Abstract: L’identificazione precoce della sordocecità è fondamentale al fine di garantire un insegnamento appropriato. Precedenti studi indicano che la sordocecità è spesso non riconosciuta. L’obiettivo degli autori è scoprire fino a che punto, la sordocecità è diagnosticata nelle persone con disabilità intellettiva (ID), in relazione anche alla dichiarazione del Parlamento Europeo del 2004 “la sordocecità è una disabilità distinta”. A seguire sono presentate alcune considerazioni e affermazioni ...; [Read more...]
L’identificazione precoce della sordocecità è fondamentale al fine di garantire un insegnamento appropriato. Precedenti studi indicano che la sordocecità è spesso non riconosciuta. L’obiettivo degli autori è scoprire fino a che punto, la sordocecità è diagnosticata nelle persone con disabilità intellettiva (ID), in relazione anche alla dichiarazione del Parlamento Europeo del 2004 “la sordocecità è una disabilità distinta”. A seguire sono presentate alcune considerazioni e affermazioni dalle quali hanno guidato gli autori a eseguire una ricerca su 253 casi seguiti dall’Istituto di Hartheim in Austria, con servizi di cura per le persone con disabilità intellettiva profonda, grave concomitante a disabilità multipla. I dati rilevati sono attinenti a 224 in grado di completare le valutazioni sia uditive e visive, Non è stato possibile per ventinove residenti ottenere il risultato dei test visivi e audiologici. L’emissioni otoacustiche sono state usate per valutare i problemi uditivi, quelli che non hanno superato sono stati valutati dalla audiometria comportamentale. L'acuità visiva è stata valutata con uno dei seguenti test: EH-Optotypes, LH-Optotypes, Teller Acuity Cards, Cardiff Acuity Card o la Stycar Ball Vision Test. Per riconoscere la sordocecità non è sufficiente lo standard di screening medico. Le persone con questa disabilità, richiedono approcci medici unici e cure speciali con metodi educativi particolari per garantire i migliori risultati a ogni individuo in relazione anche all’ambiente.
Abstract: I bambini con sindrome di Rett (RTT) possono presentare sottili anomalie nei loro vocalizzi prelinguistici, ma la loro individuazione è difficile, poiché i loro vocalizzi evidenti sono spesso intervallati da vocalizzi poco evidenti. Estendendo un precedente studio condotto prevalentemente su non genitori, il presente studio ha preso in esame i genitori di bambini con RTT e si è proposto di esaminare la loro percezione gestaltica dei vocalizzi prelinguistici. I genitori di bambine con R ...; [Read more...]
I bambini con sindrome di Rett (RTT) possono presentare sottili anomalie nei loro vocalizzi prelinguistici, ma la loro individuazione è difficile, poiché i loro vocalizzi evidenti sono spesso intervallati da vocalizzi poco evidenti. Estendendo un precedente studio condotto prevalentemente su non genitori, il presente studio ha preso in esame i genitori di bambini con RTT e si è proposto di esaminare la loro percezione gestaltica dei vocalizzi prelinguistici. I genitori di bambine con RTT hanno ascoltato registrazioni di vocalizzi di bambini RTT e a sviluppo tipico (TD), tra cui un vocalizzo poco appariscente di una bambina RTT. Per ogni registrazione, i genitori hanno indicato se la vocalizzazione era prodotta da una bambina RTT o TD. Il tasso complessivo di identificazione corretta/errata è stato di 2:1, paragonabile a quello dello studio precedente. È interessante notare che i genitori di bambini RTT sembrano essere sensibili alle caratteristiche dei vocalizzi dei bambini RTT, il che ha influenzato in modo particolare la loro percezione del vocalizzo poco appariscente di una bambina RTT. Questi risultati invitano a proseguire la ricerca sulle potenziali differenze di caratterizzazione tra i vocalizzi dei bambini TD e quelli dei bambini con sviluppo neurologico divergente.
Abstract: C'è una mancanza di strumenti per lo screening di autismo negli adulti sordi o con problemi di udito o con disabilità intellettiva. Questo studio ha esaminato la validità diagnostica del ‘Pervasive Developmental Disorder in Mental Retardation Scale’ e della ‘Diagnostic Behavioral Assessment’ per il disturbo dello spettro autistico, rivisitando tale validità per quanto riguarda questa rara popolazione. Sono stati esaminati 56 adulti DHH e con disabilità intellettiva che vivevano in tre ...; [Read more...]
C'è una mancanza di strumenti per lo screening di autismo negli adulti sordi o con problemi di udito o con disabilità intellettiva. Questo studio ha esaminato la validità diagnostica del ‘Pervasive Developmental Disorder in Mental Retardation Scale’ e della ‘Diagnostic Behavioral Assessment’ per il disturbo dello spettro autistico, rivisitando tale validità per quanto riguarda questa rara popolazione. Sono stati esaminati 56 adulti DHH e con disabilità intellettiva che vivevano in tre comunità terapeutiche specializzate, 9 dei quali soddisfacevano i criteri per l'autismo. Con adattamenti minimi per quanto riguarda l'interpretazione dei due strumenti descritti sopra, entrambi hanno mostrato una buona validità diagnostica e un'elevata convergenza. Gli elementi che sondavano le difficoltà nell'interazione sociale reciproca e gli interessi ristretti erano discriminanti tra individui con e senza autismo. Questi dati suggeriscono che entrambi gli strumenti di screening dell'autismo sono fattibili e psicometricamente validi se usati con adattamenti appropriati per adulti con disabilità intellettiva con DHH.
Abstract: Come conseguenza di esperienze durature di deprivazione ed esclusione comunicativa e sociale, gli adulti non udenti e con disabilità intellettive devono essere considerati un gruppo ad alto rischio per lo sviluppo di problemi di salute mentale. Viene descritto un modello di comunità terapeutica con particolare enfasi sullo sviluppo della comunicazione sociale che è stato implementato in tre diversi siti in Austria. Attraverso lo sviluppo delle comunità terapeutiche e le successive osse ...; [Read more...]
Come conseguenza di esperienze durature di deprivazione ed esclusione comunicativa e sociale, gli adulti non udenti e con disabilità intellettive devono essere considerati un gruppo ad alto rischio per lo sviluppo di problemi di salute mentale. Viene descritto un modello di comunità terapeutica con particolare enfasi sullo sviluppo della comunicazione sociale che è stato implementato in tre diversi siti in Austria. Attraverso lo sviluppo delle comunità terapeutiche e le successive osservazioni, viene suggerito un approccio per comprendere il ruolo di mediazione della lingua dei segni e delle abilità di comunicazione sociale negli esiti della salute mentale per coloro che presentano tali fattori di rischio per la salute mentale. Il modello richiede un'ulteriore verifica empirica.