Abstract: E' noto che gli ultimi tempi il distanziamento fisico ci è stato imposto come norma di sicurezza per evitare il contagio del covid-19 e quindi, tutelarci dei vari rischi derivanti dal contagio; da tutto ciò è derivata la comprensione di noi tutti verso l'importanza delle relazioni con gli altri nelle nostre vite. La pandemia ci ha imposto di limitare gli spazi (ed anche i tempi) nelle nostre relazioni, permettendo la connessione di queste ultime con le tecnologie digitali, proprio per ...; [Read more...]
E' noto che gli ultimi tempi il distanziamento fisico ci è stato imposto come norma di sicurezza per evitare il contagio del covid-19 e quindi, tutelarci dei vari rischi derivanti dal contagio; da tutto ciò è derivata la comprensione di noi tutti verso l'importanza delle relazioni con gli altri nelle nostre vite. La pandemia ci ha imposto di limitare gli spazi (ed anche i tempi) nelle nostre relazioni, permettendo la connessione di queste ultime con le tecnologie digitali, proprio per favorire una certa continuità delle nostre interazioni con il mondo esterno. In questo suo contributo l'autore, riferendosi ai contesti deputati all'apprendimento, porge qualche riflessione su alcune potenzialità del digitale, le quali se valorizzate possono trasformare uno stato di crisi in una opportunità. In tale ottica, secondo l'autore, occorrerà sforzarsi di pensare al digitale a prescindere dalla distanza e di concepirli e utilizzarli come dei tele-dispositivi. Ciò perché non pochi problemi emersi dalla esperienza della DAD (Didattica a distanza) e della DDI (Didattica digitale integrata) sono riconducibili ad un corto circuito culturale tra le cui cause sarebbe opportuno disapprovare la percezione esclusivamente strumentale delle tecnologie, per la cui gestione sarebbe sufficiente un aggiornamento delle competenze informatiche degli insegnanti ed anche degli studenti.