Abstract: La teoria di A. Jean Ayers sull'integrazione sensoriale postula che la disfunzione dei processi sensoriali favorisce la presenza di comportamenti autolesivi che vanno ad integrare le carenze di input. In pratica il sistema nervoso attiva un proprio meccanismo di stimolazione che nel lungo periodo va a contrastare la presenza di comportamenti adeguati. Il trattamento di integrazione sensoriale si pone proprio come obiettivo la sollecitazione di tutti i canali sensoriali, compresi quelli ...; [Read more...]
La teoria di A. Jean Ayers sull'integrazione sensoriale postula che la disfunzione dei processi sensoriali favorisce la presenza di comportamenti autolesivi che vanno ad integrare le carenze di input. In pratica il sistema nervoso attiva un proprio meccanismo di stimolazione che nel lungo periodo va a contrastare la presenza di comportamenti adeguati. Il trattamento di integrazione sensoriale si pone proprio come obiettivo la sollecitazione di tutti i canali sensoriali, compresi quelli propriocettivo e vestibolare, con lo scopo di favorire il decremento dei comportamenti problematici. Una pratica molto diffusa di stimolazione è l'utilizzo di abbigliamento ponderato che, con i vari pesi collocati in determinati punti del corpo, produce stimoli propriocettivi attraverso l'indumento. Gli autori hanno voluto valutare la validità di questa tecnica con uno studio rigoroso. I dati ottenuti non hanno fatto emergere vantaggi direttamente collegabili all'applicazione di pesi, nè nella frequenza, nè nell'intensità dei comportamenti. Malgrado si disponga di studi che candeggiano l'uso di questa tecnica, gli autori restano dell'avviso che non ci sono elementi per dimostrare la relazione positiva tra utilizzo di indumenti ponderati e decremento del comportamento aggressivo.
Abstract: L'autolesionismo è una problematica spesso presente nei bambni diagnosticati autistici e questo comportamento non pregiudica solo la salute e la sicurezza della persona, ma anche la qualiltà della vita familiare e l'accesso ai servizi. Gli autori hanno esaminato il caso di un ragazzo di otto anni per valutare le possibilità di intervento offerte dalla tecnica del rinforzamento non contingente. Dopo aver identificato con l'analisi funzionale il rinforzo che automaticamente manteneva il ...; [Read more...]
L'autolesionismo è una problematica spesso presente nei bambni diagnosticati autistici e questo comportamento non pregiudica solo la salute e la sicurezza della persona, ma anche la qualiltà della vita familiare e l'accesso ai servizi. Gli autori hanno esaminato il caso di un ragazzo di otto anni per valutare le possibilità di intervento offerte dalla tecnica del rinforzamento non contingente. Dopo aver identificato con l'analisi funzionale il rinforzo che automaticamente manteneva il comportamento problematico, è stata condotta l'indagine delle stimolazioni da poter utilizzare come rinforzo. Successivamente si proceduto all'intervento che prevedeva due condizioni: ricevere attenzione in situazione non contingente e somministrazione dello stimolo rinforzo (utilizzzare il lettore DVD); somministrazione dello stimolo non contingente. I dati ottenuti dimostrano che la tecnica utilizzata ha favorito il decremento della frequenza degli episodi di autolesionismo.