Abstract: Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita è progressivamente aumentata; gli anziani sono sempre più numerosi. La vecchiaia è stata spesso considerata in termini negativi, come un periodo caratterizzato unicamente da perdite, rinunce e demotivazioni, da un declino continuo ed irreversibile delle proprie competenze, specie quelle mentali. I pregiudizi sulla vecchiaia sono stati confutati dagli studi della psicologia dell’invecchiamento e dalle scoperte neuroscientifiche; l’anziano può i ...; [Read more...]
Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita è progressivamente aumentata; gli anziani sono sempre più numerosi. La vecchiaia è stata spesso considerata in termini negativi, come un periodo caratterizzato unicamente da perdite, rinunce e demotivazioni, da un declino continuo ed irreversibile delle proprie competenze, specie quelle mentali. I pregiudizi sulla vecchiaia sono stati confutati dagli studi della psicologia dell’invecchiamento e dalle scoperte neuroscientifiche; l’anziano può imparare cose nuove, migliorare le sue abilità, realizzarsi come persona; il cervello può adattarsi, ricostruirsi e modificarsi positivamente ad ogni età. Vi sono tante vecchiaie quanti sono i vecchi. La variabilità è la caratteristica dell’età senile. Nella popolazione senile si delinea una dicotomia esistenziale, senza escludere le varie situazioni intermedie: molti vecchi stanno bene, sono attivi, autonomi, creativi, come testimonia la vita di grandi artisti e di persone comuni; altri anziani appaiono passivi, disadattati, vivono in condizioni di sofferenza, fisica e psichica. Nelle società occidentali il processo di invecchiamento e la qualità della vita in età senile sono influenzati da molti fattori: genetici, economici, educativo-culturale, personalità, struttura familiare, salute o malattia, esperienze ed eventi di vita, fra cui pensionamento, lo sradicamento dall’ambiente, perdita di una persona cara, solitudine, l’ambiente sociale.
Abstract: Gli anziani sembrano seguire un destino tracciato dalle società in cui vivono; le varie comunità assegnati ai vecchi ruoli, funzionali e spesso ne decidono la sorte. L'articolo propone una descrizione di invecchiamento e qualità di vita in relazione all'età, alla salute, alle problematiche e alle risorse per una rieducazione all'immagine di sé e della corporeità, al comportamento e stile di vita per facilitare le espressioni emotive, la comunicazione e il rapporto con l'ambiente in mod ...; [Read more...]
Gli anziani sembrano seguire un destino tracciato dalle società in cui vivono; le varie comunità assegnati ai vecchi ruoli, funzionali e spesso ne decidono la sorte. L'articolo propone una descrizione di invecchiamento e qualità di vita in relazione all'età, alla salute, alle problematiche e alle risorse per una rieducazione all'immagine di sé e della corporeità, al comportamento e stile di vita per facilitare le espressioni emotive, la comunicazione e il rapporto con l'ambiente in modo da poter essere di aiuto ad affrontare le situazioni stressanti.
Abstract: Il termine attaccamento prenatale si riferisce al legame che i genitori sviluppano verso il nascituro. È considerato un precursore del sistema di assistenza e ci sono prove che potrebbe influenzare la relazione genitore-figlio. La letteratura fornisce la conoscenza dei predittori di scarso attaccamento prenatale materno. Tuttavia, l'attaccamento prenatale paterno è raramente studiato e pochi studi hanno considerato l'attaccamento prenatale nelle coppie. Lo studio mira a valutare la rel ...; [Read more...]
Il termine attaccamento prenatale si riferisce al legame che i genitori sviluppano verso il nascituro. È considerato un precursore del sistema di assistenza e ci sono prove che potrebbe influenzare la relazione genitore-figlio. La letteratura fornisce la conoscenza dei predittori di scarso attaccamento prenatale materno. Tuttavia, l'attaccamento prenatale paterno è raramente studiato e pochi studi hanno considerato l'attaccamento prenatale nelle coppie. Lo studio mira a valutare la relazione tra attaccamento prenatale, sintomi di sofferenza e variabili psicosociali selezionate nelle coppie nel terzo trimestre di gravidanza. Sono stati coinvolti genitori che frequentano cliniche prenatali pubbliche per la prima volta. Sono stati scelti una serie di questionari mirati a considerare: variabili sociodemografiche, psicosociali e legate alla gravidanza, sintomi di depressione e ansia, angoscia e attaccamento prenatale. La regressione lineare multipla ha mostrato che le preoccupazioni della donna per la gravidanza, il suo sostegno sociale percepito, l'età e la delusione per il genere del bambino erano predittori indipendenti dell'attaccamento prenatale materno. Il grado di coinvolgimento nei confronti del feto da parte del padre, la sua percezione dell'atteggiamento del partner nei suoi confronti durante la gravidanza e l'impatto dell'angoscia erano predittori indipendenti dell'attaccamento prenatale paterno. I risultati indicano diverse aree suscettibili di intervento da parte degli operatori sanitari per supportare le coppie nella transizione dei genitori.
Abstract: La ricerca si è proposta di studiare i vissuti di 100 ultrasessantenni, istituzionalizzati e residenti a domicilio in aree metropolitane attraverso una intervista semistrutturata guidata da un questionario di indagine psicologica e da una scala sull'aggressività. I dati prodotti descrivono una diversa situazione tra uomini e donne nelle diverse età considerate. Entrambi vivono e soffrono di tendenze e timori aggressivi, espressi tuttavia con modalità differenti. Gli uomini sviluppano g ...; [Read more...]
La ricerca si è proposta di studiare i vissuti di 100 ultrasessantenni, istituzionalizzati e residenti a domicilio in aree metropolitane attraverso una intervista semistrutturata guidata da un questionario di indagine psicologica e da una scala sull'aggressività. I dati prodotti descrivono una diversa situazione tra uomini e donne nelle diverse età considerate. Entrambi vivono e soffrono di tendenze e timori aggressivi, espressi tuttavia con modalità differenti. Gli uomini sviluppano generalmente una maggiore tendenza aggressiva, mentre le donne assumono soprattutto un atteggiamento di controllo e di possibile elaborazione. Uomini e donne vivono l'aggressività in modo diverso, i momenti critici sembrano essere età-correlati e sembrano rimandare al senso specifico delle identità, individuali e collettive.