Abstract/Sommario: La discalculia evolutiva è un disturbo dell'apprendimento matematico che colpisce circa il 3-6% della popolazione e che sembra dovuto, almeno in parte, a una disfunzione delle aree cerebrali deputate alla rappresentazione e al processamento numerico. Nell'ambito delle neuroscienze cognitive è stato dimostrato come i giochi matematici possano migliorare il senso del numero, in particolar modo nei bambini discalculici. L'unità dell'INSERM-CEA di Cognitive Neuroimaging ha sviluppato un nu ...; [Leggi tutto...]
La discalculia evolutiva è un disturbo dell'apprendimento matematico che colpisce circa il 3-6% della popolazione e che sembra dovuto, almeno in parte, a una disfunzione delle aree cerebrali deputate alla rappresentazione e al processamento numerico. Nell'ambito delle neuroscienze cognitive è stato dimostrato come i giochi matematici possano migliorare il senso del numero, in particolar modo nei bambini discalculici. L'unità dell'INSERM-CEA di Cognitive Neuroimaging ha sviluppato un nuovo strumento per il trattamento della discalculia, un gioco adattivo: il Number Catcher. Il software è gratuito e disponibile online. il gioco è stato progettato per bambini dell'età di 5-10 anni. Lo scopo del software è quello di rafforzare i circuiti cerebrali coinvolti nella rappresentazione e manipolazione dei numeri. Ricerche recenti suggeriscono, infatti, che training con strumenti simili al Number Catcher, oltre a migliorare le competenze matematiche dei bambini discalculici , producono cambiamenti anche nelle aree cerebrali deputate al processamento numerico.
Abstract/Sommario: Allo scopo di studiare le caratteristiche della discalculia evolutiva in soggetti discalculici puri e soggetti discalculici/dislessici, è stato somministrato il Discalculia Test (Lucangeli et al., 2009) a due gruppi a tal fine differenziati di 10 soggetti ciascuno frequentanti la scuola secondaria di primo grado. L'analisi statistica nel suo complesso non rileva differenze statisticamente significative tra i campioni, come già evidenziato in letteratura. L'analisi dei punti "Z", ottenu ...; [Leggi tutto...]
Allo scopo di studiare le caratteristiche della discalculia evolutiva in soggetti discalculici puri e soggetti discalculici/dislessici, è stato somministrato il Discalculia Test (Lucangeli et al., 2009) a due gruppi a tal fine differenziati di 10 soggetti ciascuno frequentanti la scuola secondaria di primo grado. L'analisi statistica nel suo complesso non rileva differenze statisticamente significative tra i campioni, come già evidenziato in letteratura. L'analisi dei punti "Z", ottenuta dai soggetti di entrambi i campioni, nella maggior parte delle prove, rileva cadute significative, testimoniando la capacità discriminativa del test. Meno attesa in tutto il campione una caduta molto sensibile in alcuni subtest dell'area "Senso del numero", configurando un modello discalculico non soltanto "procedurale".
Abstract/Sommario: Il processamento del linguaggio è una delle funzioni del cervello. Parole di categorie semantiche differenti vengono processate in aree corticali differenti. Vengono forniti diversi esempi di questo processamento distribuito: le parole dei colori vengono processate nelle aree visive, mentre le parole delle azioni vengono processate nelle aree motorie. Utilizziamo una condizione patologica, la malattia di Parkinson, come esempio di deficit motorio che colpisce selettivamente la comprens ...; [Leggi tutto...]
Il processamento del linguaggio è una delle funzioni del cervello. Parole di categorie semantiche differenti vengono processate in aree corticali differenti. Vengono forniti diversi esempi di questo processamento distribuito: le parole dei colori vengono processate nelle aree visive, mentre le parole delle azioni vengono processate nelle aree motorie. Utilizziamo una condizione patologica, la malattia di Parkinson, come esempio di deficit motorio che colpisce selettivamente la comprensione delle parole di azione. Questo deficit di comprensione viene attribuito a una difficoltà di accesso alle conoscenze procedurali contenute in questa specifica classe di parole.
Abstract/Sommario: In questo articolo vengono prese in considerazione l'importanza della formazione universitaria del logopedista, la necessità dell'aggiornamento continuo, le competenze tecnico-professionali necessarie per la gestione in team e la conduzione clinica, secondo criteri di qualità e appropriatezza, dell'iter riabilitativo di una patologia complessa quale la sordità infantile. Viene inoltre schematizzato, in linee generali, il percorso di diagnosi, cura e riabilitazione dei bambini affetti d ...; [Leggi tutto...]
In questo articolo vengono prese in considerazione l'importanza della formazione universitaria del logopedista, la necessità dell'aggiornamento continuo, le competenze tecnico-professionali necessarie per la gestione in team e la conduzione clinica, secondo criteri di qualità e appropriatezza, dell'iter riabilitativo di una patologia complessa quale la sordità infantile. Viene inoltre schematizzato, in linee generali, il percorso di diagnosi, cura e riabilitazione dei bambini affetti da ipoacusia grave/profonda, secondo linee guida e raccomandazioni, sul tema, a carattere internazionale. Viene sottolineata l'importanza di un approccio centrato sulla famiglia e sulla rilevanza delle attività di counseling di tipo informativo e prescrittivo nella presa in carico precoce del neonato, considerando che abilitare un bambino di pochi mesi necessariamente significa curare attraverso la famiglia.
Abstract/Sommario: L'Afasia Primaria Progressiva (PPA) è una sindrome neurodegenerativa che interessa insidiosamente, primariamente e progressivamente il linguaggio, coinvolgendo in un secondo tempo, a mano a mano che il danno interessa anche aree cerebrali non linguistiche, altre funzioni cognitive e determinando gravi limitazioni nelle attività comunicative e nella partecipazione alle attività della vita quotidiana (ADL). Poiché, con il progredire della malattia, le terapie che intervengono sul danno d ...; [Leggi tutto...]
L'Afasia Primaria Progressiva (PPA) è una sindrome neurodegenerativa che interessa insidiosamente, primariamente e progressivamente il linguaggio, coinvolgendo in un secondo tempo, a mano a mano che il danno interessa anche aree cerebrali non linguistiche, altre funzioni cognitive e determinando gravi limitazioni nelle attività comunicative e nella partecipazione alle attività della vita quotidiana (ADL). Poiché, con il progredire della malattia, le terapie che intervengono sul danno di funzione linguistica cessano la loro efficacia, diventa fondamentale individuare, insieme ai partner, modi alternativi che facilitano la comunicazione in funzione della partecipazione alle ADL. Attualmente la ricerca sta cercando di definire quali siano i supporti comunicativi più efficaci, quando e come introdurli. Questo articolo si pone l'obiettivo di esaminare le opzioni utili per la riabilitazione, attraverso un'analisi riflessiva della letteratura recente e la presentazione di supporti, strategie e modelli procedurali CAA.
Abstract/Sommario: Il deterioramento mentale è una priorità nella salute pubblica per il rapido incremento della popolazione anziana e per il conseguente aumento di incidenza e prevalenza di tale sindrome. La demenza è caratterizzata dal progressivo e globale declino delle funzioni cognitive, al quale possono associarsi sintomi psicopatologici o neuro-psichiatrici variabili lungo il decorso della malattia, con ricadute sulla qualità della vita. Il presente studio, attraverso la revisione della letteratur ...; [Leggi tutto...]
Il deterioramento mentale è una priorità nella salute pubblica per il rapido incremento della popolazione anziana e per il conseguente aumento di incidenza e prevalenza di tale sindrome. La demenza è caratterizzata dal progressivo e globale declino delle funzioni cognitive, al quale possono associarsi sintomi psicopatologici o neuro-psichiatrici variabili lungo il decorso della malattia, con ricadute sulla qualità della vita. Il presente studio, attraverso la revisione della letteratura di buona qualità metodologica disponibile sulle terapie non farmacologiche, vuole indagare precipuamente le eventuali evidenze di efficacia dei programmi di trattamento cognitivo nel soggetto con deterioramento mentale, centrati sulla Persona, che rispondano agli inemendabili requisiti di evidence-based practice e, inoltre, le possibili conseguenze positive sull'outcome specifico del funzionamento cognitivo, sull'outocome globale nella partecipazione e attività di vita quotidiana e sulla qualità di vita del soggetto e dei caregiver.