Abstract: Lo scopo dello studio è stato quello di confrontare l'efficacia di due diversi strumenti di comunicazione aumentativa alternativa (CAA), il sistema di comunicazione a scambio di immagini (PECS) e un dispositivo di generazione vocale (SGD), come ausili alla comunicazione per i bambini con autismo. I partecipanti erano tre bambini affetti da autismo grave che avevano un linguaggio minimo o non funzionale. I risultati indicano che entrambe le strategie di intervento AAC hanno portato a un ...; [Read more...]
Lo scopo dello studio è stato quello di confrontare l'efficacia di due diversi strumenti di comunicazione aumentativa alternativa (CAA), il sistema di comunicazione a scambio di immagini (PECS) e un dispositivo di generazione vocale (SGD), come ausili alla comunicazione per i bambini con autismo. I partecipanti erano tre bambini affetti da autismo grave che avevano un linguaggio minimo o non funzionale. I risultati indicano che entrambe le strategie di intervento AAC hanno portato a un aumento del comportamento comunicativo, con un tempo di acquisizione leggermente inferiore per l'addestramento con SGD. Inoltre, due partecipanti su tre hanno mostrato una preferenza per l'SGD. Inoltre, abbiamo osservato una riduzione dei comportamenti problematici e un miglioramento della produzione vocale in uno dei partecipanti. Questi risultati suggeriscono che sia il PECS che l'SGD sono ugualmente adatti per sviluppare le abilità iniziali di richiesta e possono anche incoraggiare la produzione vocale in studenti con prerequisiti specifici. Nel complesso, lo studio evidenzia i potenziali benefici di PECS e SGD nel facilitare la comunicazione dei bambini con autismo.
Abstract: Il presente studio è una ricerca longitudinale che mira a confrontare, a distanza di 18 mesi, gli outcome di due differenti interventi su bambini con DSA, ossia un intervento precoce e intensivo in ambiente naturale basato sui principi dell'Applied Behavioral Analysis e un intervento tradizionale (logopedia e psicomotricità ad orientamento cognitivo-comportamentale). Lo scopo è valutare gli outcome in termini di funzionamento adattivo nei bambini con DSA e correlarli al tipo ed all'int ...; [Read more...]
Il presente studio è una ricerca longitudinale che mira a confrontare, a distanza di 18 mesi, gli outcome di due differenti interventi su bambini con DSA, ossia un intervento precoce e intensivo in ambiente naturale basato sui principi dell'Applied Behavioral Analysis e un intervento tradizionale (logopedia e psicomotricità ad orientamento cognitivo-comportamentale). Lo scopo è valutare gli outcome in termini di funzionamento adattivo nei bambini con DSA e correlarli al tipo ed all'intensità dell'intervento.
Abstract: Il manuale è rivolto a coloro che vogliono diventare tecnici comportamentali o avere un primo approfondimento sull'Analisi Applicata del Comportamento. Il testo, infatti, fornisce conoscenze teoriche relative ai principi sui quali tale scienza si fonda e presenta strumenti e strategie di modifica del comportamento utilizzate per il trattamento del Disturbo dello Spettro Autistico e altri disturbi comportamentali. La Dr.ssa A. Cavallaro, il Dr. L. Iovino e la Dr.ssa G. Sinigaglia, in qu ...; [Read more...]
Il manuale è rivolto a coloro che vogliono diventare tecnici comportamentali o avere un primo approfondimento sull'Analisi Applicata del Comportamento. Il testo, infatti, fornisce conoscenze teoriche relative ai principi sui quali tale scienza si fonda e presenta strumenti e strategie di modifica del comportamento utilizzate per il trattamento del Disturbo dello Spettro Autistico e altri disturbi comportamentali. La Dr.ssa A. Cavallaro, il Dr. L. Iovino e la Dr.ssa G. Sinigaglia, in qualità di Board Certified Behavior Analyst (BCBA) e grazie alle loro competenze cliniche e scientifiche, hanno fornito un significativo contributo per la stesura di tale manuale.
Abstract: Si è già affermato che trattare il problema dell'autismo non è una cosa semplice in quanto necessita di un approccio multidisciplinare con professionisti specializzati nella materia, formazione continua nonché molta esperienza. E' stato portato avanti, in questo senso, il "Progetto di vita" per la persona con autismo che è un modello molto articolato (precoce, intensivo, comprensivo, trasversale, long-life perspective), messo a punto dalla Sezione AIAS di Nola, strutturato sulla base d ...; [Read more...]
Si è già affermato che trattare il problema dell'autismo non è una cosa semplice in quanto necessita di un approccio multidisciplinare con professionisti specializzati nella materia, formazione continua nonché molta esperienza. E' stato portato avanti, in questo senso, il "Progetto di vita" per la persona con autismo che è un modello molto articolato (precoce, intensivo, comprensivo, trasversale, long-life perspective), messo a punto dalla Sezione AIAS di Nola, strutturato sulla base di una esperienza accumulata nel corso di 15 anni di lavoro nel campo dell'autismo. Il Progetto di Vita dell'AIAS ha come obiettivo la qualità della vita di ogni persona, quindi anche di quella con autismo, e si concretizza nella ricerca del massimo sviluppo possibile, sia per quanto concerne l'acquisizione di abilità, sia per l'acquisizione di capacità affettivo-relazionali e la promozione del più ampio dispiegamento di tali possibilità. Tutto ciò allo scopo di ottenere un elevato livello di integrazione e di realizzazione personale nei diversi campi sociali (famiglia, scuola, centro socio-educativo, ambiente di lavoro, comunità) dove l'individuo si trova ad interagire. Lo scopo del Progetto di Vita è il sistema integrato di interventi e la realizzazione di una rete di relazioni tra i vari servizi preposti all'inserimento sociale, la famiglia, ed ogni altra realtà agente (Enti locali, ASL, Provveditorato agli Studi, Associazioni di volontariato).
Abstract: Il contributo si propone lo scopo di valutare alcune proprietà psicometriche della Scheda per l'Analisi e la valutazione dell'Autismo (SAVA) e i effettuare un confronto con un più popolare strumento per lo screening di bambini autistici: la Childhood Autism Rating Scale (CARS). Nonostante i limiti metodologici e di campione e la cautela nello generalizzazione i risultati, i dati del presente lavoro indicano che la SAVA è uno strumento attendibile e valido per misurare la rilevanza di a ...; [Read more...]
Il contributo si propone lo scopo di valutare alcune proprietà psicometriche della Scheda per l'Analisi e la valutazione dell'Autismo (SAVA) e i effettuare un confronto con un più popolare strumento per lo screening di bambini autistici: la Childhood Autism Rating Scale (CARS). Nonostante i limiti metodologici e di campione e la cautela nello generalizzazione i risultati, i dati del presente lavoro indicano che la SAVA è uno strumento attendibile e valido per misurare la rilevanza di autismo: correlazione con la CARS, per alcune aree, per il punteggio finale e per la sensibilità. Inoltre la SAVA, a differenza della CARS, sembra avere una maggiore sensibilità nel discriminare i soggetti Autistici ad lato funzionamento (HF) e gli Asperger.
Abstract: Dato il grande interesse sul tema dell'autismo la rivista pubblica la prima parte di un articolo messo a punto da Luigi Iovino, esperto dell'AIAS di Nola. Trattare l'autismo non è cosa semplice e necessita di un approccio multidisciplinare con professionisti specializzati, formazione continua e tanta esperienza sul campo; l'autismo è stato definito come una sindrome comportamentale determinata da una alterazione neurobiologica su base genetica. I dati più recenti della ricerca indicano ...; [Read more...]
Dato il grande interesse sul tema dell'autismo la rivista pubblica la prima parte di un articolo messo a punto da Luigi Iovino, esperto dell'AIAS di Nola. Trattare l'autismo non è cosa semplice e necessita di un approccio multidisciplinare con professionisti specializzati, formazione continua e tanta esperienza sul campo; l'autismo è stato definito come una sindrome comportamentale determinata da una alterazione neurobiologica su base genetica. I dati più recenti della ricerca indicano che nel 50% dei casi le alterazioni a carico del genoma sono individuabili, cioè in 5 casi su 10 esistono alterazioni genetiche anche se non sempre individuabili attraverso i test genetici standard. Occorre tener presente che tali alterazioni sono molto diverse tra loro e questo conferma quanto sappiamo da sempre, cioè che non esiste un "Autismo", bensì numerose condizioni eziopatogenetiche (estremamente differenti), che si esprimono in maniera fenotipicamente simile e a cui noi diamo un nome unico e comune. Tutto ciò implica che viene diagnosticata autistica una persona con alterazioni genetiche microscopiche e/o invisibili allo stesso modo di un'altra persona con alterazioni più evidenti e manifeste. In termini pratici, anche se riduttivi, è considerata autistica una persona che non parla (e forse non parlerà mai), che farà fatica ad apprendere i concetti base della vita quotidiana (vivere in una comunità), che sarà parzialmente autonoma. Ciò porta ad una importante affermazione (la prima) che l'autismo richiede un buon intervento prima ancora di un trattamento specifico. Tale intervento si deve fondare su una accurata valutazione sul caso specifico e deve portare ad arricchire la diagnosi con altri elementi (clinici e psicopatologici), che servono meglio a definire il tipo di autismo che si sta affrontando, il livello di funzionamento rispetto ai sintomi e alle tappe evolutive, per dare indicazioni allo staff e ai caregiver (famiglia) sulle possibili vie di sviluppo e sulle priorità dell'intervento a breve, medio e lungo termine. Ovviamente, la presa in carico dovrà essere effettuata da parte di una equipe specializzata, sempre aggiornata in grado di dare indicazioni scientifiche degli interventi adatti per il singolo bambino.