Abstract: L’impulsività e l’irruenza che caratterizzano il deficit d’attenzione/iperattività influenzano il modo in cui il bambino si rapporta con i coetanei e gli adulti, alienandosene, col tempo, la simpatia e finendo col trovarsi rifiutato. Si innesta quindi un circolo vizioso per cui più il bambino è isolato, meno ha la possibilità di fare pratica e di costruirsi un repertorio di abilità sociali, per cui si consolida il rifiuto da parte dei pari con pesanti ripercussioni sull’autostima e sul ...; [Read more...]
L’impulsività e l’irruenza che caratterizzano il deficit d’attenzione/iperattività influenzano il modo in cui il bambino si rapporta con i coetanei e gli adulti, alienandosene, col tempo, la simpatia e finendo col trovarsi rifiutato. Si innesta quindi un circolo vizioso per cui più il bambino è isolato, meno ha la possibilità di fare pratica e di costruirsi un repertorio di abilità sociali, per cui si consolida il rifiuto da parte dei pari con pesanti ripercussioni sull’autostima e sulla qualità di vita del bambino. Per questo, abbiamo progettato e attuato un training sulle abilità sociali, misurando e confrontando queste e il livello di autostima dei soggetti prima e dopo l’intervento, al fine di formulare una valutazione a breve termine dei risultati e ipotizzare le implicazioni che potrebbero favorirne il mantenimento e la generalizzazione.
Abstract: La realizzazione del presente progetto è motivata dall'esigenza di mettere a punto, e collaudare, metodologie di intervento scolastico nell'ambito di alcuni disturbi dell'età evolutiva che interessano circa l'8-10% dei bambini in età scolare, secondo il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. La scuola risulta essere l'ambiente in cui maggiormente si manifestano i sintomi dei disturbi dell'attenzione e del comportamento, in quanto il bambino disattento, iperattivo e/o oppos ...; [Read more...]
La realizzazione del presente progetto è motivata dall'esigenza di mettere a punto, e collaudare, metodologie di intervento scolastico nell'ambito di alcuni disturbi dell'età evolutiva che interessano circa l'8-10% dei bambini in età scolare, secondo il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. La scuola risulta essere l'ambiente in cui maggiormente si manifestano i sintomi dei disturbi dell'attenzione e del comportamento, in quanto il bambino disattento, iperattivo e/o oppositivo non riesce a rispettare le regole della classe e a raggiungere apprezzabili risultati scolastici, pur manifestando adeguate capacità intellettive.
Abstract: In questo articolo vengono presentati i dati normativi del Questionario SDQ - versione per insegnanti (Strengths and Difficulties Questionnaire - SDQ) di Goodman (1997). L'SDQ è un questionario composto di 25 item suddivisi in 5 subscale: Iperattività, Disturbi di Condotta, Problemi Emotivi, Relazioni con i pari, Comportamenti Prosociali. La taratura dell'SDQ è stata ottenuta su un campione di 528 alunni delle scuole elementari delle province di Vicenza e Venezia. L'SDQ ha dimostrato b ...; [Read more...]
In questo articolo vengono presentati i dati normativi del Questionario SDQ - versione per insegnanti (Strengths and Difficulties Questionnaire - SDQ) di Goodman (1997). L'SDQ è un questionario composto di 25 item suddivisi in 5 subscale: Iperattività, Disturbi di Condotta, Problemi Emotivi, Relazioni con i pari, Comportamenti Prosociali. La taratura dell'SDQ è stata ottenuta su un campione di 528 alunni delle scuole elementari delle province di Vicenza e Venezia. L'SDQ ha dimostrato buone proprietà psicometriche (struttura fattoriale e consistenza interna) e di essere semplice e veloce nella compilazione. Vengono riportati i punteggi percentili dell'SDQ per consentire l'utilizzo del questionario sia come scheda informativa sulle difficoltà psicologiche degli alunni sia come strumento di screening per le scuole (per individuare casi con difficoltà comportamentali ed emotive).
Abstract: In alcune scuole della provincia di Vicenza e Venezia è stato proposto agli insegnanti di partecipare ad uno studio controllato sulla gestione dei comportamenti problematici degli alunni. Le classi sono state suddivise in un gruppo sperimentale e in uno di controllo (in lista di attesa). È stata effettuata, sia nelle classi sperimentali che in quelle di controllo, una valutazione degli alunni attraverso la compilazione, da parte degli insegnanti, della Scala di valutazione dei Comport ...; [Read more...]
In alcune scuole della provincia di Vicenza e Venezia è stato proposto agli insegnanti di partecipare ad uno studio controllato sulla gestione dei comportamenti problematici degli alunni. Le classi sono state suddivise in un gruppo sperimentale e in uno di controllo (in lista di attesa). È stata effettuata, sia nelle classi sperimentali che in quelle di controllo, una valutazione degli alunni attraverso la compilazione, da parte degli insegnanti, della Scala di valutazione dei Comportamenti Dirompenti (SCOD). Inoltre sono state effettuate osservazioni sistematiche all'interno delle classi, da parte di osservatori esterni alla scuola. Gli insegnanti del gruppo sperimentale sono stati successivamente formati all’utilizzo di strategie di modificazione del comportamento da applicare nelle classi e per sette mesi hanno lavorato utilizzando le procedure apprese. Alla fine dell'anno scolastico è stata effettuata una nuova valutazione degli alunni, sia attraverso la compilazione della stessa scala da parte degli insegnanti, che attraverso l'osservazione sistematica all’interno delle classi. I risultati ottenuti indicano un significativo miglioramento dei comportamenti di disattenzione, iperattività e oppositività degli alunni. Inoltre il gruppo di insegnanti che ha applicato le tecniche di gestione comportamentale ha acquisito migliori capacità relazionali con gli alunni.