Abstract: Le emozioni rappresentano un cambiamento nello stato di un soggetto sia interno e sia esterno e le esperienze emotive sono multicomponenziali, cioè sono articolate in più componenti e sono evolutive nel tempo, vale a dire che c'è una valutazione cognitiva da parte di un certo stimolo emotivo che è unita ad una attivazione fisiologica da parte dell'organismo (variazioni della frequenza cardiaca e/o respiratoria, pallore, rossore). Importanti sono anche il linguaggio verbale e quello non ...; [Read more...]
Le emozioni rappresentano un cambiamento nello stato di un soggetto sia interno e sia esterno e le esperienze emotive sono multicomponenziali, cioè sono articolate in più componenti e sono evolutive nel tempo, vale a dire che c'è una valutazione cognitiva da parte di un certo stimolo emotivo che è unita ad una attivazione fisiologica da parte dell'organismo (variazioni della frequenza cardiaca e/o respiratoria, pallore, rossore). Importanti sono anche il linguaggio verbale e quello non verbale (espressioni del volto, postura) e il comportamento dell'individuo, tendente a mantenere o modificare il rapporto che intercorre tra esso e l'ambiente. I vari studi effettuati sulle emozioni si sono suddivisi in due diversi filoni: il primo è quello che si ricollega all'intelligenza emotiva (cioè le differenze dell'individuo che riguardano gli aspetti psicologici e funzionali delle emozioni) e il secondo al concetto di cervello emotivo (riguardante l'aspetto neurologico, anatomico e fisiologico delle emozioni). L'intelligenza emotiva è un fattore più potente del quoziente intellettivo e facilita l'espressione di tutti gli altri tipi di intelligenza; non riuscire a identificare le emozioni genera difficoltà nell'apprendimento e nella possibilità di costruirsi una rete sociale in futuro solida e sicura. In un contesto scolastico (in qualsiasi classe) non è raro notare dei bambini e/o ragazzi a volte taciturni e a volte aggressivi il cui comportamento si ripercuote nell'ambiente scolastico e sui conseguenti processi di insegnamento. In questi casi il docente deve porre la sua attenzione agli allievi che attuano il loro disagio in modo silenzioso o in modo evidente. Questo modo risulta, perciò, fondamentale per aiutare l'allievo e sostenerlo nel suo apprendimento e nelle sue relazioni con i pari.