Abstract/Sommario: E' noto che vari malesseri come mal di testa, ansia, insonnia e stanchezza sono correlati, il più delle volte, allo stress (che secondo una recente ricerca in Italia 9 persone su 10 ne soffrono); questa parola ha ormai invaso il linguaggio comune e viene utilizzata per indicare, in pratica, qualsiasi stato di affaticamento e/o disagio. Lo stress sappiamo bene che non è altro la risposta che il nostro organismo dà alle richieste più svariate che arrivano dall'ambiente, in modo da raggiu ...; [Leggi tutto...]
E' noto che vari malesseri come mal di testa, ansia, insonnia e stanchezza sono correlati, il più delle volte, allo stress (che secondo una recente ricerca in Italia 9 persone su 10 ne soffrono); questa parola ha ormai invaso il linguaggio comune e viene utilizzata per indicare, in pratica, qualsiasi stato di affaticamento e/o disagio. Lo stress sappiamo bene che non è altro la risposta che il nostro organismo dà alle richieste più svariate che arrivano dall'ambiente, in modo da raggiungere un equilibrio migliore, in poche parole la nostra capacità di adattamento a tali richieste; quindi, ogni volta che ci troviamo davanti ad una situazione difficoltosa o siamo impegnati in un compito complesso, ecco che si attivano i nostri meccanismi (ormonale e nervoso) che regolano la fisiologia e il comportamento, per aiutarci alla migliore risoluzione dei problemi. Inoltre c'è da dire che, spesso, la nostra fonte di stress è rappresentata dal nostro inconscio bisogno che nulla sfugga alla nostra attenzione ed essere cioè sempre vigili (gestione del tempo, limitazione delle proprie emozioni, repressione degli impulsi, ad esempio la rabbia). Un modo per tenere a bada tale stato di tensione è provare a smettere di cercare di tenere tutto sotto controllo, compreso anche lo stress; primo fra tutti è gestire il tempo in maniera efficace e quindi di sfruttare quest'ultimo, a nostra disposizione, al meglio, cioè dare anche delle priorità alle varie incombenze che ci troviamo dinanzi. Secondo punto: è tenere a freno la tendenza al perfezionismo, tendenza quest'ultima che può sfociare in un vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo. Terzo punto: imparare a delegare. Altri punti poi sono quelli di liberarsi dalla paura, imparare, quindi, a "occuparsi" e non a "pre-occuparsi" (nel senso che occorre dedicarsi ai problemi quando si presentano e non prima) e ancora di liberarsi dalla rabbia (emozione altamente inadeguata dal punto di vista sociale, poiché danneggia le nostre relazioni sia personali e sia professionali).
Abstract/Sommario: Com'è noto, il coaching è una pratica che parte da un'attenta analisi della situazione presente, rende chiaro il traguardo auspicato e attraverso un lavoro sul livello di consapevolezza e di responsabilizzazione del coachee, punta ad avvicinarsi il più possibile al raggiungimento della situazione desiderata. Si tratta, quindi, di mobilitare le risorse della persona per raggiungere l'obiettivo in modo efficace: un progetto che riguarda la sfera (personale e/o professionale) del soggetto ...; [Leggi tutto...]
Com'è noto, il coaching è una pratica che parte da un'attenta analisi della situazione presente, rende chiaro il traguardo auspicato e attraverso un lavoro sul livello di consapevolezza e di responsabilizzazione del coachee, punta ad avvicinarsi il più possibile al raggiungimento della situazione desiderata. Si tratta, quindi, di mobilitare le risorse della persona per raggiungere l'obiettivo in modo efficace: un progetto che riguarda la sfera (personale e/o professionale) del soggetto-cliente in un ragionamento proiettato verso il futuro. Per quanto concerne la gestione dello stress, l'attività di coaching è in grado di fornire un aiuto valido per comprendere il tipo di problema con maggiore lucidità; in alcuni casi il livello di consapevolezza aumenta rispetto al coinvolgimento emotivo specifico, in altri casi riesce ad individuare un insieme di attività mirate a ridurre la tensione generata dallo stress negativo. A tal riguardo i due autori descrivono le principali strategie di coping: 1) Coping focalizzato sul problema (strategia che mira a risolvere e/o a modificare la situazione avvertita come minacciosa); 2) Coping centrato sulle emozioni (identificare i comportamenti che si mettono in atto per difesa e sviluppo del proprio coinvolgimento emotivo); 3) Coping centrato sulla ristrutturazione del problema (diventare capaci di dare un significato diverso alla situazione che procura il disagio); 4) Coping centrato sulla attività (pratica di alcune attività sportive e/o tecniche di rilassamento).
Abstract/Sommario: L'autore ha inventato un modello, la "bilancia dello stress", secondo il quale ogni persona si trova al centro di 4 fattori: richieste esterne, risorse esterne, richieste interne e risorse interne. L'equilibrio fra i 4 aspetti racconta le nostre dinamiche adattive e il bilancio che ne consegue: il livello di sbilanciamento che evidenzia i nostri livelli di stress. Si tratta di un modello alquanto semplice che è stato sperimentato con diversi parametri di stress (ansia, stress percepito ...; [Leggi tutto...]
L'autore ha inventato un modello, la "bilancia dello stress", secondo il quale ogni persona si trova al centro di 4 fattori: richieste esterne, risorse esterne, richieste interne e risorse interne. L'equilibrio fra i 4 aspetti racconta le nostre dinamiche adattive e il bilancio che ne consegue: il livello di sbilanciamento che evidenzia i nostri livelli di stress. Si tratta di un modello alquanto semplice che è stato sperimentato con diversi parametri di stress (ansia, stress percepito, livello fisiologico), confermando che più ci si allontana dall'equilibrio fra i 4 fattori, più sono elevati i livelli di stress. Questa bilancia ci aiuta a capire come siamo messi nelle diverse circostanze e/o situazioni della vita, a sviluppare una maggiore consapevolezza e quindi, a inventare strategie personali più funzionali ed equilibrate. Come sappiamo lo stress è energia che noi possediamo per affrontare i diversi impegni e le sfide della vita, di conseguenza occorre non certamente demonizzarlo ma di usarlo al meglio; considerarlo come energia positiva, e quindi usarlo nel migliore dei modi e non combatterlo, ci aiuta a trovare il giusto rapporto tra costi e benefici. In tutte le situazioni esiste una area specifica ed ottimale di rapporto tra stress e i risultati ottenuti (o che otteremmo) e trovare questa area dipende per lo più da come vediamo, secondo l'autore, le cose.