Search result

Abstract: La perdita funzionale e di autonomia di chi è affetto da Alzheimer non dipende solo dal danno provocato direttamente dalla malattia, ma esiste anche un danno sociale dipendente dall'interazione con l'ambiente. La tecnica conversazionale cerca di influire favorevolmente sul danno aggiuntivo, tentando di ridurlo.

Abstract: Gli autori intervengono nello speciale dedicato all'assistenza agli anziani presentando i propri lavori legati a metodologie innovative che si prefiggono di mantenere o migliorare la qualità della vita di questa popolazione attraverso strumenti relazionali. Vengono nell'ordine presentati metodologia e supporti teorici del Metodo Gentlecare, dell'Alzheimer Care, della Bientraitance, del metodo Validation e dell'approccio Capacitante.

Abstract: In questo dossier sono raccolti i seguenti articoli: “Studi e modelli per la demenza” di Marta Zerbinati; “21 settembre giornata Alzheimer” a cura della redazione; “Softwareuno lancia uno.domo: la piattaforma per l’assistenza domiciliare” di Paolo Galfione; “Facciamo crescere l’organizzazione” di Letizia Espanoli; “Il metodo Validation” di Francesco Mosetti d’Henry e Cinzia Siviero; “Il metodo gentlecare – una protesi di cura” di Elena Bortolomiol; “Demenza e libertà” di Pietro Vigorel ...; [Read more...] In questo dossier sono raccolti i seguenti articoli: “Studi e modelli per la demenza” di Marta Zerbinati; “21 settembre giornata Alzheimer” a cura della redazione; “Softwareuno lancia uno.domo: la piattaforma per l’assistenza domiciliare” di Paolo Galfione; “Facciamo crescere l’organizzazione” di Letizia Espanoli; “Il metodo Validation” di Francesco Mosetti d’Henry e Cinzia Siviero; “Il metodo gentlecare – una protesi di cura” di Elena Bortolomiol; “Demenza e libertà” di Pietro Vigorelli.

Abstract: In questo articolo l’autore prende in esame il PAI (Piano Assistenziale Individuale): dall’analisi dei bisogni al riconoscimento della persona come protagonista della propria vita. La voce dell’anziano e le sue parole sono tenuti in poco conto; l’anziano smemorato e disorientato non è considerato adeguato per la raccolta di notizie proprio a causa deli suoi deficit. La conseguenza diretta di questa situazione problematica è che l’anziano tende a essere considerato l’oggetto delle cure ...; [Read more...] In questo articolo l’autore prende in esame il PAI (Piano Assistenziale Individuale): dall’analisi dei bisogni al riconoscimento della persona come protagonista della propria vita. La voce dell’anziano e le sue parole sono tenuti in poco conto; l’anziano smemorato e disorientato non è considerato adeguato per la raccolta di notizie proprio a causa deli suoi deficit. La conseguenza diretta di questa situazione problematica è che l’anziano tende a essere considerato l’oggetto delle cure piuttosto che il protagonista della propria vita. Se si riflette con maggiore attenzione ci si rende conto che nel formulare il piano d’assistenza ci si è basati sulle proprie conoscenze, sui propri valori, sulla propria competenza a decidere quello che va bene per l’anziano, che risulta essere quindi il grande assente invece che il protagonista. Il riconoscimento dell’altro come persona significa proprio proporre e accettare la contrattazione.

Abstract: Le conseguenze dell'ictus non interessano solo il paziente, ma tutto il suo nucleo familiare. Le soluzioni di adattamento migliorativo vanno cercate a livello familiare e la partecipazione al gruppo sia di pazienti che di parenti permette di inquadrare più correttamente l'handicap del paziente.