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Abstract/Sommario: L'autismo infantile è una sindrome ben caratterizzata dal punto di vista clinico, ma poco conosciuta da quello neurobiologico. Un argomento di grande interesse e fino ad ora affrontato da pochi autori è la frequente associazione tra autismo ed epilessia. L'alta frequenza di epilessia in soggetti autistici, non necessariamente correlata al ritardo mentale, impone una maggiore attenzione sulle possibili relazioni neurofisiopatologiche tra questi due disturbi. Un ruolo centrale nelle rela ...; [Leggi tutto...] L'autismo infantile è una sindrome ben caratterizzata dal punto di vista clinico, ma poco conosciuta da quello neurobiologico. Un argomento di grande interesse e fino ad ora affrontato da pochi autori è la frequente associazione tra autismo ed epilessia. L'alta frequenza di epilessia in soggetti autistici, non necessariamente correlata al ritardo mentale, impone una maggiore attenzione sulle possibili relazioni neurofisiopatologiche tra questi due disturbi. Un ruolo centrale nelle relazioni tra comportamento, linguaggio e manifestazioni epilettiche sembra essere sostenuto dal lobo temporale.

Abstract/Sommario: Gli Autori analizzano l'evoluzione delle competenze di lettura (decodifica fonologica e previsione semantica) in un gruppo di 42 bambini con disturbi specifici di apprendimento, attraverso una prova originale che permette di evidenziare i deficit e le modalità di integrazione delle diverse strategie di lettura. Il confronto con un gruppo di soggetti di controllo e l'analisi delle prestazioni a diverse età permettono di tracciare un profilo evolutivo delle modalità di lettura, utilizzab ...; [Leggi tutto...] Gli Autori analizzano l'evoluzione delle competenze di lettura (decodifica fonologica e previsione semantica) in un gruppo di 42 bambini con disturbi specifici di apprendimento, attraverso una prova originale che permette di evidenziare i deficit e le modalità di integrazione delle diverse strategie di lettura. Il confronto con un gruppo di soggetti di controllo e l'analisi delle prestazioni a diverse età permettono di tracciare un profilo evolutivo delle modalità di lettura, utilizzabile per la formulazione della prognosi e per la programmazione dell'intervento riabilitativo.

Abstract/Sommario: In questo lavoro gli Autori riportano la loro esperienza nel trattamento riabilitativo di 15 casi affetti da paralisi periferica del nervo facciale di tipo idiopatico. Tutti i pazienti sono stati seguiti con tecniche di facilitazione neuromuscolari propriocettive associate a ginnastica mimica e testati con metodiche cliniche di bilancio muscolare ed elettrofisiologiche. E' stato anche seguito un "outcome" a un anno di distanza, per conoscere i vissuti dei pazienti nei confronti della t ...; [Leggi tutto...] In questo lavoro gli Autori riportano la loro esperienza nel trattamento riabilitativo di 15 casi affetti da paralisi periferica del nervo facciale di tipo idiopatico. Tutti i pazienti sono stati seguiti con tecniche di facilitazione neuromuscolari propriocettive associate a ginnastica mimica e testati con metodiche cliniche di bilancio muscolare ed elettrofisiologiche. E' stato anche seguito un "outcome" a un anno di distanza, per conoscere i vissuti dei pazienti nei confronti della terapia praticata.

Abstract/Sommario: La redazione pubblica in questa rubrica una lettera di commetno del Professor Zappella M. all'articolo " le encefalitie genetiche.." pubblicato nel n. 2/1995 di Dotti e Federico. Gli autori rispondono alle critiche in essa sollevate.

Abstract/Sommario: L'Autore presenta il caso di una bambina di 12 anni, portatrice di autismo infantile secondo i criteri del DSM-III-R, nella quale l'esame citogenetico ha rilevato il cariotipo 46 XX747 XXX senza alterazioni fenotipiche rilevanti. Si sottolinea la necessità di condurre indagini accurate in presenza di tali casi, che rischiano di passare inosservati o non diagnosticati a motivo dell'assenza di segni fisici evidenti, pur avendo una frequenza elevata tra i soggetti con deficit mentali.