Abstract: Questo numero de La Voce Silenziosa è dedicato all'assistente alla comunicazione, una figura professionale relativamente nuova e ancora in gran parte indefinita, oltre che diversamente diffusa sul territorio nazionale. Un tempo, quando tutti i bambini sordi frequentavano le scuole speciali, non c'era bisogno di assistenti alla comunicazione. Le figure professionali erano diverse, c'erano gli insegnanti specializzati e gli assistenti dei convitti, e spesso queste figure professionali er ...; [Read more...]
Questo numero de La Voce Silenziosa è dedicato all'assistente alla comunicazione, una figura professionale relativamente nuova e ancora in gran parte indefinita, oltre che diversamente diffusa sul territorio nazionale. Un tempo, quando tutti i bambini sordi frequentavano le scuole speciali, non c'era bisogno di assistenti alla comunicazione. Le figure professionali erano diverse, c'erano gli insegnanti specializzati e gli assistenti dei convitti, e spesso queste figure professionali erano ricoperte dal personale religioso che dirigeva gli Istituti, capillarmente diffusi in tutta Italia. Le province provvedevano, in base ad una legislazione ottocentesca, ma ancora oggi operante, al pagamento delle rette di convitto, al fine di consentire a tutti i bambini sordi di frequentare le scuole. Infatti le scuole speciali si trovavano prevalentemente nei capoluoghi di provincia ed erano quindi strutturate come collegi in cui i bambini risiedevano dal lunedì al venerdì, ma più spesso anche nei fine settimana e nelle festività.
Abstract: L’idea di questa Prima Conferenza Nazionale sulla Sordità mi venne la prima volta durante un seminario sulla Strategia Nazionale delle Persone Disabili al quale era stata invitata l’Associazione di Torino. Avevano inaugurato la sede a Scutari già da qualche anno, appoggiati all’ambulatorio dell’Opera Madonnina del Grappa. Durante i vari incontri di aggiornamento hanno pensato di fare qualcosa di specifico sulla sordità, in modo da fare formazione e divulgazione allo stesso tempo su que ...; [Read more...]
L’idea di questa Prima Conferenza Nazionale sulla Sordità mi venne la prima volta durante un seminario sulla Strategia Nazionale delle Persone Disabili al quale era stata invitata l’Associazione di Torino. Avevano inaugurato la sede a Scutari già da qualche anno, appoggiati all’ambulatorio dell’Opera Madonnina del Grappa. Durante i vari incontri di aggiornamento hanno pensato di fare qualcosa di specifico sulla sordità, in modo da fare formazione e divulgazione allo stesso tempo su questo tema. Per noi italiani andare in Albania è facile, basta avere la carta di identità ormai, e salire su uno dei numerosi voli che collegano i due paesi. Restare, invece, per fare delle cose, è un po’ diverso, perché scontrarsi quotidianamente con le difficoltà, creare da zero delle situazioni che prima non esistevano, affrontare questa lingua così strana all’inizio, vivere senza luce per molte ore al giorno, tutte queste sono abitudini che si assorbono a poco a poco. L’associazione cerca di stimolare la crescita di questo angolo di Albania per quello che riguarda l’educazione e l’integrazione delle persone sorde. Molti sono i risultati raggiunti e molto c’è ancora da fare. La prima conferenza è un modo per incrociare le nostre strade con quelle degli altri, per costruire insieme un altro pezzo di società civile facendo qualcosa di innovativo, mettendo insieme esperienze e percorsi diversi che si occupano di sordità e non.