Abstract: Si riporta dagli autori il caso clinico di un soggetto extracomunitario di anni 30, affetto da esiti di un ictus ischemico sinistro (TACI). All'esordio presentava emiplegia destra, disfagia, e una importante afasia complicata dalla barriera linguistica. Il paziente, infatti, conosceva esclusivamente la lingua madre (Africa centro-occidentale) ed aveva una conoscenza elementare della lingua inglese. L'approccio riabilitativo, già complesso per la gravità della disabilità del paziente, i ...; [Read more...]
Si riporta dagli autori il caso clinico di un soggetto extracomunitario di anni 30, affetto da esiti di un ictus ischemico sinistro (TACI). All'esordio presentava emiplegia destra, disfagia, e una importante afasia complicata dalla barriera linguistica. Il paziente, infatti, conosceva esclusivamente la lingua madre (Africa centro-occidentale) ed aveva una conoscenza elementare della lingua inglese. L'approccio riabilitativo, già complesso per la gravità della disabilità del paziente, incontrava anche la sfida della diversità linguistica e culturale. Un progetto riabilitativo basato sui principi della personalizzazione e della presa in carico globale dell'individuo con la sua storia, le motivazioni personali e le risorse disponibili, ha consentito di raggiungere risultati positivi sul piano motorio e linguistico.