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Abstract: L'articolo riporta i dati di una ricerca condotta sulle abilità mostrate da bambini con ritardo mentale grave e/o autismo residenti in una zona a sud di Londra e ripetuta in età adolescenziale e giovanile. Vengono evidenziati i cambiamenti, rilevati con la Handicap Behaviours and Skills schedule, nella comunicazione, autonomia, abilità cognitive ed educative. I dati indicano interessanti miglioramenti in molte aree, ma il divario è più evidente su chi è stato valutato in età più giova ...; [Read more...] L'articolo riporta i dati di una ricerca condotta sulle abilità mostrate da bambini con ritardo mentale grave e/o autismo residenti in una zona a sud di Londra e ripetuta in età adolescenziale e giovanile. Vengono evidenziati i cambiamenti, rilevati con la Handicap Behaviours and Skills schedule, nella comunicazione, autonomia, abilità cognitive ed educative. I dati indicano interessanti miglioramenti in molte aree, ma il divario è più evidente su chi è stato valutato in età più giovane.

Abstract: Gli autori hanno valutato longitudinalmente con la Handicap, Behaviours and Skills Schedule la popolazione di neonati con grave ritardo mentale e/o autismo presente nel Camberwell a sud di Londra. Confrontando i dati alla nascita e in adolescenza sono stati rilevati gli stessi problemi nelle abilità sociali con indicazioni di aggravamento con l'aumentare dell'età.

Abstract: Gli autori hanno valutato la mancanza di abilità sociali e i problemi comportamentali di 166 bambini autistici con ritardo mentale grave. La ricerca prevedeva l'utilizzo di un questionario da somministrare di nuovo dopo due anni. Il confronto tra i dati ha permesso di rilevare una tendenza alla diminuzione di frequenza del comportamento problematico in relazione all'età e a migliori abilità sociali e comunicative. Al contrario, il peggioramento era correlato con maggiore gravità dei co ...; [Read more...] Gli autori hanno valutato la mancanza di abilità sociali e i problemi comportamentali di 166 bambini autistici con ritardo mentale grave. La ricerca prevedeva l'utilizzo di un questionario da somministrare di nuovo dopo due anni. Il confronto tra i dati ha permesso di rilevare una tendenza alla diminuzione di frequenza del comportamento problematico in relazione all'età e a migliori abilità sociali e comunicative. Al contrario, il peggioramento era correlato con maggiore gravità dei comportamenti e peggiori abilità sociali.

Abstract: Sono state valutate, attraverso un colloquio con il principale caregiver, le abilità, la compromissione Sociale e i comportamenti problema di 166 bambini, con gravi disabilità intellettive e/o autismo, quando Avevano meno di 15 anni (Tempo 1). Dodici anni dopo, 141 di questi soggetti sono stati nuovamente valutati, impiegando le stesse misure (Tempo 2). I comportamenti «anomali» tendevano a ridursi con l’età ed erano Associati a competenze linguistiche più scarse e una minore qualità d ...; [Read more...] Sono state valutate, attraverso un colloquio con il principale caregiver, le abilità, la compromissione Sociale e i comportamenti problema di 166 bambini, con gravi disabilità intellettive e/o autismo, quando Avevano meno di 15 anni (Tempo 1). Dodici anni dopo, 141 di questi soggetti sono stati nuovamente valutati, impiegando le stesse misure (Tempo 2). I comportamenti «anomali» tendevano a ridursi con l’età ed erano Associati a competenze linguistiche più scarse e una minore qualità dell’interazione sociale. I soggetti con I comportamenti più anomali al Tempo 1 tendevano ad avere comportamenti più anomali al Tempo 2. Il comportamento anomalo al Tempo 2 veniva predetto dalla presenza di comportamento anomalo, scarso linguaggio espressivo, scarsa qualità dell’interazione sociale e una diagnosi di autismo/spettro autistico al Tempo 1.

Abstract: Molte caratteristiche nei servizi residenziali inglesi per deficit cognitivi sono cambiate dal 1971 a favore di strutture più decentrate e inserite nella comunità. Lo scopo di questo lavoro era valutare i bisogni e le caratteristiche dei residenti e di tutti i servizi residenziali forniti da un'organizzazione nazionale non a scopo di lucro.

Abstract: Gli autori hanno voluto indagare sulla vecchia concezione che le persone con deficit intellettivo e problemi comportamentali ricevano minori servizi nelle strutture residenziali con alto numero di utenti. La ricerca condotta su questa popolazione ha evidenziato che non ci sono effetti particolari o differenze legate al tipo di residenza e al comportamento aggressivo.

Abstract: Rogers e Pennington (1991) hanno suggerito che il deficit precoce dell'imitazione presente in soggetti con ritardo evolutivo può aiutare nella diagnosi dell'autismo. Purtroppo la valutazione del deficit dell'imitazione è ancora carente, per questo gli autori hanno sottoposto due gruppi diversi di soggetti alla prova del fai quello che io faccio. Il confronto tra i dati ottenuti non ha evidenziato differenze significative, anche se il gruppo formato da persone autistiche ha evidenziato ...; [Read more...] Rogers e Pennington (1991) hanno suggerito che il deficit precoce dell'imitazione presente in soggetti con ritardo evolutivo può aiutare nella diagnosi dell'autismo. Purtroppo la valutazione del deficit dell'imitazione è ancora carente, per questo gli autori hanno sottoposto due gruppi diversi di soggetti alla prova del fai quello che io faccio. Il confronto tra i dati ottenuti non ha evidenziato differenze significative, anche se il gruppo formato da persone autistiche ha evidenziato alcuni problemi soprattutto nelle fasce più giovani.

Abstract: Uno studio longitudinale condotto su 49 adulti con deficit intellettivo e ospitati un gruppi appartamento tra il 1997 e il 2000. Confrontando il test d'ingresso con quello post intervento sono state rilevate le differenze operative utilizzate dallo staff per migliorare le attività e il comportamento adattivo. Vengono forniti i dati ottenuti.

Abstract: Nel presente articolo vengono mostrati di un follow-up di 25 anni dello studio di Camberwell. Sono state rintracciate 91 persone, di età compresa dai 27 ai 41 anni, ed è stata sviluppata una misura degli esiti che comprendeva il funzionamento indipendente, la collocazione residenziale, l'impiego e la qualità della vita. Gli esiti sono stati valutati come scarso (53%) o discreto (43%), con solo il 3% che presentava un esito buono. Utilizzando modelli di regressione logistica, è emerso c ...; [Read more...] Nel presente articolo vengono mostrati di un follow-up di 25 anni dello studio di Camberwell. Sono state rintracciate 91 persone, di età compresa dai 27 ai 41 anni, ed è stata sviluppata una misura degli esiti che comprendeva il funzionamento indipendente, la collocazione residenziale, l'impiego e la qualità della vita. Gli esiti sono stati valutati come scarso (53%) o discreto (43%), con solo il 3% che presentava un esito buono. Utilizzando modelli di regressione logistica, è emerso che il miglior fattore predittivo dell'esito era caratterizzato dalla menomazione sociale, con soggetti con le maggiori limitazioni nel funzionamento sociale, in particolare quelli appartenenti alla categoria distaccato, che presentavano i risultati peggiori. Anche livelli di QI più elevati al Tempo 1 e un minor numero di comportamenti-problema, erano fattori predittivi di esiti migliori. Uno sguardo più specifico alla menomazione sociale, ha indicato che questa rimaneva stabile nel tempo.

Abstract: Le organizzazioni di supporto alla disabilità hanno adottato il supporto attivo, ma si è rivelato difficile integrarlo nei servizi. Questo studio mirava a identificare i fattori associati agli aumenti nel tempo nella qualità del supporto attivo. Sono stati raccolti dati sulla variabile prevista della qualità del supporto attivo e variabili predittive dell'utente del servizio, del personale e delle caratteristiche del servizio, inclusa la leadership pratica, la composizione e la dimensi ...; [Read more...] Le organizzazioni di supporto alla disabilità hanno adottato il supporto attivo, ma si è rivelato difficile integrarlo nei servizi. Questo studio mirava a identificare i fattori associati agli aumenti nel tempo nella qualità del supporto attivo. Sono stati raccolti dati sulla variabile prevista della qualità del supporto attivo e variabili predittive dell'utente del servizio, del personale e delle caratteristiche del servizio, inclusa la leadership pratica, la composizione e la dimensione dei servizi di 51 servizi in 8 organizzazioni in 2-7 punti temporali. I dati sono stati analizzati utilizzando la modellazione multilivello. Nel tempo si sono verificati cambiamenti lineari significativi nei punteggi di supporto attivo (media di gruppo centrata a livello organizzativo). Le persone con esigenze di supporto inferiori hanno ricevuto un supporto attivo migliore e quelle con esigenze di supporto più elevate hanno registrato maggiori aumenti nel tempo. Una leadership pratica più forte e più personale con formazione in supporto attivo sono stati predittori significativi della qualità del supporto attivo. Servizi più grandi con sette o più persone e in cui vi era un mix molto eterogeneo di persone erano associati a una qualità di supporto inferiore. Garantire una forte leadership pratica e la formazione del personale nel supporto attivo che enfatizza il principio di adattare il supporto al livello di abilità e preferenze di ciascun individuo sono fondamentali per fornire alti livelli di supporto attivo.