Abstract: Le persone sorde si sono sempre sentite diverse dalle quelle udenti e intuitivamente sentono di appartenere alla comunità dei sordi, che ha la sua lingua di comunicazione; una comunità dove l'incapacità di sentire o di parlare non è percepita come un problema. Tuttavia, siccome linguaggio e intelletto sono strettamente collegati nella percezione delle persone, le persone udenti hanno, di conseguenza, percepito le persone sorde come persone disabili, proprio per il loro udito difettoso, ...; [Read more...]
Le persone sorde si sono sempre sentite diverse dalle quelle udenti e intuitivamente sentono di appartenere alla comunità dei sordi, che ha la sua lingua di comunicazione; una comunità dove l'incapacità di sentire o di parlare non è percepita come un problema. Tuttavia, siccome linguaggio e intelletto sono strettamente collegati nella percezione delle persone, le persone udenti hanno, di conseguenza, percepito le persone sorde come persone disabili, proprio per il loro udito difettoso, e quindi bisognose di aiuto ed assistenza che richiedono un trattamento specifico. In base alle ricerche più recenti, i linguisti descrivono le persone sorde come persone costituenti una comunità linguistica, rompendo con la vecchia e lunga descrizione di patologizzazione; ciò è l'importante risultato che ha portato con sé il riconoscimento ufficiale (e pubblico) di un aspetto fondamentale della vita delle persone sorde: la loro cultura. La cultura dei sordi si sviluppa con la comunicazione nella lingua comune (come avviene nella lingua orale), ed é il principale veicolo di trasmissione culturale. La Lingua dei Segni rappresenta in questo caso il vettore principale della cultura dei sordi. Tramite la letteratura dei segni, una generazione trasmette il suo sapere alle generazioni successive, rafforzando, di conseguenza, i loro legami.
Abstract: Questo libro può essere considerato a metà tra un'autobiografia e una guida a una comunità silenziosa ma colorata, vivace e aperta. Oltre a essere uno psicologo e psicoterapeuta, l'autore è guida e mentore di quella lingua meravigliosa che è la LIS, la Lingua dei Segni Italiana che purtroppo in Italia stenta ancora a essere riconosciuta come una lingua vera e propria, con tutte le discriminazioni che questo mancato riconoscimento comporta. Questo libro vuole togliere un po' di polvere ...; [Read more...]
Questo libro può essere considerato a metà tra un'autobiografia e una guida a una comunità silenziosa ma colorata, vivace e aperta. Oltre a essere uno psicologo e psicoterapeuta, l'autore è guida e mentore di quella lingua meravigliosa che è la LIS, la Lingua dei Segni Italiana che purtroppo in Italia stenta ancora a essere riconosciuta come una lingua vera e propria, con tutte le discriminazioni che questo mancato riconoscimento comporta. Questo libro vuole togliere un po' di polvere dal dibattito sull'inclusione dei sordi e raccontare una cosa che ancora non è chiara a molti: i sordi possono fare tutto tranne sentire, ma quando si impegnano a volte riescono a fare anche quello.