Abstract: Partendo dal presupposto che il raggiungimento di un livello di comunicazione efficiente è una necessità e che la strutturazione semantica del suono del linguaggio è una strategia che compare prima di altre, ci si è chiesti in che modo dei bambini che presentano dei deficit intellettivi e linguistici utilizzano questa relazione. Per verificare questa ipotesi è stato realizzato un esperimento nel quale un gruppo di bambini Down e uno di bambini normali sono stati sottoposti ad una prova ...; [Read more...]
Partendo dal presupposto che il raggiungimento di un livello di comunicazione efficiente è una necessità e che la strutturazione semantica del suono del linguaggio è una strategia che compare prima di altre, ci si è chiesti in che modo dei bambini che presentano dei deficit intellettivi e linguistici utilizzano questa relazione. Per verificare questa ipotesi è stato realizzato un esperimento nel quale un gruppo di bambini Down e uno di bambini normali sono stati sottoposti ad una prova per vedere il grado di comprensione dell'intonazione del parlato in frasi che presentavano lo stesso contenuto sintattico ma la cui attribuzione semantica variava a seconda che le stesse fossero presentate con una intonazione ascendente, forma interrogativa diretta, o discendente, affermazione o consegna. Nel linguaggio parlato italiano la differente attribuzione di significato tra domanda ed affermazione è data principalmente dalle variabili intonative prese in considerazione. I soggetti interessati sono stati 7 bambini Down di età compresa tra 3 anni e mezzo e 8 anni e mezzo, M =5.8 ed un gruppo di bambini normali di età compresa tra 3 anni e 4 anni e 3 mesi, M =3.9, precedentemente sottoposti a prove di valutazione psicolinguistica. I dati ottenuti, di seguito sinteticamente riportati, sembrano confermare l'ipotesi formulata, cioè che i bambini affetti da sindrome di Down utilizzano l'informazione intonatoria in modo differente dai bambini normali.