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Abstract: Sulla base della letteratura relativa ai disturbi del linguaggio in soggetti ipoacusici, l'esperienza che qui viene riportata risponde all'esigenza d'indagare abilità di comprensione del testo scritto in un campione di studenti ipoacusici.

Abstract: L'istituzione dello screening uditivo ha reso possibile diagnosticare precocemente i deficit uditivi congeniti concentrando nel primo anno di vita del bambino la diagnosi e l'eventuale inizio del percorso riabilitativo. La famiglia è chiamata a fare scelte assieme ai professionisti su quali ausili adottare e se ricorrere all'impianto cocleare. Questo richiede la capacità di riuscire a lavorare in equipe e il Ministero della salute ha attivato in alcune regioni dei progetti per individu ...; [Read more...] L'istituzione dello screening uditivo ha reso possibile diagnosticare precocemente i deficit uditivi congeniti concentrando nel primo anno di vita del bambino la diagnosi e l'eventuale inizio del percorso riabilitativo. La famiglia è chiamata a fare scelte assieme ai professionisti su quali ausili adottare e se ricorrere all'impianto cocleare. Questo richiede la capacità di riuscire a lavorare in equipe e il Ministero della salute ha attivato in alcune regioni dei progetti per individuare l'efficacia di queste collaborazioni e il tipo di supporto da fornire alla famiglia per effettuare una scelta oculata. Gli autori presentano l'esito di uno studio condotto su terapeuti e famiglie in relazione alle aree che interessano la presa in carico di bambini ipoacusici.

Abstract: La legge 118 del 30/3/71 prevede l'inserimento dei soggetti portatori di handicap nelle classi normali della scuola dell'obbligo, eccetto i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficit intellettivi o menomazioni fisiche. Le successive norme al riguardo (L. 270 dell'82; CMRI 262 dell'88) estendono l'integrazione anche alle scuole materne e superiori. Oggi la L. 104 del 5/2/92 delinea gli interventi coordinati tra gli enti sanitari e scolastici al fine di garantire una reale i ...; [Read more...] La legge 118 del 30/3/71 prevede l'inserimento dei soggetti portatori di handicap nelle classi normali della scuola dell'obbligo, eccetto i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficit intellettivi o menomazioni fisiche. Le successive norme al riguardo (L. 270 dell'82; CMRI 262 dell'88) estendono l'integrazione anche alle scuole materne e superiori. Oggi la L. 104 del 5/2/92 delinea gli interventi coordinati tra gli enti sanitari e scolastici al fine di garantire una reale integrazione del bambino portatore di handicap. In Italia i soggetti con handicap uditivo sono inseriti o in istituti o in scuole normali. La nostra indagine, nasce dall'esigenza di osservare alcune caratteristiche sociali di un gruppo di soggetti adolescenti, ipoacusici dalla nascita, che seguono i programmi di una scuola secondaria del nord Italia, in cui l'approccio educativo proposto è quello della lingua dei segni.

Abstract: La presente indagine si propone come uno studio esplorativo preliminare volto ad indagare alcune caratteristiche psicolinguistiche di base di soggetti adolescenti sordi dalla nascita, che seguono i programmi di una scuola secondaria basata principalmente sull'approccio gestuale. Il campione è costituito da 68 soggetti affetti da sordità profonda e grave frequentanti un Convitto per sordi (Istituto Magarotto, Padova).

Abstract: Gli impianti cocleari possono essere considerati una delle maggiori conquiste tecnologiche e operative degli ultimi anni nell'ambito clinico. In questo articolo viene affrontato il problema etico e deontologico che questo tipo di intervento pone quando il paziente è un bambino.

Abstract: Questo lavoro nasce dall'esigenza di fornire uno strumento di consultazione per le famiglie di bambini con deficit uditivo. Al termine della visita audiologica le famiglie talvolta si trovano nell'impossibilità di ricevere immediate risposte ai quesiti e dubbi che inevitabilmente insorgono dopo la diagnosi. Molti dubbi riguardano la diagnosi stessa e le cause del deficit uditivo; alcuni genitori temono che il proprio figlio abbia un deficit insormontabile e di non essere pronti ad affr ...; [Read more...] Questo lavoro nasce dall'esigenza di fornire uno strumento di consultazione per le famiglie di bambini con deficit uditivo. Al termine della visita audiologica le famiglie talvolta si trovano nell'impossibilità di ricevere immediate risposte ai quesiti e dubbi che inevitabilmente insorgono dopo la diagnosi. Molti dubbi riguardano la diagnosi stessa e le cause del deficit uditivo; alcuni genitori temono che il proprio figlio abbia un deficit insormontabile e di non essere pronti ad affrontarlo; spesso i familiari si trovano indecisi di fronte alle differenti possibilità di recupero protesico e riabilitativo, talvolta descritte in termini più pubblicitari che realistici. Questo opuscolo vuole costituire una occasione per rispondere alle prime domande che i genitori si pongono, tenendo presente il loro particolare stato emotivo. Tutti gli argomenti sono stati trattati cercando di non creare nei familiari ulteriori ansie, ma con l'intento di renderli consapevoli dell'importanza fondamentale del ruolo di collaborazione e di guida che si troveranno a svolgere durante il trattamento del bambino. Mediante colloqui con alcune famiglie si è constatato che la maggior parte di queste non possedeva le conoscenze di base sulle problematiche relative all'ipoacusia. Si è cercato dunque di fornire un quadro generale dei diversi aspetti riguardanti l'ipoacusia con l'obiettivo di stimolare le famiglie verso ulteriori approfondimenti. La specificità degli argomenti trattati ha richiesto a volte l'uso di una terminologia precisa, che si è cercato di chiarire ricorrendo ad un linguaggio il più semplice possibile. Le illustrazioni utilizzate hanno la funzione di rendere piacevole l'esposizione, nonché di presentare alcuni concetti in maniera immediata. Per la stesura del lavoro, oltre all'esperienza lavorativa quotidiana a fianco delle famiglie, si sono consultati testi, manuali, riviste sia nazionali che internazionali, cercando di fornire un quadro il più attuale e completo.

Abstract: La diagnosi precoce e i programmi di intervento hanno dimostrato come la precocità della diagnosi e l’inizio di un trattamento logopedico adeguato, sia direttamente correlato al successivo sviluppo linguistico e delle stesse abilità percettive. D’altro canto, la scelta e l’adozione di un adeguato ausilio protesico, ad esempio l’impianto cocleare, richiede una valutazione basata su un’attenta analisi di tutti i fattori che possono influenzare o contribuire allo sviluppo delle abilità di ...; [Read more...] La diagnosi precoce e i programmi di intervento hanno dimostrato come la precocità della diagnosi e l’inizio di un trattamento logopedico adeguato, sia direttamente correlato al successivo sviluppo linguistico e delle stesse abilità percettive. D’altro canto, la scelta e l’adozione di un adeguato ausilio protesico, ad esempio l’impianto cocleare, richiede una valutazione basata su un’attenta analisi di tutti i fattori che possono influenzare o contribuire allo sviluppo delle abilità di percezione e di produzione verbale di un bambino con sordità. La tecnica della videoanalisi sembra fornire evidenze obiettive sui progressi delle competenze comunicative preverbali e sui primi atti comunicativi verbali, nonché informazioni sul valore predittivo di alcuni indici del successivo sviluppo uditivo e verbale.