Abstract/Sommario: E' noto che la scuola deve gestire una missione educativa che non può venir meno; essa è il luogo dove, tra i banchi, gli studenti formano la propria personalità, il loro modo di essere, e insieme ai loro compagni e ai loro docenti, essi imparano ad acquisire responsabilità, rispetto e significato. Secondo l'autrice, non basta il fatto che gli insegnanti conoscono pienamente la loro disciplina per conseguire la loro missione educativa; il "far scuola", compreso il sostegno, è una attiv ...; [Leggi tutto...]
E' noto che la scuola deve gestire una missione educativa che non può venir meno; essa è il luogo dove, tra i banchi, gli studenti formano la propria personalità, il loro modo di essere, e insieme ai loro compagni e ai loro docenti, essi imparano ad acquisire responsabilità, rispetto e significato. Secondo l'autrice, non basta il fatto che gli insegnanti conoscono pienamente la loro disciplina per conseguire la loro missione educativa; il "far scuola", compreso il sostegno, è una attività ad elevato livello professionale, la quale chiede non solo competenze ma anche atteggiamenti di fondo che vanno oltre i contenuti disciplinari. Occorre, per l'autrice, una forma mentale inclusiva per il docente che elevi la qualità, piuttosto che la quantità, del proprio lavoro cercando di migliorare la ricerca e la gestione dei conflitti. Inoltre, occorre considerare l'insegnamento come un lavoro in continua evoluzione, e quindi studiare continuamente per rendere sistematica la pratica dell'insegnamento, cioè collegare la teoria con la pratica quotidiana esercitata a scuola. Lavorare in un complesso contesto, dal punto di vista dell'inclusione, permette di adottare poi metodi di insegnamento e di apprendimento che non lasciano indietro nessuno degli allievi, compresi anche quelli più dotati.
Abstract/Sommario: Il presente contributo ha come asse portante l'alleanza tra famiglia, scuola e servizi sanitari, coinvolti nell'iter di inclusione scolastica e sociale dei bambini e ragazzi con disabilità complessa; questa alleanza è ancora più importante quando la condizione di disabilità risulta determinata da patologie rare e/o croniche che implicano un costante rapporto con i servizi sanitari e in questi casi, il percorso di cura prevede l'assunzione di impegni condivisi fra tutte le parti interes ...; [Leggi tutto...]
Il presente contributo ha come asse portante l'alleanza tra famiglia, scuola e servizi sanitari, coinvolti nell'iter di inclusione scolastica e sociale dei bambini e ragazzi con disabilità complessa; questa alleanza è ancora più importante quando la condizione di disabilità risulta determinata da patologie rare e/o croniche che implicano un costante rapporto con i servizi sanitari e in questi casi, il percorso di cura prevede l'assunzione di impegni condivisi fra tutte le parti interessate: visite pianificate, accertamenti e frequenza di questi ultimi. In tale prospettiva, assume importanza notevole l'interazione formata dallo scambio costante delle informazioni ed indicazioni tra le istituzioni familiare, scolastica e sanitaria allo scopo di progettare insieme i diversi interventi sanitari, familiari e didattici, tenendo ben presente che tali elementi sono fondamentali per realizzare un percorso di inclusione di successo e un iter di cura degli studenti con disabilità (processi interdipendenti). In particolare il rapporto tra famiglie e scuola, secondo le autrici, avrebbe la necessità di essere caratterizzato da una forte fiducia; più la famiglia è coinvolta attraverso un partenariato con i servizi che si prendono cura dei propri figli, migliori saranno i risultati nell'iter sanitario ma anche nella vita quotidiana familiare e nell'inclusione scolastica e sociale.
Abstract/Sommario: E' noto che la scuola è un luogo di cultura, di cambiamento e miglioramento e quindi, una istituzione di educazione per tutti, un luogo dove è possibile raggiungere una inclusione sociale e comunitaria vasta, e dove ogni individuo può manifestare ed esercitare la propria unicità. Proprio perché rappresenta il luogo del sapere e della costruzione della conoscenza può essere anche il luogo dove svolgere l'attività sportiva e motoria; quest'ultima rappresenta un elemento fondamentale s ...; [Leggi tutto...]
E' noto che la scuola è un luogo di cultura, di cambiamento e miglioramento e quindi, una istituzione di educazione per tutti, un luogo dove è possibile raggiungere una inclusione sociale e comunitaria vasta, e dove ogni individuo può manifestare ed esercitare la propria unicità. Proprio perché rappresenta il luogo del sapere e della costruzione della conoscenza può essere anche il luogo dove svolgere l'attività sportiva e motoria; quest'ultima rappresenta un elemento fondamentale sul piano emotivo e sul piano sociale in quanto è un potente strumento educativo e formativo. L'attività sportiva svolge un ruolo di riscatto dalla situazione di disabilità, offrendo occasioni di socializzazione e di confronto con gli altri, permettendo che l'identità della persona svantaggiata non si costruisca sul proprio "deficit" ma sulle potenzialità del corpo attraverso il movimento. Anche se oggi i ragazzi disabili sono a pieno titolo inseriti in tutti i tipi di scuole di vario ordine e grado, c'é da notare che la progettazione di attività sportive a loro dedicate hanno un carattere episodico, realizzati dalla sensibilità di qualche insegnante e quindi, l'allievo disabile non sempre riesce a svolgere, durante l'ora di educazione fisica, tutte le varie attività proposte alla pari dei propri compagni. Da tali considerazioni gli autori propongono, in questo loro contributo, una attività motoria che coinvolge tutti gli allievi con il cambiamento delle regole del gioco: il "baskin". Questo gioco è un gioco di squadra basato sulla collaborazione e nasce dall'intento di permettere a un numero maggiore di persone di partecipare e quindi, anche disabili che possono esprimere al meglio le loro potenzialità.
Abstract/Sommario: Sconfinare la scuola significa indagare una riforma del sistema educativo in cui mettere in atto nuove forme, spazi e percorsi dell'apprendimento in equilibrio tra analogico e digitale, definendo nuovi modelli di governance e patti educativi territoriali, capaci di mettere al centro bambini, bambine, ragazze e ragazzi e di garantire condizioni di salute e benessere mentale, emotivo e fisico per tutti e tutte. La Scuola Sconfinata è una proposta educativa concreta e una visione che supe ...; [Leggi tutto...]
Sconfinare la scuola significa indagare una riforma del sistema educativo in cui mettere in atto nuove forme, spazi e percorsi dell'apprendimento in equilibrio tra analogico e digitale, definendo nuovi modelli di governance e patti educativi territoriali, capaci di mettere al centro bambini, bambine, ragazze e ragazzi e di garantire condizioni di salute e benessere mentale, emotivo e fisico per tutti e tutte. La Scuola Sconfinata è una proposta educativa concreta e una visione che supera l'emergenza; essa nasce dallo scambio di idee ed esperienze di persone con professionalità e provenienza geografica diversa, tenendo presente i diritti delle persone e il loro benessere, e la convinzione che la scuola necessita della collaborazione attiva di ciascun cittadino.
Abstract/Sommario: Gli ultimi due anni hanno davvero rivoluzionato non solo il modo di vivere ma anche il ruolo e il metodo con cui la scuola è entrata nella vita e nella formazione degli studenti; nel periodo del primo lock-down, c'è da dire che essa ha rappresentato l'unico baluardo di resistenza fornendo gli stimoli adatti a giornate che erano state svuotate di tutto. La didattica a distanza ha rappresentato, in tale periodo, una certa risposta di emergenza rispetto ad un evento imprevisto e globale, ...; [Leggi tutto...]
Gli ultimi due anni hanno davvero rivoluzionato non solo il modo di vivere ma anche il ruolo e il metodo con cui la scuola è entrata nella vita e nella formazione degli studenti; nel periodo del primo lock-down, c'è da dire che essa ha rappresentato l'unico baluardo di resistenza fornendo gli stimoli adatti a giornate che erano state svuotate di tutto. La didattica a distanza ha rappresentato, in tale periodo, una certa risposta di emergenza rispetto ad un evento imprevisto e globale, facendo emergere la fragilità di alcuni aspetti del nostro sistema scolastico. Durante tale periodo è emersa la fragilità del nostro sistema scolastico, anche se indubbiamente molti insegnanti hanno fatto un enorme lavoro per riconvertire in fretta la propria attività dallo spazio fisico dell'aula allo spazio (virtuale) delle lezioni attraverso i computer, quindi online; è grazie al loro impegno ed alla loro capacità di adattamento all'esigenza nuova della pandemia che sono riusciti a portare avanti le lezioni, proseguire la propria attività didattica e garantire, al tempo stesso agli allievi la continuazione dell'anno scolastico in corso.