Abstract: Diversi articoli per un dossier esaustivo sulla disfagia, neurologica e post-chirurgica, ovvero la difficoltà a deglutire, può colpire adulti e bambini (a volte sin dalla nascita, a seguito di un parto problematico) in maniera anche grave, sino all'incapacità a nutrirsi per bocca. Risultato? I bambini vengono sottoposti ad alimentazioni alternative: attraverso sonde che depositano il cibo nelle vie digestive, evitando quelle respiratorie. Per tale disabilità può intervenire con success ...; [Read more...]
Diversi articoli per un dossier esaustivo sulla disfagia, neurologica e post-chirurgica, ovvero la difficoltà a deglutire, può colpire adulti e bambini (a volte sin dalla nascita, a seguito di un parto problematico) in maniera anche grave, sino all'incapacità a nutrirsi per bocca. Risultato? I bambini vengono sottoposti ad alimentazioni alternative: attraverso sonde che depositano il cibo nelle vie digestive, evitando quelle respiratorie. Per tale disabilità può intervenire con successo, parziale o completo, la riabilitazione. La disfagia è una disabilità, esito di danni cerebrali vascolari, di malattie genetiche o endocrine e/o di atti chirurgici, che si può recuperare soltanto con la riabilitazione. In sostanza noi specialisti dobbiamo insegnare ai bambini, con l'aiuto dei genitori, dapprima a deglutire e quindi a masticare.
Abstract: La letteratura sui pazienti con deficit di attenzione riporta discrepanze sul sul tempo di reazione a frequenze molto basse. I dati sono stati spiegati come intrusione nella rete in modalità predefinita di attività orientate agli obiettivi. Il presente studio indaga se un pattern di cadute ricorrenti nell'attenzione può essere rilevato nei pazienti con trauma cranico e se questa oscillazione può essere generalizzata al deficit di attenzione, indipendentemente dall'eziologia. Gruppi di ...; [Read more...]
La letteratura sui pazienti con deficit di attenzione riporta discrepanze sul sul tempo di reazione a frequenze molto basse. I dati sono stati spiegati come intrusione nella rete in modalità predefinita di attività orientate agli obiettivi. Il presente studio indaga se un pattern di cadute ricorrenti nell'attenzione può essere rilevato nei pazienti con trauma cranico e se questa oscillazione può essere generalizzata al deficit di attenzione, indipendentemente dall'eziologia. Gruppi di bambini con trauma cranico ed altri di controllo hanno eseguito quattro compiti sull'attenzione per indagare sui tempi di risposta theta / beta. VLFO significativi ad alta potenza sono stati registrati nelle prestazioni dei gruppi di pazienti ma non in quelli dei controlli, sia per RT che per theta / beta in tutte le attività. Questo studio preliminare suggerisce che il rapporto pheta / beta della linea centrale mediana potrebbe essere considerato un correlato neurofisiologico della variabilità del tempo di reazione e che l'attività generale orientata all'obiettivo può essere influenzata dal punto di vista eziologico da cadute ricorrenti nell'attenzione indipendentemente dalla specifica componente cognitiva coinvolta.