Abstract: Nell'educazione degli studenti sordi, dalla scuola primaria a quella superiore, spesso si pensa che questo tipo di alunni privilegino il canale visivo. Quell'ipotesi sembra fondarsi sulla natura visiva delle lingue scritte e sul fatto che gli studenti sordi dovranno per forza basarsi sulle informazioni visive. Tuttavia, non sono stati esplorati empiricamente le questioni relative al fatto che i soggetti ipoacusici apprendano verbalmente al pari degli studenti vedenti. Numerosi studi re ...; [Read more...]
Nell'educazione degli studenti sordi, dalla scuola primaria a quella superiore, spesso si pensa che questo tipo di alunni privilegino il canale visivo. Quell'ipotesi sembra fondarsi sulla natura visiva delle lingue scritte e sul fatto che gli studenti sordi dovranno per forza basarsi sulle informazioni visive. Tuttavia, non sono stati esplorati empiricamente le questioni relative al fatto che i soggetti ipoacusici apprendano verbalmente al pari degli studenti vedenti. Numerosi studi recenti hanno infatti indicato che gli studenti udenti in genere svolgono bene o meglio di quelli sordi su una varietà di compiti spaziali visivi. Il presente studio ha utilizzato due strumenti standardizzati per esaminare gli stili di apprendimento tra studenti sordi universitari che utilizzano principalmente della lingua dei segni o la lingua parlata e tra i loro pari. La dimensione visivo-verbale era di particolare interesse. In linea con i recenti studi, i risultati hanno indicato che gli studenti sordi non sono più forti nelle loro abilità e abitudini visive rispetto alle loro abilità e abitudini verbali. I risultati hanno chiaramente implicazioni specifiche per l'educazione degli alunni non udenti.