Abstract: Nelle sindromi parkinsoniane i disturbi di deglutizione e nutrizione complicano l'intero processo di cura. Gli autori propongono un approccio basato sulla valutazione precoce di possibili limitazioni. Sono stati analizzati i dati di 26 pazienti con parkinsonismo primario, valutando entrambi i campi, indipendentemente dal livello di compromissione, presenza di disfagia o malnutrizione. Analizzando i risultati sono emersi i seguenti dati: età 64+/-11; durata malattia 7+/-4; H&Y 2,5+/-0,4 ...; [Read more...]
Nelle sindromi parkinsoniane i disturbi di deglutizione e nutrizione complicano l'intero processo di cura. Gli autori propongono un approccio basato sulla valutazione precoce di possibili limitazioni. Sono stati analizzati i dati di 26 pazienti con parkinsonismo primario, valutando entrambi i campi, indipendentemente dal livello di compromissione, presenza di disfagia o malnutrizione. Analizzando i risultati sono emersi i seguenti dati: età 64+/-11; durata malattia 7+/-4; H&Y 2,5+/-0,4; SDQ 34,6% fallito; V-VST 26,9% fallito; NDPCS 3,1+/-3,6; DOSS<5 34,6%; MNA-SF 15,4% pazienti a rischio; BMI 24,7+/-2,7; nessuno ha mostrato anomalie ematiche; angolo di fase bioimpendenziometria e nomogramma biavector anomali 19,2%, biagram 23,1%. Non rilevate relazioni statistiche significative. In conclusione, l'approccio preventivo, attraverso screening, sembra efficace nel segnalare i soggetti a rischio di disfagia o malnutrizione e dovrebbe essere introdotto nella pratica clinica quotidiana. Per approfondire questi temi dovrebbero, secondo gli autori, essere promossi studi a lungo termine e ulteriori indagini.