Abstract: La Scuola di Torino, come Oskar Schindler la definiva fin dagli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, vuole offrire un contributo e una chiave di lettura di quanto teorizzato nei diversi ambiti di competenza foniatrica e logopedica e praticato con una intensa attività clinica interprofessionale da Schindler. Dall'interpretazione originale di quelli che erano considerati i disturbi dell'audizione, voce e parola, linguaggio scritto e letto, come fenomeni ben più complessi determinati ...; [Read more...]
La Scuola di Torino, come Oskar Schindler la definiva fin dagli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, vuole offrire un contributo e una chiave di lettura di quanto teorizzato nei diversi ambiti di competenza foniatrica e logopedica e praticato con una intensa attività clinica interprofessionale da Schindler. Dall'interpretazione originale di quelli che erano considerati i disturbi dell'audizione, voce e parola, linguaggio scritto e letto, come fenomeni ben più complessi determinati dalla decisionalità e dallo stile cognitivo dell'individuo, bambino, adulto, vecchio sano o malato che sia, al concetto di comunicazione che meglio si addice alla disciplina riabilitativa, con la convinzione che la verbalità rappresenti l'aspetto più sofisticato e completo della comunicazione fra gli individui. L'intensa attività didattica, le doti umane e di divulgazione hanno portato il professor Schindler a interessarsi a tutti gli ambiti della fisiopatologia della comunicazione, producendo la prima bibliografia italiana in argomento. La bibliografia scelta riportata ripercorre le fasi di questo percorso.
Abstract: In una struttura riabilitativa di 3° livello per gravi cerebrolesioni acquisite (traumatiche, vascolari e anossiche caratterizzate da uno stato di coma di più di 24 ore e una Glasgow Coma Scale/GCS 8 nelle prime 24 ore), la riabilitazione della deglutizione e dell’alimentazione può essere sistematizzata in alcune tappe, dalla presa in carico agli esiti, in funzione del livello di coscienza del paziente. Queste tappe, che rappresentano gli obiettivi riabilitativi logopedici individuali ...; [Read more...]
In una struttura riabilitativa di 3° livello per gravi cerebrolesioni acquisite (traumatiche, vascolari e anossiche caratterizzate da uno stato di coma di più di 24 ore e una Glasgow Coma Scale/GCS 8 nelle prime 24 ore), la riabilitazione della deglutizione e dell’alimentazione può essere sistematizzata in alcune tappe, dalla presa in carico agli esiti, in funzione del livello di coscienza del paziente. Queste tappe, che rappresentano gli obiettivi riabilitativi logopedici individuali, sono generalmente costanti e sono raggiunte in quasi tutti i casi trattati, sebbene in tempi diversi. Inoltre esse migliorano notevolmente la gestione dei problemi di deglutizione, alimentari e ad essi correlati, elemento di non poco conto considerando la complessità di tali pazienti e la necessità di gestire al meglio le risorse generalmente scarse.