Abstract/Sommario: Il termine comportamento autolesivo indica le caratteristiche comportamentali che possono danneggiare il tessuto corporeo. Le persone con disabilità intellettiva hanno una maggiore probabilità di sviluppare comportamenti inadeguati. La letteratura indica la presenza di autolesionismo in diverse sindromi. Nella sindrome di Prader-Willi la manifestazione fisica più frequente è il distacco della pelle, che coinvolge braccia, gambe e mani. Nella sindrome di Down, gli occhi e le orecchie so ...; [Leggi tutto...]
Il termine comportamento autolesivo indica le caratteristiche comportamentali che possono danneggiare il tessuto corporeo. Le persone con disabilità intellettiva hanno una maggiore probabilità di sviluppare comportamenti inadeguati. La letteratura indica la presenza di autolesionismo in diverse sindromi. Nella sindrome di Prader-Willi la manifestazione fisica più frequente è il distacco della pelle, che coinvolge braccia, gambe e mani. Nella sindrome di Down, gli occhi e le orecchie sono maggiormente interessati. Prevalentemente l'autolesionismo riguarda il colpire la testa e gli occhi. Nei soggetti con Disturbi Autistici, gli effetti possono essere riscontrati più frequentemente nella testa, nelle mani e nelle gambe. Le tipologie più comuni sono auto-mordersi e auto-colpirsi. Un campione composto da 84 persone con deficit intellettivo e le tre sindromi associateha indicato, attraverso l'amministrazione uno strumento di valutazione specifico per gli operatori sanitari, che le lesioni autoinflitte sono presenti in tutti e tre i gruppi. Nei gruppi con Prader-Willi e autismo gli esempi più comuni riguardano le mani, rispettivamente 90% e 55%; i soggetti con Down mostrano autolesionismo in bocca (48%). Le autolesioni più frequentemente mostrate nei soggetti con Prader-Willi sono "skinpicking" (50%), nei soggetti con Down il digrignare i denti (32%), in quelli con autismo è prevalente "colpire il corpo con la mano" e "colpire il corpo con oggetto" "(41%).