Abstract/Sommario: L'autore tratta del tema dell'efficacia di alcune tecniche che ci aiutano a comunicare efficacemente con il corpo, soprattutto nell'ambito del lavoro (riunioni, organizzazione in generale, ecc.); quindi, il nostro corpo, le mani, i gesti, il tono di voce ma anche lo spazio fisico tra le persone comunicano molto di più delle parole. L'autore, insieme ad alcuni suoi colleghi, ha costruito un sistema di "linguaggio corporeo intenzionale", rivolto a manager, coordinatori di gruppi, coach e ...; [Leggi tutto...]
L'autore tratta del tema dell'efficacia di alcune tecniche che ci aiutano a comunicare efficacemente con il corpo, soprattutto nell'ambito del lavoro (riunioni, organizzazione in generale, ecc.); quindi, il nostro corpo, le mani, i gesti, il tono di voce ma anche lo spazio fisico tra le persone comunicano molto di più delle parole. L'autore, insieme ad alcuni suoi colleghi, ha costruito un sistema di "linguaggio corporeo intenzionale", rivolto a manager, coordinatori di gruppi, coach ed agenti delle pubbliche relazioni la cui applicazione è quella che il soggetto facilitatore può ricorrere, intenzionalmente, a determinati segni corporei per dare più immediatezza alle sue comunicazioni. E' stato creato, quindi, il cosiddetto "Corpo Esperto Applicato" (CEA) comprendente vari segni gestuali i quali rimarcano la valenza del segno fisico per facilitare l'interazione (spesso carica di malintesi) durante riunioni, colloqui ed altro. Il primo gesto, più usato, è dato dalla Gestualità Intenzionale al Tavolo (GIT), che riguarda alcuni movimenti delle mani fatti dal conduttore della riunione (invogliare e includere offrendo la parola, dare una direzione e un contenimento in senso concreto e produttivo, ma anche una delimitazione, un confine). Inoltre, anche i suoni sono un fattore rilevante della comunicazione paralinguistica. Altro aspetto non trascurabile, in ultimo riguarda la prossemica dinamica che costituisce la prima base di gesti intenzionali essenziali; quest'ultima studia l'uso dello spazio e della distanza tra i vari soggetti quando sono in relazione e quindi, il "quanto" essi sono vicini o distanti indica il tipo di relazione e contribuisce a codificarne gli stessi messaggi.
Abstract/Sommario: Nei prossimi 15 anni sappiamo che assisteremo a radicali processi di trasformazione nel mondo del lavoro; ciò scaturisce dal fatto che tali processi sono legati alla innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e alle forme sempre più sofisticate della intelligenza artificiale. Ci si chiede, a tal punto, come le organizzazioni reagiranno a tale fenomeno; si assiste, da un lato, alla richiesta di massima efficienza e dall'altro lato alla necessità che la formazione deve essere rapida ...; [Leggi tutto...]
Nei prossimi 15 anni sappiamo che assisteremo a radicali processi di trasformazione nel mondo del lavoro; ciò scaturisce dal fatto che tali processi sono legati alla innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e alle forme sempre più sofisticate della intelligenza artificiale. Ci si chiede, a tal punto, come le organizzazioni reagiranno a tale fenomeno; si assiste, da un lato, alla richiesta di massima efficienza e dall'altro lato alla necessità che la formazione deve essere rapida e concreta, e quindi applicabile immediatamente nella realtà quotidiana. Esistono delle soluzioni alla risoluzione di questi problemi, come ad esempio la formazione a distanza e i micro-learning, ma tali bisogni rappresentano il segnale di una cultura organizzativa stressata, che privilegia la continua ricerca del nuovo più velocemente possibile, a scapito delle conoscenze e del consolidamento delle competenze. Per tale ragione i formatori ricevono sempre più richieste mirate alla ricerca dell'equilibrio e del benessere fisico e mentale delle persone ed infatti l'interesse per gli aspetti emozionali risulta essere in forte crescita. Fino a qualche anno fa al manager veniva richiesto di lasciare, al di fuori del lavoro, le emozioni e di occuparsi solo dei problemi concreti e dei risultati; oggi, invece, assistiamo come una intelligenza emotiva, all'interno dell'organizzazione, da parte del manager sia indice di una performance efficace. Gli aspetti più importanti che riguardano tale competenza sono: 1) conoscere le proprie emozioni e anche quelle degli altri; 2) capacità di gestirle; 3) automotivazione; 4) utilizzo pratico di queste competenze nella relazione con le altre persone.