare intendevano confrontare le caratteristiche id energia meccanica utilizzata in relazione all'efficacia del movimento. Attraverso la misurazione elettronica dei movimenti con camere a raggi infrarossi, sono emerse differenze significative con tempo di applicazione più lunghi per i soggetti Down. Non sono emerse invece differenze significative nell'utilizzo dell'energia e gli autori suppongono che le persone con sindrome di Down siano in grado di utilizzare le abilità residue in modo funzionale, tanto da annullare il possibile gap.
Abstract: I modelli di andatura di 117 persone Down (53 F, 64 M) sottoposti a un'analisi dell'andatura computerizzata dal 2002 al 2017 sono stati analizzati retrospettivamente per ottenere parametri di andatura e tempistica spazio-temporali nel piano sagittale delle articolazioni dell'anca, del ginocchio e della caviglia, nonché della progressione del piede. Complessivamente, se considerati come un singolo gruppo, i modelli di andatura trovati hanno confermato i risultati di studi precedenti. Tu ...; [Read more...]
I modelli di andatura di 117 persone Down (53 F, 64 M) sottoposti a un'analisi dell'andatura computerizzata dal 2002 al 2017 sono stati analizzati retrospettivamente per ottenere parametri di andatura e tempistica spazio-temporali nel piano sagittale delle articolazioni dell'anca, del ginocchio e della caviglia, nonché della progressione del piede. Complessivamente, se considerati come un singolo gruppo, i modelli di andatura trovati hanno confermato i risultati di studi precedenti. Tuttavia, se analizzati per sesso, i dati hanno rivelato che le donne mostrano una maggiore flessione dell'anca in posizione avanzata (dal 42% al 54% del ciclo dell'andatura) e una riduzione della flessione del ginocchio all'inizio della fase di oscillazione (dal 61% al 69% del ciclo dell'andatura). Al contrario, gli uomini sono caratterizzati da maggiori angoli di extra-rotazione del piede durante la maggior parte della fase di posizione (dallo 0% al 55% del ciclo dell'andatura) e alla fine della fase di oscillazione (dal 92% al 99% del ciclo dell'andatura). Non sono state riscontrate differenze tra uomini e donne riguardo alla flessione dorsale-plantare-flessione o in tutti i parametri spazio-temporali normalizzati dall'antropometria individuale, esclusa la cadenza (maggiore nelle donne). I risultati del presente studio evidenziano la necessità di studiare le disfunzioni dell'andatura nei Down prendendo in considerazione il genere. Tale approccio può essere utile non solo per acquisire una migliore comprensione della fisiopatologia dei disturbi dell'andatura, ma anche per supportare un migliore orientamento dei trattamenti riabilitativi.
Abstract: Il movimento di alzata dalla sedia (sit to stand, STS) riscontra un forte interesse in ambito clinico: è, infatti, uno tra i movimenti più efficaci per la valutazione del controllo motorio e dell’equilibrio in soggetti che presentano limitazioni funzionali. È uno dei task motori di riferimento delle scale di valutazione funzionale per varie patologie; la sua esecuzione, infatti, richiede diverse abilità, quali coordinazione tra lo spostamento del tronco e quello degli arti inferiori, ...; [Read more...]
Il movimento di alzata dalla sedia (sit to stand, STS) riscontra un forte interesse in ambito clinico: è, infatti, uno tra i movimenti più efficaci per la valutazione del controllo motorio e dell’equilibrio in soggetti che presentano limitazioni funzionali. È uno dei task motori di riferimento delle scale di valutazione funzionale per varie patologie; la sua esecuzione, infatti, richiede diverse abilità, quali coordinazione tra lo spostamento del tronco e quello degli arti inferiori, adeguata forza muscolare e controllo dell’equilibrio. Nell’articolo viene presentata un’analisi dettagliata e quantitativa del movimento di STS, al fine di effettuare, in modo preciso, una valutazione funzionale del paziente, nella fase decisionale del programma riabilitativo e di valutare gli eventuali effetti dell’intervento terapeutico in soggetti adulti portatori di emiplegia.
Abstract: Gli autori hanno considerato le caratteristiche relative al tipo di appoggio plantare presentato da donne diagnosticate con la sindrome di Ehlers-Danlos per verificare l'esistenza di problematiche o disabilità specifiche che determinino anomalie posturali. Si tratta di una sindrome che presenta disabilità a livello muscolare, osseo e dei legamenti. Sono stati esaminati 26 casi adulti in situazione statica e dinamica confrontando i dati raccolti con quelli di un gruppo di controllo. Le ...; [Read more...]
Gli autori hanno considerato le caratteristiche relative al tipo di appoggio plantare presentato da donne diagnosticate con la sindrome di Ehlers-Danlos per verificare l'esistenza di problematiche o disabilità specifiche che determinino anomalie posturali. Si tratta di una sindrome che presenta disabilità a livello muscolare, osseo e dei legamenti. Sono stati esaminati 26 casi adulti in situazione statica e dinamica confrontando i dati raccolti con quelli di un gruppo di controllo. Le donne in oggetto hanno evidenziato minor contatto plantare con il fondo probabilmente causato dalla morfologia del piade e dalla pressione plantare esercitata. Gli autori suggeriscono che l'uso della pedobarografia computerizzata può aiutare i fisioterapisti a cogliere l'aggravamento della patologia e a valutare l'efficacia dei trattamenti ortottici.