Abstract: Lo scopo della ricerca è analizzare le reazioni emotive e le strategie di coping di bulli e vittime, per verificare se il bullo è capace di porsi nella prospettiva della vittima. Sono stati selezionati due gruppi (bulli vs. vittime) di 10 soggetti ciascuno. È stato proposto un questionario di autovalutazione volto a indagare: le emozioni del ragazzo di fronte ad atti di bullismo, nei ruoli di spettatore e di vittima; le modalità di fronteggiamento; la capacità di attuare strategie di a ...; [Read more...]
Lo scopo della ricerca è analizzare le reazioni emotive e le strategie di coping di bulli e vittime, per verificare se il bullo è capace di porsi nella prospettiva della vittima. Sono stati selezionati due gruppi (bulli vs. vittime) di 10 soggetti ciascuno. È stato proposto un questionario di autovalutazione volto a indagare: le emozioni del ragazzo di fronte ad atti di bullismo, nei ruoli di spettatore e di vittima; le modalità di fronteggiamento; la capacità di attuare strategie di aiuto; i suggerimenti da fornire alle vittime per difendersi. Si riscontrano differenze altamente significative tra bulli e vittime relativamente sia all’attribuzione degli stati emotivi, sia alle strategie di coping. Particolarmente interessante risulta la correlazione tra questi aspetti e i ruoli (spettatore o vittima di bullismo) assunti dai soggetti.
Abstract: Lo scopo della ricerca è analizzare l’attribuzione delle emozioni in soggetti aggressivi. Attraverso la «nomina dei pari», sono stati selezionati due gruppi (aggressivi vs. non aggressivi) di 20 soggetti ciascuno. Sono state proposte individualmente 8 brevi situazioni problematiche, equamente ripartite in base a intenzionalità manifesta vs. ambigua. Per ogni episodio il soggetto doveva indicare l’emozione provata dal protagonista. Si riscontrano differenze altamente significative tra i ...; [Read more...]
Lo scopo della ricerca è analizzare l’attribuzione delle emozioni in soggetti aggressivi. Attraverso la «nomina dei pari», sono stati selezionati due gruppi (aggressivi vs. non aggressivi) di 20 soggetti ciascuno. Sono state proposte individualmente 8 brevi situazioni problematiche, equamente ripartite in base a intenzionalità manifesta vs. ambigua. Per ogni episodio il soggetto doveva indicare l’emozione provata dal protagonista. Si riscontrano differenze altamente significative tra i soggetti aggressivi e non aggressivi nell’attribuzione delle emozioni di colpa e vergogna soprattutto nelle situazioni di intenzionalità ambigua. Emerge, quindi, la necessità di approfondire le relazioni tra i processi che sottostanno alla formazione della teoria della mente e i risultati comportamentali.