Abstract: Numerose sono le abilità numeriche e di calcolo presenti nei bambini in età prescolare; nella scuola primaria sarà fondamentale valorizzare poi questo bagaglio mantenendo con esso uno stretto legame. Secondo le autrici sarà utile proporre esercizi sulle quantità da comporre e scomporre, associare e distribuire, per facilitare una organizzazione del campo numerico ordinata e strategica (e non basandosi sulla scrittura di numeri e sul calcolo scritto). Tale organizzazione sosterrà, in ta ...; [Read more...]
Numerose sono le abilità numeriche e di calcolo presenti nei bambini in età prescolare; nella scuola primaria sarà fondamentale valorizzare poi questo bagaglio mantenendo con esso uno stretto legame. Secondo le autrici sarà utile proporre esercizi sulle quantità da comporre e scomporre, associare e distribuire, per facilitare una organizzazione del campo numerico ordinata e strategica (e non basandosi sulla scrittura di numeri e sul calcolo scritto). Tale organizzazione sosterrà, in tal modo, lo sviluppo del calcolo mentale che, mantenendo un legame naturale con le abilità innate, favorirà i nuovi apprendimenti. Importante è lo sviluppo di una visione adeguata della matematica (non ridotta ad un insieme di regole da memorizzare ed applicare) ma ad uno strumento utile per esplorare quelle relazioni e strutture che si ritrovano in natura e nelle creazioni dell'uomo. Si favorirà così la formazione di un atteggiamento positivo nei confronti di tale disciplina intesa come strumento utile di conoscenza per affrontare i vari problemi quotidiani.
Abstract: In Italia sino ad oggi sono segnalati il 20-25% degli alunni della scuola primaria e oltre il 50% degli studenti della scuola secondaria di II° grado come allievi con difficoltà in matematica. C'è da dire, però, che la discalculia è un disturbo specifico evolutivo del sistema nervoso centrale e come tale di scarsa incidenza sulla totalità della popolazione scolastica; quindi, già dalla nascita si è predisposti all'intelligenza numerica come a quella verbale. La maggior parte degli alun ...; [Read more...]
In Italia sino ad oggi sono segnalati il 20-25% degli alunni della scuola primaria e oltre il 50% degli studenti della scuola secondaria di II° grado come allievi con difficoltà in matematica. C'è da dire, però, che la discalculia è un disturbo specifico evolutivo del sistema nervoso centrale e come tale di scarsa incidenza sulla totalità della popolazione scolastica; quindi, già dalla nascita si è predisposti all'intelligenza numerica come a quella verbale. La maggior parte degli alunni individuati come casi positivi, cioè bisognosi di prestazioni speciali (compatibili con un disturbo specifico) hanno in realtà bisogno di strategie didattiche funzionali al dominio cognitivo del numero. Il presente studio da parte delle autrici è volto ad approfondire quali sono tra le abilità numeriche quelle che sostengono l'apprendimento matematico maggiormente; perciò è stata condotta una ricerca su un campione di 795 bambini della scuola primaria, focalizzando l'attenzione sulle abilità numeriche innate degli allievi e sulle correlazioni che tali abilità hanno con le funzioni esecutive. I risultati raccolti dalle autrici, insieme a quelli della letteratura scientifica, hanno condotto a ripensare il contesto didattico per sostenere fin dalla prima infanzia l'evoluzione naturale della cognizione numerica e la capacità di calcolo, partendo dalle competenze innate del bambino e mantenendo con queste ultime uno stretto legame, al fine di potenziare sin da subito la fluidità e l'automatizzazione del calcolo numerico, insieme ad un uso di strategie di conteggio e calcolo a mente sempre più preciso ed efficiente. Abilità innate, conteggio in avanti e indietro, fatti numerici, calcolo mentale sono, perciò, le basi importanti e imprescindibili sui quali costruire i successivi apprendimenti.