Abstract: La Comunicazione Nonviolenta (CNV) è un tipo di comunicazione ideato da un psicologo americano (Rosenberg), il cui modello è centrato sulla persona e ciò rappresenta la base del sapere e della pratica dell'assistente sociale; tale comunicazione consiste in una combinazione di pensiero e linguaggio diretta all'azione, partendo da una comunicazione empatica che ci può aiutare a instaurare relazioni vere e significative e, quindi, allo scopo di contribuire al proprio benessere e a quello ...; [Read more...]
La Comunicazione Nonviolenta (CNV) è un tipo di comunicazione ideato da un psicologo americano (Rosenberg), il cui modello è centrato sulla persona e ciò rappresenta la base del sapere e della pratica dell'assistente sociale; tale comunicazione consiste in una combinazione di pensiero e linguaggio diretta all'azione, partendo da una comunicazione empatica che ci può aiutare a instaurare relazioni vere e significative e, quindi, allo scopo di contribuire al proprio benessere e a quello degli altri. Essa ci aiuta a riformulare i nostri pensieri e il nostro linguaggio basandosi su 4 elementi: osservazione, sentimenti, bisogni, richiesta. Le domande relative ai quattro passi della CNV possono essere rivolte anche all'altro (e non solo a noi stessi) e ciò risulta molto importante per gli assistenti sociali nell'ambito delle relazioni di aiuto. La CNV parte dal presupposto che nei bisogni risieda l'energia vitale delle persone e quindi, la loro motivazione al cambiamento; nel processo di aiuto occorre accompagnare la persona all'ascolto di sé, per comprendere in che modo le sua azioni soddisfino i suoi bisogni. Tale tecnica applicata alla professione dell'assistente sociale, e in particolar modo alla fase del colloquio, è un processo in cui l'assistente mentre ascolta l'utente con i suoi bisogni e richieste ascolta, nello stesso tempo, anche sé stesso, per sviluppare delle future strategie comuni per trattare i conflitti interni della persona. In tali casi gli assistenti sociali devono mantenere la capacità di dare empatia anche nel caso in cui l'utente risulta di tipo oppositivo (silenzio, rifiuto o messaggio aggressivo) per continuare ad esplorare insieme i suoi bisogni più profondi. Lo scopo della CNV non é, però, quello di cambiare le persone e il loro comportamento bensì di creare relazioni basate sull'empatia che alla fine soddisfaranno i bisogni di tutti.