Abstract: Le funzioni esecutive (EF) sono processi cognitivi di alto ordine rilevanti per l'apprendimento e l'adattamento e spesso compromessi nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento (SLD). Questo studio si proponeva di indagare le EF nei bambini con SLD e di esplorare il ruolo di specifici sottoprocessi legati alle EF, come l'elaborazione degli stimoli e la velocità di elaborazione. Cinquantasette bambini con SLD e 114 con sviluppo tipico (TD), appaiati per sesso ed età, hanno com ...; [Read more...]
Le funzioni esecutive (EF) sono processi cognitivi di alto ordine rilevanti per l'apprendimento e l'adattamento e spesso compromessi nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento (SLD). Questo studio si proponeva di indagare le EF nei bambini con SLD e di esplorare il ruolo di specifici sottoprocessi legati alle EF, come l'elaborazione degli stimoli e la velocità di elaborazione. Cinquantasette bambini con SLD e 114 con sviluppo tipico (TD), appaiati per sesso ed età, hanno completato quattro compiti che misuravano l'inibizione della risposta, il controllo dell'interferenza, lo spostamento e l'aggiornamento su una piattaforma di televalutazione basata sul web. I risultati mostrano che i bambini SLD hanno ottenuto risultati inferiori in tutti i compiti di EF rispetto ai bambini TD, indipendentemente dal tipo di stimolo e dalla condizione. Le analisi di mediazione hanno suggerito che le differenze tra i gruppi SLD e TD sono mediate da sottoprocessi legati all'EF, offrendo un modello interpretativo dei deficit di EF nei bambini con SLD.
Abstract: L'aprassia del linguaggio infantile è un sottotipo clinico grave e persistente del disturbo del suono del linguaggio. Date le difficoltà nell'acquisizione, programmazione e controllo dei movimenti alla base del discorso e il rallentamento in un ampio spettro di abilità non linguistiche, la difficoltà nell'apprendimento implicito di informazioni sequenziali potrebbe avere un ruolo nel disturbo, contribuendo a comprenderne i meccanismi eziopatologici e le manifestazioni comportamentali. ...; [Read more...]
L'aprassia del linguaggio infantile è un sottotipo clinico grave e persistente del disturbo del suono del linguaggio. Date le difficoltà nell'acquisizione, programmazione e controllo dei movimenti alla base del discorso e il rallentamento in un ampio spettro di abilità non linguistiche, la difficoltà nell'apprendimento implicito di informazioni sequenziali potrebbe avere un ruolo nel disturbo, contribuendo a comprenderne i meccanismi eziopatologici e le manifestazioni comportamentali. Il presente studio ha lo scopo di indagare l'apprendimento implicito nei bambini con aprassia del linguaggio infantile. Venticinque bambini con aprassia del linguaggio infantile, di età compresa tra 4 e 12 anni, sono stati abbinati per QI ed età a un gruppo di controllo di 25 bambini con sviluppo tipico. L'apprendimento implicito dei partecipanti è stato valutato da ‘Serial Reaction Time Task’. I bambini con aprassia del linguaggio infantile non hanno mostrato apprendimento implicito, come documentato dall'assenza di differenze tra i tempi di reazione nel blocco sequenziato e nel blocco casuale, generalmente considerato come una misura dell'effetto di apprendimento implicito. I nostri risultati sottolineano un deficit di apprendimento implicito nei bambini con aprassia del linguaggio infantile, supportando il concetto di un disturbo non solo limitato al dominio del linguaggio, ma che coinvolge anche abilità non linguistiche, in un quadro composito e complesso.
Abstract: La ricerca analizza le competenze relative alle Funzioni Esecutive di un campione di 59 bambini con sviluppo tipico o difficoltà attentive/iperattività di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Nella somministrazione dei test e dei questionari, sono stati coinvolti insegnanti e familiari. Data la numerosità delle variabili, per ciascun test sono stati estrapolati solo i dati principali. La memoria di lavoro risulta essere quella più deficitaria nelle difficoltà combinate inattentive/iper ...; [Read more...] La ricerca analizza le competenze relative alle Funzioni Esecutive di un campione di 59 bambini con sviluppo tipico o difficoltà attentive/iperattività di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Nella somministrazione dei test e dei questionari, sono stati coinvolti insegnanti e familiari. Data la numerosità delle variabili, per ciascun test sono stati estrapolati solo i dati principali. La memoria di lavoro risulta essere quella più deficitaria nelle difficoltà combinate inattentive/iperattività. Inoltre, il lavoro compara e mostra le prove effettuate con tutti i bambini, evidenziando in quelli dal profilo inattentivo/iperattivo i maggiori problemi.