Abstract: La variabilità e l'intensità delle emozioni durante le situazioni stressanti sono state studiate in 49 adulti con una diagnosi primaria di disordine di ansia ed in 129 adulti controllo. I soggetti scelgono l'evento più stressante delle ultime 2 settimane ed descrivono le loro émozioni. Inoltre valutano la loro intensità a tre momenti: all'inizio, durante e alla conclusione dell’evento stressante. I risultati hanno mostrato un movimento continuo dell’intensità delle émozioni che aumenta ...; [Read more...]
La variabilità e l'intensità delle emozioni durante le situazioni stressanti sono state studiate in 49 adulti con una diagnosi primaria di disordine di ansia ed in 129 adulti controllo. I soggetti scelgono l'evento più stressante delle ultime 2 settimane ed descrivono le loro émozioni. Inoltre valutano la loro intensità a tre momenti: all'inizio, durante e alla conclusione dell’evento stressante. I risultati hanno mostrato un movimento continuo dell’intensità delle émozioni che aumentano o diminuiscono in funzione della valutazione cognitiva del soggetto dell'incontro. La valutazione primaria (modello dello stress di Folkman et Lazarus) si corrisponde à un aumento di emozioni sgradevoli ed à una diminuzione di quelle piacevoli. Le emozioni dei soggetti ansiosi sono più sgradevoli alla conclusione del confronto stressante.
Abstract: Alcuni aspetti teorici mostrano che i primi approcci cognitivi terapeutici (Beck, per esempio) non si basano su una conoscenza teorica, ma anticipano, e spesso con intuizioni geniali, lo sviluppo di teorie fondamentali in psicologia. Questi approcci contengono concetti troppo imprecisi che si basano più su delle ipotesi che su una conoscenza solida, corroborata in modo sperimentale. Con questo articolo, vogliamo esplorare la connessione imprecisa (vaga) tra i recenti modelli cognitivi, ...; [Read more...]
Alcuni aspetti teorici mostrano che i primi approcci cognitivi terapeutici (Beck, per esempio) non si basano su una conoscenza teorica, ma anticipano, e spesso con intuizioni geniali, lo sviluppo di teorie fondamentali in psicologia. Questi approcci contengono concetti troppo imprecisi che si basano più su delle ipotesi che su una conoscenza solida, corroborata in modo sperimentale. Con questo articolo, vogliamo esplorare la connessione imprecisa (vaga) tra i recenti modelli cognitivi, principalmente quelli cognitivi - emozionali, e le assunzioni della psicoterapia cognitiva : le ragioni delle differenze tra la psicologia fondamentale e la psicoterapia saranno spiegate come base di una nuova riaffermazione dei sempre più efficaci modelli teorici cognitivi. Esploreremo anche le ragioni sottostanti il legame difficile tra questi due campi analizzando il contributo dei teorici puri e quello dei terapeuti sul terreno: in particolare, considereremo come esempio la nozione di schema. Mostreremo le ragioni della complessità dei modelli recenti che non sono utili se presentati tali e quali. Infine, concluderemo con i modelli interattivi tra la psicologia cognitiva «calda» , le psicoterapie cognitive che possono essere raccomandate in futuro.