Abstract: I problemi di alimentazione sono comuni tra i bambini con disturbi dello spettro autistico, ma la valutazione del comportamento alimentare in questa popolazione ha ricevuto scarsa attenzione. Attualmente, due delle valutazioni psicometriche più promettenti dei problemi di alimentazione nei bambini e negli adolescenti con autismo sono la Brief Autism Mealtime Behavior Inventory (BAMBI) e la Parent Mealtime Action Scale (PMAS). Il BAMBI affronta problemi di alimentazione comuni presenti ...; [Read more...]
I problemi di alimentazione sono comuni tra i bambini con disturbi dello spettro autistico, ma la valutazione del comportamento alimentare in questa popolazione ha ricevuto scarsa attenzione. Attualmente, due delle valutazioni psicometriche più promettenti dei problemi di alimentazione nei bambini e negli adolescenti con autismo sono la Brief Autism Mealtime Behavior Inventory (BAMBI) e la Parent Mealtime Action Scale (PMAS). Il BAMBI affronta problemi di alimentazione comuni presenti in bambini e adolescenti con autismo e il PMA si interessa del comportamento del padre associato a quello problematico del bambino in situazione pasti. Inoltre, ci sono strumenti di osservazione diretta che valutano i problemi di alimentazione. L'attuale definizione di problemi di alimentazione pediatrici nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali [DSM-IV-TR] è limitata e incompleta per quanto riguarda bambini e adolescenti con autismo. Tuttavia, i cambiamenti proposti ai criteri diagnostici possono portare a una valutazione più accurata dei problemi di alimentazione in questa popolazione.
Abstract: Attraverso la tecnica della presentazione sequenziale di alimenti gli autori hanno voluto verificare la possibilità di far accettare nuovi alimenti da parte di adolescenti con spettro autistico, ospiti di strutture residenziali per trattamenti brevi. I partecipanti, tutti sedicenni, quando erano entrati in trattamento accettavano solo 10 tipi di alimenti e una bevanda. La modalità utilizzata prevedeva la presentazione di piccole porzioni di un nuovo alimento (piatto A) e un altro con c ...; [Read more...]
Attraverso la tecnica della presentazione sequenziale di alimenti gli autori hanno voluto verificare la possibilità di far accettare nuovi alimenti da parte di adolescenti con spettro autistico, ospiti di strutture residenziali per trattamenti brevi. I partecipanti, tutti sedicenni, quando erano entrati in trattamento accettavano solo 10 tipi di alimenti e una bevanda. La modalità utilizzata prevedeva la presentazione di piccole porzioni di un nuovo alimento (piatto A) e un altro con cucchiaiate di alimenti molto graditi (piatto B). Solo dopo aver consumato una parte del cibo dal primo piatto era possibile accedere all'alimento gradito del secondo e a questo si accompagnava la possibilità di bere una bevanda gradita. L'intervento, con la presentazione in sequenza di alimenti e senza la possibilità di evitare il compito, ha permesso di incrementare da 10 a 24 il numero degli alimenti accettati, senza causare l'incremento di comportamenti problematici.