Abstract: Gli studenti, entrando nella scuola secondaria di 1° grado, si trovano davanti a testi più complessi da studiare ed acquisire le conoscenze; ciò implica per gli studenti con DSA una dura prova per quanto riguarda le loro competenze di base nella lettura, sia nei casi diagnosticati prima (diagnosi di conferma) e sia nei casi successivi (diagnosi tardiva). Lo scopo del lavoro portato avanti dagli autori è quello di rispondere ad alcune domande: se esiste una incidenza tra le due situazio ...; [Read more...]
Gli studenti, entrando nella scuola secondaria di 1° grado, si trovano davanti a testi più complessi da studiare ed acquisire le conoscenze; ciò implica per gli studenti con DSA una dura prova per quanto riguarda le loro competenze di base nella lettura, sia nei casi diagnosticati prima (diagnosi di conferma) e sia nei casi successivi (diagnosi tardiva). Lo scopo del lavoro portato avanti dagli autori è quello di rispondere ad alcune domande: se esiste una incidenza tra le due situazioni, se le diagnosi tardive riguardano solo i casi meno gravi o ancora de è diverso il profilo degli allievi dal punto di vista degli apprendimenti e delle abilità intellettive. Sono state, perciò, analizzate le prestazioni di alcuni studenti con DSA (presso l'ASL Napoli 2 Nord), distinguendoli in 2 gruppi: 1) Diagnosi di conferma (cioè prima diagnosi nella scuola primaria, successivamente confermata nella scuola secondaria di 1° grado) e 2) diagnosi tardiva (prima diagnosi fatta nella scuola secondaria di 1° grado). I due gruppi sono stati confrontati in base alla gravità del DSA e al tipo di quest'ultimo, alla presenza di altri disturbi, al profilo intellettivo degli allievi e alle loro abilità di comprensione dei testi. I risultati ottenuti hanno evidenziato delle differenze di incidenza rispetto al tipo di gravità, alla presenza di comorbilità, al profilo intellettivo, mentre per le abilità di comprensione dei testi non sono risultate differenze significative; tali risultati aiutano a comprendere i motivi per cui alcune diagnosi sono tardive. In questo caso gli autori offrono uno spunto per interventi sul piano della individuazione precoce e della prevenzione.