Abstract: Per molti bambini il trattamento individuale è e resterà prioritario: è una modalità di lavoro costante per le caratteristiche stesse del disturbo e/o handicap di cui sono portatori, e il più delle volte va a coprire l'intero arco del loro sviluppo. Per questo motivo, in sede di trattamento individuale, emergono talvolta delle modalità d'interazione e comunicazione preferenziali e spesso riduttive tra bambino, operatori e familiari che rallentano il processo di normalizzazione del dist ...; [Read more...]
Per molti bambini il trattamento individuale è e resterà prioritario: è una modalità di lavoro costante per le caratteristiche stesse del disturbo e/o handicap di cui sono portatori, e il più delle volte va a coprire l'intero arco del loro sviluppo. Per questo motivo, in sede di trattamento individuale, emergono talvolta delle modalità d'interazione e comunicazione preferenziali e spesso riduttive tra bambino, operatori e familiari che rallentano il processo di normalizzazione del disturbo. Gli autori hanno ritenuto opportuno affiancare all'intervento individuale un momento esclusivamente collettivo che prevede il trattamento in un gruppo di bambini in età prescolare con disturbi e/o handicap dello sviluppo nelle seguenti aree: psicomotoria, cognitiva, comunicativa e affettivo - relazionale.
Abstract: Presso il servizio di Martellago (ULSS 13), hanno proposto di affiancare all'intervento individuale un momento esclusivamente collettivo: un programma di Intervento precoce sui disordini psicomotori e comunicativi a mediazione relazionale, che prevede il trattamento in gruppo di bambini in età prescolare con disturbi dello sviluppo nelle seguenti aree. psicomotoria, cognitive, comunicativa e affettivo-relazionale. Di conseguenza, sia nel processo di valutazione che nell'attuazione d ...; [Read more...]
Presso il servizio di Martellago (ULSS 13), hanno proposto di affiancare all'intervento individuale un momento esclusivamente collettivo: un programma di Intervento precoce sui disordini psicomotori e comunicativi a mediazione relazionale, che prevede il trattamento in gruppo di bambini in età prescolare con disturbi dello sviluppo nelle seguenti aree. psicomotoria, cognitive, comunicativa e affettivo-relazionale. Di conseguenza, sia nel processo di valutazione che nell'attuazione del programma vero e proprio, ha assunto importanza fondamentale l'apporto specialistico di professionalità diverse ma complementari fra loro, quali a punto la figura della psicomotricista e della logopedista. I dati raccolti nel momento osservativo comune sono stati interpretati e filtrati attraverso la propria esperienza, preparazione specifica e competenza professionale utilizzando un linguaggio comune che permettesse all'altro di conoscere l'esito delle proprie osservazioni e valutazioni, e usufruendo di un protocollo d'indagine condivisibile per dare il via alla costituzione del gruppo, alla programmazione delle successive sedute d'incontro e d'aggregazione tra i bambini, e ancora tra i bambini e le figure professionali coinvolte nel progetto, non che alla verifica dell'andamento terapeutico a livello individuale e di gruppo. Al termine dell'articolo viene proposto il Protocollo di osservazione utilizzato.