Abstract: Il presente studio osservazionale trasversale mirava a indagare la prevalenza dei disturbi alimentari negli adulti con disabilità intellettiva (DI)/disturbo dello sviluppo intellettivo (DSI) con o senza disturbo dello spettro autistico (DSA) e comportamenti problematici specifici (PB). Duecentosei adulti con disabilità intellettiva/disordine intellettivo che frequentavano consecutivamente strutture residenziali e riabilitative, il 59,2% dei quali presentava anche un disturbo dello spet ...; [Read more...]
Il presente studio osservazionale trasversale mirava a indagare la prevalenza dei disturbi alimentari negli adulti con disabilità intellettiva (DI)/disturbo dello sviluppo intellettivo (DSI) con o senza disturbo dello spettro autistico (DSA) e comportamenti problematici specifici (PB). Duecentosei adulti con disabilità intellettiva/disordine intellettivo che frequentavano consecutivamente strutture residenziali e riabilitative, il 59,2% dei quali presentava anche un disturbo dello spettro autistico, sono stati valutati per la presenza di disturbi alimentari attraverso un colloquio strutturato sviluppato appositamente per lo studio e i criteri del Manuale diagnostico – Disabilità intellettiva. Il 4,3% del campione soddisfaceva pienamente i criteri diagnostici per l'anoressia nervosa, il 6,7% per la bulimia nervosa (BN) e il 22,8% per il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Inoltre, almeno un sintomo osservabile di questi disturbi è stato riscontrato in percentuali più elevate del campione. È stata riscontrata una maggiore prevalenza di FEED nell'ID/IDD più ASD rispetto all'ID/IDD da solo. Anche i PB erano significativamente più alti nei partecipanti con ASD concomitante e avevano una correlazione positiva con il numero di sintomi FEED, specialmente per BN e BED. Lo studio arricchisce la letteratura precedente e considera aspetti nuovi come la presentazione comportamentale/osservabile dei sintomi e l'associazione con ASD e PB. Questi aspetti meritano una considerazione specifica nell'ambito della valutazione psichiatrica standard e della ricerca futura, specialmente nelle persone con gravi difficoltà comunicative e/o cognitive.