Abstract/Sommario: Il termine Cultura Sorda indica una forma di cultura orale tipica di una comunità non udente. Cultura Sorda descrive le credenze sociali, i comportamenti, l'arte, le tradizioni letterarie, la storia, i valori e le istituzioni condivise delle comunità colpite dalla sordità e che utilizzano le lingue dei segni per comunicare. La definizione della comunità stessa è problematica e il termine è stato usato in modi diversi. Qui adotto il termine “Comunità” indicando le persone non udenti rag ...; [Leggi tutto...]
Il termine Cultura Sorda indica una forma di cultura orale tipica di una comunità non udente. Cultura Sorda descrive le credenze sociali, i comportamenti, l'arte, le tradizioni letterarie, la storia, i valori e le istituzioni condivise delle comunità colpite dalla sordità e che utilizzano le lingue dei segni per comunicare. La definizione della comunità stessa è problematica e il termine è stato usato in modi diversi. Qui adotto il termine “Comunità” indicando le persone non udenti raggruppate come gruppo sociale e caratterizzate dall'uso della lingua dei segni. Le comunità sorde sviluppano una tradizione orale basata sul loro canale linguistico (lingua dei segni) che è un sistema visivo-gestuale. In Italia è presente una Comunità Italiana dei Sordi. I membri condividono, da un lato, un la Lingua Italiana dei Segni – LIS, e dall'altro una cultura minoritaria comune. La cultura italiana dei sordi si tramanda da generazioni di sordi ed è caratterizzata da diverse manifestazioni di espressione “artistica”, come gli stili in LIS. Oggi sono conosciuti sei stili LIS e il Visual Vernacular musicale è lo stile più recente acquisito tra i sui membri. VVm si diffonde in Italia dal 2008; ad oggi si conoscono solo due esempi: first Conversation (2008) e Conversation (2010); entrambi gli esempi sono due opere d'arte realizzate dall'artista italiano F. Grilli. a tecnica VVm deriva direttamente dal Visual Vernacular (VV). VV è un nuovo stile di lingua dei segni sviluppato in Italia nel 2005; permette di realizzare narrazioni 3D focalizzate sui dettagli come sostengono i non udenti italiani. Le composizioni VV sono paragonabili ai film muti o alle sequenze di immagini. Lo stile si basa sull'uso di classificazioni, espressioni facciali e tecniche di mimo supportate da uno specifico piano motorio. Il piano motorio porta alla creazione di un peculiare ritmo di articolazione del segno, solitamente veloce, che caratterizza ogni performance VV. Il ritmo veloce VV impone la presentazione al massimo di due o tre soggetti per ogni narrazione 3D.