Abstract: Gli autori evidenziano i casi di ragazzi che, sebbene dotati di una intelligenza normale, presentano difficoltà nell'ambito della scuola e della relazione con gli altri. Uno di questi problemi è legato alla motricità (dovuta per lo più a un lieve difetto fisico) che finisce per pesare sullo sviluppo del bambino, spingendolo poi a ritirarsi in se stesso soprattutto in certe situazioni sociali che richiedono il movimento. Questo problema risulta poi più marcato se esistono difficoltà cog ...; [Read more...]
Gli autori evidenziano i casi di ragazzi che, sebbene dotati di una intelligenza normale, presentano difficoltà nell'ambito della scuola e della relazione con gli altri. Uno di questi problemi è legato alla motricità (dovuta per lo più a un lieve difetto fisico) che finisce per pesare sullo sviluppo del bambino, spingendolo poi a ritirarsi in se stesso soprattutto in certe situazioni sociali che richiedono il movimento. Questo problema risulta poi più marcato se esistono difficoltà cognitive da parte del bambino o ragazzo e se ci si trova in una situazione di emergenza sanitaria come quella del covid. E' stato preso, a questo proposito, in esame il caso di una adolescente (Stefania), la quale presenta già dalla nascita una piccola compromissione motoria che ha causato un ritardo nel suo sviluppo motorio; consapevole della sua condizione la ragazza ha comunque cercato di compensare con determinazione in ambito scolastico. Anche se le prestazioni di Stefania hanno messo in evidenza alcune difficoltà nei diversi ambiti di apprendimento (lettura, calcolo, grafia) è tuttavia determinata a raggiungere nelle prove dei buoni risultati, ciò però le causa una notevole ansia. Dalla valutazione di questo caso è stato consigliato ai suoi insegnanti di continuare a riferirsi al PEI per sostenere proprio la ragazza e inoltre, favorire la socializzazione all'interno del gruppo-classe con lavori di cooperazione in modo da far sentire a Stefania un sentimento di appartenenza.