Abstract: Le persone con disabilità intellettiva (ID) presentano un rischio maggiore di disturbi del sonno. La polisonnografia (PSG) rimane il gold standard diagnostico nella medicina del sonno. Tuttavia, la PSG nelle persone con ID può essere impegnativa, in quanto i sensori possono essere pesanti e avere un'influenza negativa sul sonno. Sono stati proposti metodi alternativi di valutazione del sonno che potrebbero potenzialmente trasferirsi a dispositivi di monitoraggio meno invasivi. L'obiett ...; [Read more...]
Le persone con disabilità intellettiva (ID) presentano un rischio maggiore di disturbi del sonno. La polisonnografia (PSG) rimane il gold standard diagnostico nella medicina del sonno. Tuttavia, la PSG nelle persone con ID può essere impegnativa, in quanto i sensori possono essere pesanti e avere un'influenza negativa sul sonno. Sono stati proposti metodi alternativi di valutazione del sonno che potrebbero potenzialmente trasferirsi a dispositivi di monitoraggio meno invasivi. L'obiettivo di questo studio è stato quello di verificare se l'analisi della variabilità della frequenza cardiaca e della respirazione sia adatta per la classificazione automatica degli stadi del sonno nelle persone con disturbi del sonno con ID. Gli stadi del sonno rilevati manualmente nei PSG di 73 persone con ID (da borderline a profondo) sono stati confrontati con il punteggio degli stadi del sonno ottenuto con l'algoritmo CardioRespiratory Sleep Staging (CReSS). Il CReSS utilizza input cardiaci e/o respiratori per assegnare un punteggio ai diversi stadi del sonno. Le prestazioni dell'algoritmo sono state analizzate utilizzando input provenienti da elettrocardiogramma (ECG), sforzo respiratorio e una combinazione di entrambi. L'accordo è stato determinato per mezzo del coefficiente kappa di Cohen, epoch per epoch. È stata esplorata l'influenza dei dati demografici, delle comorbidità e delle potenziali difficoltà di scoring manuale (sulla base dei commenti nel referto PSG). L'uso del CReSS con la combinazione di ECG e sforzo respiratorio ha fornito il miglior accordo nel punteggio del sonno e della veglia rispetto al PSG con punteggio manuale. La presenza di epilessia o di difficoltà nel segnare manualmente le fasi del sonno ha influenzato negativamente l'accordo in modo significativo, ma comunque le prestazioni sono rimaste accettabili. Nelle persone con ID senza epilessia, il kappa medio si è avvicinato a quello della popolazione generale con disturbi del sonno. L'analisi della variabilità della frequenza cardiaca e della respirazione consente di stimare le fasi del sonno nelle persone con ID. Questo potrebbe portare in futuro a misurazioni meno invasive del sonno utilizzando, ad esempio, dispositivi indossabili, più adatti a questa popolazione.