Abstract: Gli obiettivi del presente studio pilota erano due: a) indagare se l'apprendimento e l'esercizio in un ambiente di realtà virtuale (VR) fossero motivanti ed emotivamente positivi per i soggetti con sindrome di Rett (RTT) e b) esaminare se la velocità di reazione motoria fosse maggiore in un ambiente virtuale o concreto. Per raggiungere questi obiettivi, sono stati sviluppati ambienti VR specifici per stimolare le abilità motorie. Sette soggetti con RTT sono stati testati in tre condizi ...; [Read more...]
Gli obiettivi del presente studio pilota erano due: a) indagare se l'apprendimento e l'esercizio in un ambiente di realtà virtuale (VR) fossero motivanti ed emotivamente positivi per i soggetti con sindrome di Rett (RTT) e b) esaminare se la velocità di reazione motoria fosse maggiore in un ambiente virtuale o concreto. Per raggiungere questi obiettivi, sono stati sviluppati ambienti VR specifici per stimolare le abilità motorie. Sette soggetti con RTT sono stati testati in tre condizioni sperimentali. Nella condizione concreta, gli stimoli reali sono stati posti sul tavolo e i partecipanti sono stati invitati a raggiungerli. Nelle condizioni 2D e 3D, un computer è stato posizionato sul tavolo e, attraverso il software sviluppato, gli stimoli sono stati mostrati in ambienti 2D e 3D. Il sistema virtuale era in grado di riconoscere i movimenti di avvicinamento dei partecipanti. Pertanto, l'oggetto mostrato nell'ambiente virtuale si muoveva verso il partecipante quando questi cercava di afferrarlo. I risultati hanno indicato che nell'ambiente virtuale i partecipanti erano più motivati ed emotivamente più coinvolti negli esercizi proposti. La velocità motoria è risultata inferiore nelle condizioni concrete e 2D rispetto alle condizioni 3D. Questo studio pilota mostra prove preliminari sulla l'usabilità della VR per la RTT nel migliorare l'apprendimento, la motivazione e la motricità.